La Poetica dell'Impersonalità nel Verismo: Il Metodo Narrativo di Giovanni Verga
Il concetto di impersonalità rappresenta il fulcro della narrativa verista e della letteratura italiana del tardo Ottocento. Giovanni Verga, esponente principale del Illuminismo in letteratura italiana, sviluppa una tecnica narrativa rivoluzionaria basata sull'eclissamento dell'autore, permettendo ai fatti di presentarsi al lettore come se accadessero spontaneamente, senza intermediazione.
Definizione: La poetica dell'impersonalità è una tecnica narrativa dove l'autore si eclissa completamente, permettendo ai fatti di presentarsi direttamente al lettore come se accadessero spontaneamente.
Questa tecnica narrativa, che si manifesta attraverso il discorso indiretto libero, richiede che la rappresentazione artistica possieda "l'efficacia dell'essere stato". Il lettore viene immerso direttamente negli eventi, senza spiegazioni preliminari o presentazioni dei personaggi. Questo approccio, sebbene possa inizialmente disorientare, secondo Verga è l'unico modo per creare "l'illusione completa della realtà".
Il linguaggio utilizzato riflette questa scelta stilistica: non è quello dell'autore colto, ma un linguaggio essenziale, ricco di espressioni popolari, proverbi e imprecazioni, caratterizzato da una sintassi elementare che rispecchia il modo di esprimersi dei personaggi. Questa scelta linguistica è fondamentale per mantenere l'autenticità della narrazione.
Esempio: Nella novella "Rosso Malpelo", Verga scrive: "Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo". Questa logica apparentemente invertita riflette la mentalità popolare dei minatori, non quella dell'autore.