Alessandro Manzoni è una delle figure più importanti della letteratura italiana dell'Ottocento, nato a Milano il 7 marzo 1785 e morto nella stessa città il 22 maggio 1873. La sua opera più celebre, "I Promessi Sposi", ha attraversato tre diverse edizioni prima di raggiungere la sua forma definitiva.
La prima versione del romanzo, intitolata "Fermo e Lucia", fu scritta tra il 1821 e il 1823. Questa prima stesura presentava notevoli differenze rispetto alla versione finale, sia nella caratterizzazione dei personaggi che nella lingua utilizzata. Il protagonista maschile si chiamava Fermo invece di Renzo, e la narrazione era più prolissa e ricca di digressioni storiche. La seconda versione, nota come "Ventisettana" (1827), rappresentò un primo importante passo verso il perfezionamento dell'opera, con significative modifiche alla trama e allo stile. La versione definitiva, la "Quarantana" (1840-1842), fu il risultato di un accurato lavoro di revisione linguistica, con l'adozione del fiorentino colto come modello linguistico.
Il capitolo 8 dei Promessi Sposi è particolarmente significativo per la storia di Gertrude, la Monaca di Monza. L'analisi di questo capitolo rivela la maestria di Manzoni nel costruire personaggi psicologicamente complessi e nel descrivere le dinamiche sociali dell'epoca. La vita privata di Manzoni fu segnata da importanti eventi personali, tra cui due matrimoni e la nascita di numerosi figli. La sua conversione al cattolicesimo nel 1810 influenzò profondamente la sua produzione letteraria e il suo pensiero. La sua morte avvenne a Milano, dopo una caduta sulle scale della chiesa di San Fedele, confermando il suo legame indissolubile con la città natale.