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Programma italiano 5 superiore

21/10/2022

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Illuminismo
Movimento che ha stravolto il pensiero intellettuale dell'Europa del 700. Nacque in Francia ma si
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Illuminismo Movimento che ha stravolto il pensiero intellettuale dell'Europa del 700. Nacque in Francia ma si diffuse molto presto in Inghilterra e poi in tutta l'Europa. La letteratura dell'800-900 è legata alle culture europee con caratteri italiani, il pensiero che si sviluppa è molto diverso dalla cultura rinascimentale. Nell'illuminismo c'è una svolta del pensiero. Concetti principali • Movimento che mette la ragione al centro e attraverso cui è possibile comprendere il mondo in maniera scientifica e razionale. La matematica, la geometria, la scienza... sono strumenti che devono servire all'uomo per comprendere la natura • Determina un distacco dalla religione -> Questo concetto era rivoluzionario per un periodo in cui si era appena usciti dall'epoca degli assolutismi. I sovrani sfruttavano, quindi, la religione per imporre il proprio potere. Il re in persona veniva considerato diretto discendente divino • La parola Illuminismo deriva da lume: ha lo scopo di illuminare le menti e il mondo attraverso la ragione, per allontanare le tenebre della superstizione e dell'ignoranza • Determina la fine del medioevo; c'è la rivoluzione intellettuale, la riscoperta della ragione • Porta a cambiamenti sociali e culturali, ad accettazione e confronto con culture e civiltà diverse, e quindi il cosmopolitismo. Per la prima volta un movimento mise al centro l'individuo, il suo bisogno di libertà e la creazione di...

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migliori condizioni di vita per tutti. Si affermò il concetto di uguaglianza sociale e di sovranità popolare • Nasce il relativismo culturale: comprendere che non esiste una verità assoluta • Nascita della borghesia: la classe intermedia tra la classe popolare e aristocratica Autori Beccaria, "Dei delitti e delle pene", Fratelli Verri, Goldoni con la riforma del teatro, porta in scena il mondo della borghesia. "La locandiera": donna protagonista, si prende gioco dell'aristocrazia. -> Locanda, luogo del popolo, della borghesia, dove c'è scambio di idee e confronto tra classi sociali. Parini, critica ferocemente l'aristocrazia Il Pre-Romanticismo Dal punto di vista economico altre potenze si stabiliscono e verso la fine del 700 i paesi sassoni, che sono economicamente più forti rivendicano la loro caratterizzazione tecnica e culturale. Questi paesi si contrappongono alla cultura dell'illuminismo facendo prevalere culture legate al mondo gotico Esaltazione: • Della nazione, quindi all'idea di superiorità dei popoli chiusi all'interno dei confini nazionali • Del rapporto con la natura, dell'elemento barbarico • Di una dimensione di fantasia irrazionale legata all'ambiente della brughiera, lugubre • Del sentimento (inquietudine, angoscia) e del mondo interiore, fino a sfociare ad un'inclinazione alla poesia cimiteriale (Foscolo) Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 1 Il Romanticismo Ha inizio con la pubblicazione nel 1798 delle "Lyrical Ballads" di Wordsworth e Coleridge, una raccolta di poesie considerata come il manifesto del romanticismo Concetti principali: • Importante rapporto dell'uomo con natura • "Il bambino è padre dell'uomo", concetto importante secondo cui l'uomo nel suo atteggiamento è stato influenzato negativamente dal cammino della civiltà che lo ha allontanato dallo stato di natura, è importante invece tornarci e cogliere gli elementi essenziali con l'ingenuità che caratterizza i bambini. L'uomo può essere tale nel momento in cui riacquista quell'immediatezza nei rapporti con la natura • La poesia non è un'impresa diretta ma è viene rievocato in un momento di estasi Il romanticismo si diffonde poi in tutta Europa, per poi arrivare in Italia con 20 anni di ritardo (ostacolo dei classicisti, che preferivano l'approccio classico), grazie all'articolo sull'utilità delle traduzioni di Madame de Stael nel 1816, provocando un dibattito tra classici e romantici La diffusione delle tradizioni popolari: In questo periodo si diffonde l'attenzione per tutto ciò che è "basso", che riguarda il popolo, infatti in Germania si diffonde il desiderio di raccogliere tradizioni popolari, sorgono in questa fase le novelle e i racconti popolari che hanno un valore etnografico notevole. Diventano famose le favole dei fratelli Grimm, spesso terrificanti ma che hanno una funzione educativa sui bambini che crescono in ambienti protetti e ovattati, quindi sono ingenui e si fidano dell'esterno. -> Favola insinua che all'esterno ci sono pericoli, che non è sempre tutto idilliaco In Italia questo manca, nell'800 non ci fu nessuno che raccolse queste tradizioni popolari, a causa dello snobbismo creato dal neoclassicismo. Nella seconda metà dell'800 l'Italia da un contributo fondamentale alla favola con Pinocchio di Collodi, proveniente dalla tradizione toscana. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 2 Alessandro Manzoni (1785-1873) Viene dall'alta borghesia milanese ed è figlio di Pietro Manzoni e Giulia Beccaria, anche se il padre biologico era Paolo Verri. Quando era piccolo la madre si trasferisce a Parigi con Carlo Imbonati e lui verrà affidato ai Padri Somaschi e poi ai Barnabiti, cosa che gli permetterà di ricevere una formazione prettamente religiosa e tradizionalista dalla quale poi sia allontanerà. Manzoni avrà due periodi fondamentali per quanto riguarda la sua formazione: • Periodo milanese (1801-1805): Studia autori greci e latini ma soprattuto si troverà a stretto contatto con Monti, Foscolo e gli esuli Cuoco e Lomonaco che gli trasmettono il sentimento della patria e gli fecero comprendere la necessità di un moto autonomo di resurrezione popolare, che sarà concretizzata nel rapporto tra oppressi, persone destinate ad essere sottomesse e oppressori, che dominano attraverso la tirannia • Periodo parigino (1805-1810): Alla morte di Imbonati raggiunge la madre a Parigi, dove nel salotto di Sophia Condorcet entrò in contatto con gli ideologici, in particolare con Claude Fauriel. In questo periodo assimila gli ideali illuministici e antitirannici. Nel 1808 si sposò con Enrichetta Blondel cosa che gli permise di riavvicinarsi al cattolicesimo. Frequentando il sacerdote Tosi legato all'ambito giansenista si convertirà, anche se non aderì mai in maniera dogmatica, ma esso alimentò in lui l'esigenza del rigore morale. Per Manzoni il cattolicesimo non è un fatto sentimentale ma filosofico e ideologico, non condivide il messaggio d'amore del Vangelo ma i dogmi della chiesa e le verità di fede del cristianesimo controriformista E considerato un innovatore, infatti: • Accetta idee tipiche del Romanticismo: Presta attenzione agli umili, non ha un'idea del classicismo dove si parlava di aristocratici -> protagonisti del capolavoro sono due umili • Rivaluta il periodo medievale rifiutando ogni formalismo retorico • Identifica la novità della letteratura nella frase "l'utile per scopo, il vero per soggetto e l'interessante per mezzo" • Utile per scopo si riferisce alla necessità di una nuova letteratura per educare • Vero per soggetto significa che il vero è l'unico soggetto della poesia e dunque va analizzato e definito con precisione. Introduce quindi il rapporto tra il vero storico e il vero poetico. Non fa riferimento al mito ma è importante stare inerenti alla rappresentazione realistica della realtà e del pensiero del momento. —> La base del vero è la documentazione storica • Interessante per mezzo perché solo attraverso gli argomenti di interesse per il pubblico, lettore può coinvolgere Le Odi civili: Sintesi del pensiero, degli ideali di democrazia, libertà e giustizia, ereditati dall'illuminismo, data la sua formazione condividerà alcuni aspetti del liberalismo, in particolare l'aspirazione all'indipendenza che vedeva iscritta in un disegno provvidenziale di riscatto degli oppressi Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 3 Adelchi: Tragedia che si distingue da quelle classiche per l'abbandono della mitologia e per l'attribuzione che Manzoni da al coro che si presenta come un "cantuccio". L'opera narra del crollo dei Longobardi per mano dei Franchi. In questo conflitto saranno travolti Adelchi ed Ermengarda. Nelle ultime parole di Adelchi possiamo ritrovare la visione pessimistica della politica e della storia che aveva trovato un'altra conferma nel clima dei moti falliti del 1820 Promessi sposi: 1. Prima stesura 21-23: Fermo e Lucia • Romanzo all'incirca il doppio dei promessi sposi ed era molto articolato, tanto da contenere romanzi nel romanzo > lo riscrive 2. Seconda stesura e prima pubblicazione 27 (ventisettana): Sposi Promessi • La grande differenza è di tipo strutturale: struttura più snella, vengono eliminati i romanzi nel romanzo e si eliminano le parti autoriali, in cui l'autore commentava moralisticamente per indirizzare il lettore a pensare in determinati modi 3. Terza stesura e seconda pubblicazione 40-42: Promessi Sposi • Stesura che gli prenderà tanto tempo per via della lingua che non conosceva • Ereditava la struttura del 27 che però era stata rinnovata dal punto di vista linguistico Elementi di novità: • Scelta del genere: Riprende il modello da Walter Scott che scrive romanzi storici. Manzoni fa la distinzione tra romanzo e romanzesco, vero poetico e vero storico, Scott fa approssimazioni, non si basava su fatti storici ma sulla fantasia e su quello che era il sentire comune. Manzoni scrive una vero e proprio romanzo storico, rifiuta il romanzesco, ricostruisce tutto per ciò che era stato. C'é quindi rapporto fra vero e verosimile dal momento ricostruisce in maniera precisa • Scelta dei protagonisti: I protagonisti sono due personaggi del popolo attorno a cui ruotano personaggi illustri, è quindi una storia di arroganza delle classi alte su quelle basse, abbiamo un rovesciamento della normalità. Si vuole sottolineare che la storia non è solo appannaggio delle classi alte, quindi se è vero che la società è divisa tra oppressi e oppressori, non è detto che la vicenda non possa essere incentrata sugli oppressi Linguaggio: Non esisteva una lingua unitaria, infatti sia la prima che la seconda stesura erano pieni di lombardismi, francesismi e arcaismi. Quindi si recò a Firenze per conoscere il toscano della borghesia che potesse rispecchiare la tradizione letteraria • Fonti: Documentarismo • Trattati economici di Melchior e Gioia: Riportano studi statistici e dati sull'economia • Historia patria di Ripamonti: Ricostruzioni delle vicende politico-sociali Quando riconosce il cardinale Borromeo, utilizza i suoi scritti come fonti e i suoi discorsi • Iconografiche d'archivio: Ricava informazione dalle stampe dell'epoca . Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 4 Concepimento dell'opera: Manzoni è vicino al classicismo e all'inizio scrive i libri sacri, saggi sulla dominazione longobarda in Italia. Poi in base a quel principio per cui la letteratura deve avere uno scopo, concepisce un genere nuovo, un romanzo. I promessi sposi hanno un carattere di insofferenza della dominazione straniera che vuole portare all'auto dominazione del popolo italiano -> Scopo P. Sposi: Rifiutare la tirannide e far si che il popolo si ribelli nei confronti alla dominazione straniera Come si pone Manzoni: Manzoni prende le distanze dalla materia narrata dice di aver ritrovato uno scartafaccio, un antico manoscritto e lui non fa altro che riscrivere quella storia, poi trova una macchia di inchiostro e inizia una riflessione. Autore # narratore: L'autore è l'anonimo del XVII, Manzoni è in realtà il vero narratore nonostante talvolta si cali nel punto di vista dei personaggi Tematiche: • Storia: C'è la ricostruzione precisa e la documentazione sull'ambiente storico, motivo per il quale viene definito come il romanzo del 600; la storia qui serve a riflettere sugli aspetti della società corrotta. C'è attenzione per la storia perché il compito dell'arte è di riferire la verità • Fede: Il principio che spiega la vita è la fede -> romanzo della Provvidenza, meccanismo per cui anche le vicende negative possono non essere considerate tali. Da una parte c'è Lucia, che si affida alla chiesa sfuggendo dall'ipocrisia e distinguendo il bene dal male, dall'altra Renzo con la fede popolare. C'è la distinzione fra chiesa buona, di F. Cristoforo e il C. Borromeo, che vedono la fede come un passo verso altri e chiesa cattiva di D. Abbondio e la M. Monza che tradiscono il ruolo morale e l'Innominato che cambia dalla malvagità alla bontà Popolo: protagonista della storia e destinatario della fede. Romanzo degli umili Fine romanzo: Si conclude con il lieto fine nonostante l'epidemia, che Renzo e Lucia contraggono, e avranno la possibilità di incontrarsi di nuovo nel lazzaretto, dove sperano di riavviare la loro storia ma c'è il voto di Lucia che fra Cristoforo dice non essere valido poiché aveva scelto anche per Renzo. L'ultima parte è un breve riassunto del poi, esattamente come voleva la tradizione dell'800. Struttura opera: Prima parte: Va dal 7 al 10 novembre ma che viene raccontato nei primi 8 capitoli • Seconda parte: Dall'11 novembre all'autunno del 1629 (1 anno) • Terza parte: Carestia guerra e peste Quarta parte: Dall'agosto al novembre del 1630 . ● Come ci viene presentato il lago di Como? Descritto dal generale al particolare; c'è dietro un approccio non è solo stilistico ma c'è il Manzoni religioso: è un abbraccio di Dio che guarda dall'alto alle vicende umane Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 5 Giacomo Leopardi (1798-1837) Figlio del Conte Monaldo, che crea una biblioteca articolata, dove Leopardi passa i 7 anni di "studio matto e disperatissimo". La formazione è classica e legata alla visione religiosa conservatrice Dopo questa fase di erudizione Leopardi scopre la bellezza dei poeti classici, Omero, Virgilio, Dante e nel 1815 passa dall'erudizione al bello. È una fase di sofferenza per Leopardi in quanto nel momento in cui si apre verso l'esterno capisce i limiti del paese in cui vive Nel 1819 tenta la fuga e poi passa dal bello al vero. Si passa a una poesia filosofica, che caratterizzerà la produzione più importante di Leopardi. Nel 1822 lascia Recanati e si reca a Roma, esperienza caratterizzata dalla delusione: come città del Papa, questa è in realtà una città molto chiusa. Smette per il momento di comporre poesie. Nel 1825 un editore di Milano, Stella, gli offre una collaborazione nella sua casa editrice. Per motivi di salute tra il 27 e il 28 si reca a Pisa. Riinizia a scrivere testi poetici, quelli che vengono indicati come grandi idilli. Intorno al 30, torna a Firenze dove conosce Fannita, di cui si innamora, ma non è ricambiato. La delusione lo porta a scrivere il ciclo di Aspasia. Periodo in cui fa amicizia con Antonio Ranieri, con cui si accompagnerà fino alla morte. Leopardi trascorre infatti l'ultima parte della sua vita a Napoli, periodo in cui compone uno dei suoi capolavori, l'ultima opera significativa, la Ginestra. Muore nel giugno del 1837 Elementi del pensiero: Parte dalla concezione del piacere, il piacere = felicità. La concezione della felicità è inesistente per l'uomo, ciò che domina è l'infelicità. L'uomo non desidera un piacere semplice, ma il piacere, una dimensione di piacere che non potrà mai raggiungere in quanto è di per sé sconfinato. Parte da una concezione materialistica delle cose, non si proietta verso una dimensione ultraterrena: partendo da una dimensione materialistica non trova niente che possa dare il senso sdella vita. Parte inizialmente dall'illusione che presso gli antichi esisteva la felicità perché questi fossero più vicini allo stato di natura. Ecco perché secondo Leopardi l'uomo quando è bambino è fatto più d'istinto che di ragione, più vicino allo stato di natura, perché meno consapevole del suo male. Man mano che cresce la dimensione irrazionale è limitata sempre più dall'uso della ragione che porta alla consapevolezza dell'infelicità. Da qui emerge l'atteggiamento titanico del poeta che è l'erede dell'antica virtù, unico consapevole del reale stato dell'uomo e che si erge solitario a combattere contro il fato fallendo. -> Questa è la fase del pessimismo cosmico: per cui la condizione negativa del presente viene vista come l'effetto del progresso storico, di una decadenza dall'originario stato di felicità. Il pessimismo si allarga coinvolgendo tutto, questo perché la natura resta sempre malvagia. Una natura che considera l'uomo come una tra le tante creature che popolano la terra. La natura è l'unica nemica dell'uomo, gode nel veder soffrire le sue stesse creature. L'unica possibilità per gli uomini di superare questo stato consiste in uno spirito di solidarietà che invece mai caratterizza l'uomo, l'unico nemico da combattere deve essere la natura. La maggior parte dei suoi componimenti sono legati al pensiero poetante, il pensiero si trasforma in poesia Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 6 Lo Zibaldone: Via via che Leopardi cresce tiene un diario, lo Zibaldone dei pensieri, fonte per capire e conoscere parte delle sue opere e i suoi pensieri. Annota le sue riflessioni, non ha una struttura sistematica, sono i pensieri che man mano che sono maturati dalla mente del poeta • La teoria del vago e dell'indefinito: La poesia sorge per tutto ciò che è vago e indefinito, sorge nel momento in cui non abbiamo di fronte la realtà, perché essa definisce le cose, l'immaginazione e quindi la poesia si scatena quando non abbiamo di fronte le cose definite. La memoria è il motore della poesia. Ci sono delle parole poeticissime che sono vaghe e indefinite che suscitano delle sensazioni indefinite. L'immaginazione dei fanciulli è più potente di quella degli adulti, perché sono più vicini allo stato di natura, sono meno condizionati dalla ragione • Parole poetiche: Elementi di suono sembrano secondari, però scatenano l'immaginario poetico • La teoria del piacere: Le cose reali hanno una loro dimensione e dei loro confini, anche tutte le cose materiali che ci danno piacere in realtà non ce lo danno. Con l'immaginazione l'uomo può arrivare dove non arrivano i sensi, un piacere me lo posso immaginare ma quella è un'immaginazione che mi porta anche a concepire un desiderio infinito ma con la consapevolezza che non potrò raggiungere quel piacere infinito Seconda metà dell'800 Con la spedizione dei mille si ha il crollo della monarchia dei Borboni. Garibaldi risale la penisola e fa piazza pulita degli oppressori anche se dimostra fedeltà ai Savoia. Poi con i plebisciti, l'Italia centrale e meridionale sceglie di passare sotto la monarchia di V. Emanuele II, avviene quello che i moti rivoluzionari avevano cercato di fare. L'unità d'Italia sarà proclamata nel 1861 anche se avviene interamente nel 1918 con i trattati che mettono fine alla prima guerra mondiale, considerata l'ultima guerra d'indipendenza, c'è il riscatto del Trentino e del Friuli. Inizia la definizione dello stato, nazione, e delle istituzioni. L'unificazione comporta una gestione nuova e diversa della cosa pubblica, mette a confronto regioni e territori diversi perché la storia d'Italia è stata di diversificazione sin dal medioevo, l'Unità c'era stata solo con l'impero romano. Nell'Italia meridionale si erano susseguite monarchie, che hanno comportato una proiezione diversa verso la cosa pubblica, il bene comune e verso l'economia, perché lo sviluppo del commercio interessa il nord. L'unificazione mette a confronto realtà differenti all'interno dell'Italia, che devono confrontarsi per quello che riguarda strutture, infrastrutture, economia e società. L'incomprensione tra nord e sud penalizzerà l'unificazione. Il grande sviluppo dell'Italia anche da un punto di vista economico-industriale avviene verso la fine dell'800 quando si sviluppa il grande triangolo industriale: • Milano aveva avuto una grande propulsione dal punto di vista economico, il commercio • Torino con la creazione della fiat 1899 • Genova il cui porto viene sviluppato come luogo dello scambio commerciale con il mondo Il sud rimane escluso dalla rivoluzione industriale rimanendo legato all'agricoltura arretrata. A fine 800 inizio 900 si sviluppa il fenomeno migratorio, che avviene da sud a nord ma soprattutto dal sud verso altri paesi che sono in primis latino americani, gli Stati Uniti e anche Francia, Inghilterra, Belgio, dove gli italiani andavano a lavorare delle miniere. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 7 Contesto sociale: L'industrializzazione porta al colonialismo, desiderio di occupare terre per ottenere a basso costo materie prime. Il colonialismo è stato aberrante nella storia dell'umanità: fenomeno di violenza e annientamento delle popolazioni locali spesso ridotte ad uno stato di schiavitù. A metà 800 si ha la pubblicazione "L'evoluzione delle specie", Darwin capisce che l'evoluzione non era data dall'affermazione del più forte dal punto di vista muscolare di alcuni animali su altri ma dall'adattabilità: gli animali si adattavano all'ambiente e mutavano secondo le necessità Questa teoria applicata in ambito sociale è stato un disastro: darwinismo sociale, significava dire che c'erano delle razze umane destinate ad essere migliori rispetto ad altre e razze che dovevano soccombere di fronte all'avanzata e alla perfezione di altre. Positivismo: Positivo sviluppo della realtà. Si sviluppò in Francia con Auguste Comte. Si ritiene che la società sia destinata ad un'affermazione di felicità dovuta al miglioramento tecnologico e industriale In Europa alla fine dell'800 c'è la concezione che il benessere dell'uomo sia inarrestabile. Gli scrittori che riprenderanno per certi aspetti dal positivismo via via evidenziano degli elementi contraddittori: non tutto è esattamente così come sembra. É basato sul materialismo, c'è il rifiuto di qualsiasi riferimento a dimensioni religiose, l'approccio alla realtà rifiuta qualsiasi carattere metafisico, del resto la fiducia nella scienza è così forte che vogliono essere applicate anche all'ambito psicologico, ai sentimenti e modi di essere dell'uomo. Maggiore filosofo è Hyppolite Taine, che basando il suo pensiero sul determinismo materialistico affermava che i meccanismi interiori e i fenomeni spirituali sono un prodotto della fisiologia e che tutto era basato su 3 elementi: razza, momento storico, ambiente sociale Realismo: Si cerca di rappresentare la vita reale. In Francia il realismo era molto forte già con Balzac. La natura umana viene così indagata anche negli aspetti patologici. Altro precursore è Flaubert con M. Bovary attraverso cui si esplicita la teoria dell'impersonalità. Il maggiore realista è Zola Naturalismo in Francia, Verismo in Italia: Con il naturalismo c'è l'esigenza di una rappresentazione della realtà che sfugge al racconto ufficiale in modo più scientifico: attenzione per una realtà locale, più triste di quello che si dovrebbe far credere. Si concretizza nella rappresentazione dei luoghi di periferia, conseguenza dell'industrializzazione per cui i lavoratori sono sfruttati. I naturalisti francesi si differenziano da quelli italiani per vari aspetti: Approccio alla rappresentazione della realtà e finalità che deve avere la letteratura. Gli scrittori francesi sono progressisti, vicini alle idee socialiste, convinti che l'opera possa contribuire al miglioramento della società. Verga invece fa parlare i personaggi, con i loro pregiudizi e limiti. Con Verga il lettore si deve trovare davanti al fatto nudo, schietto. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 8 Giovanni Verga (1840-1922) Una teoria e nuovo linguaggio furono elaborati da due intellettuali che assorbivano il naturalismo francese e condividevano l'ammirazione per Zola: Capuana e Verga. Capuana ebbe una funzione fondamentale nel diffondere in Italia la conoscenza di Zola, ma ha un modo di intendere la letteratura diverso. Solo alcune caratteristiche rimangono: • Idea dello scienziato scrittore, con la ricerca della realtà. In Francia si crede molto di più al progresso scientifico. I francesi si dedicarono di più alla realtà cittadina contrariamente a quanto fece poi il verismo in Italia. Esso si dedicava di più ai ceti sociali più bassi, contadini e pescatori e le vicende erano ambientate soprattutto nel sud Italia • Idea delle personalità e di vedere la realtà in un senso meccanicistico Nella prospettiva di Capuana, il naturalismo perde la sua volontà di far scienza. La scientificità non deve trasformare la narrazione in esperimento, ma è la tecnica per rappresentare la realtà. Romanzi preveristi: Nel 1866 pubblica "Una peccatrice" poi ripudiato, nonostante il carattere autobiografico. Nel 1871 termina "Storia di una capinera" romanzo che gli assicurò successo. A Milano entra in contatto con la scapigliatura e scrive il romanzo "Eva", simbolo della corruzione di una società materialista, "Eros" e "Tigre reale". Questi ultimi due confermano il successo di Verga e vengono considerati esempi di realismo, di analisi accurata di piaghe psicologiche e sociali. In realtà sono iscritti in un clima tardoromantico, rappresentando gli ambienti aristocratici o la bohème artistica con un linguaggio enfatico ed emotivo. Sono lontani dal naturalismo francese La svolta verista: Nel 1874 pubblica "Nedda", che già descriveva la vita di miseria di una bracciante, ma non può essere considerato racconto della svolta poiché anche se sono mutati gli ambienti, rimangono i toni melodrammatici, estranei all'impersonalità verista. Nel 1878 esce Rosso Malpelo, racconto considerato la conversione, ispirato ad una rigorosa impersonalità, che si discosta fortemente dal contenuto e dal linguaggio della narrativa precedente. In realtà anche nei romanzi preveristi voleva dipingere il "vero" rifiutando ogni tipo di etichetta, ma possedeva strumenti inadatti -> L'approdo al Verismo è dunque la conquista di strumenti concettuali e stilistici più maturi: concezione materialistica della realtà e l'impersonalità. Questa svolta non va considerata in senso moralistico, che induce a cercare maggiore autenticità e serietà di vita fra gli umili, poiché Verga non vuole abbandonare gli ambienti dell'alta società per quelli popolari, ma si propone di tornare a studiarli con gli strumenti più incisivi -> le "basse sfere" sono solo il punto di partenza dello studio dei meccanismi della società Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 9 Poetica dell' impersonalità (discorso indiretto libero): Alla base del nuovo metodo narrativo si trova il concetto di impersonalità. Secondo la sua visione, la rappresentazione artistica deve possedere "l'efficacia dell'essere stato", deve sembrare una cosa realmente avvenuta. Per fare ciò deve riportare "documenti umani", ma ciò che viene raccontato deve essere non solo reale e documentato, ma deve anche porre il lettore faccia a faccia col fatto vero e proprio, in modo che non abbia l'impressione di vederlo attraverso lo scrittore -> l'autore deve eclissarsi, operando la regressione, deve vedere ed esprimersi come se fosse un personaggio, tanto che l'opera dovrà sembrare "essersi fatta da se" Il lettore avrà l'impressione di assistere a fatti che si svolgono sotto i suoi occhi, quindi deve essere introdotto nel mezzo degli avvenimenti senza che gli vengano spiegati gli antefatti e gli venga fatto un profilo dei personaggi. Questo può creare confusione nel comprendere ma Verga sostiene che è l'unico modo con cui si può creare "l'illusione completa della realtà". Di conseguenza anche il linguaggio non è quello di Verga, ma un linguaggio spoglio e povero, pieno di modi di dire, di proverbi, di imprecazioni popolari, fatto di sintassi elementare -> questa teoria non è una definizione filosofica che pretende di negare i rapporti fra creatore e opera, ma è solo un suo personale programma di poetica, definizione di un procedimento tecnico Perché Verga formula e applica il principio di impersonalità? • Risposta nella Prefazione dei Vinti "Chi osserva questo spettacolo, non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiare la senza passione, e rendere la scena nettamente, con i colori adatti"> non ha il diritto di giudicare la materia che rappresenta • Prefazione all'amante di Gramigna si esprime sull'uso dell'impersonalità e della regressione • Alla base di questa visione stanno posizioni pessimistiche: la società è dominata dal meccanismo della lotta per la vita, meccanismo per cui il più forte schiaccia il più debole • Esempio: "Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo". La logica non è quella dello scrittore borghese, fa infatti dipendere da una qualità morale un dato fisico, rivelando una visione primitiva della realtà. È come se a raccontare fosse uno dei vari minatori della cava in cui lavora Malpelo Vita dei campi (1880): Raccolta di novelle che utilizza le tecniche della scrittura verista. Tutte le novelle sono ambientate in Sicilia e tutte hanno per protagonisti gli umili. L'Assomoir influenza molto Verga: la voce narrante diventa interprete del coro dei personaggi popolari e riproduce la loro mentalità e il loro modo di esprimersi cosa che suggerisce a Verga la tecnica della regressione. • Fantasticheria: Novella diversa poiché teorica, in cui si esprime la concezione della letteratura. L'autore si rivolge in forma di lettera a una dama dell'alta società, che, fermatasi nel villaggio di Aci Trezza, perché affascinata dal mondo pittoresco di pescatori, fugge annoiata, proclamando: "Non capisco come si possa viver qui tutta la vita”. Inizia come risposta alla donna milanese annoiata, abituata alla bella vita. -> Concetto: immobilismo della società, le persone che rimangono attaccate alla loro condizione possono sopravvivere quando invece si staccano dalla loro classe sociale sono destinati ad essere travolti da quella che chiama la fiumana del progresso Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 10 Ciclo dei Vinti: Ciclo: sviluppare una stessa idea in diversi romanzi, Vinti: nel tentativo di migliorare. Il tema principale è il principio della lotta per la sopravvivenza, dove il più forte trionfa sui più deboli. L'intenzione era quella di rappresentare la società razionalmente dalle classi sociali più basse a quelle più alte. Questa inquietudine per il progresso nei Malavoglia è presa alla sorgente là dove le esigenze sono quelle per la sopravvivenza, la gente non ambisce a qualcosa di esagerato, poi via via Verga avrebbe voluto esaminare le classi sociali: borghesia, con Mastro Don Gesualdo, aristocrazia, con la Duchessa di Leyra, mondo politico, che sta all'interno delle vie del comando. Verga si ferma prima perché, finché questa esigenza è legata a classi sociali basse, anche i meccanismi psicologici che stanno dietro alle azioni degli uomini, sono più semplici. Un conto è poter rappresentare classi sociali di persone semplici, un conto è salire di classe sociale dove niente è come sembra, dove tutto è complicato dalle convenzioni sociali, dall'ipocrisia. Prefazione ai malavoglia: Si parla del ciclo dei vinti e anche dell'idea di progresso. I protagonisti sono dei vinti perché saranno sempre vinti dalla situazione in cui si trovavano. Verga è convinto che la società sia immobile, non ci sia possibilità di comunicazione tra una classe e l'altra e quando questo avviene precipitano quelli destinati ad essere travolto dal progresso stesso: fiumana del progresso. Visione sconsolata e cupa in una società dove non c'è possibilità di riscatto, è come una legge universale. Malavoglia: I malavoglia sono il primo dei 5 romanzi, attraverso cui Verga voleva organizzare tutta la società del suo tempo, dalle classi sociali più basse a quelle più alte. Rappresentano il gradino sociale più basso. Verga è l'antitesi rispetto a Manzoni, la prima cosa che affonda è la provvidenza. Visione laica, antimanzonia, pessimismo molto forte: • Desiderio di star meglio è qualcosa che non porta al progresso, la visione è sconsolata. Il progresso è grandioso nei risultati generali, la società va avanti e ma tutti quelli che hanno contribuito al progresso sono stati poi schiacciati dal progresso stesso • Aci Trezza caratterizzato da faraglioni che secondo la leggenda erano stati buttati da ciclope • Casa del nespolo chiamata così perché appena si entra nel cortile si trova un nespolo: Costituita da due stanze, un letto solo, quello del capo famiglia e gli altri dormivano per terra I lupini era stati traportato in un'imbarcazione chiamata la provvidenza. Verga è ironico: • Manzoni rappresenta la realtà, ha una visione pessimistica, però la sua speranza è data dalla visione religiosa, dalla convinzione che se non ci sarà giustizia sulla terra ci sarà nell'aldilà Verga non è credente, la sua visione è scura, cupa, senza possibilità di riscatto chiama provvidenza l'imbarcazione che affonda, tanto è vero che la critica se parla di provvida sventura per Manzoni, definisce poi quella di Verga l'improvvida sventura • In Verga la sventura è tale e basta, non ha alcuna finalità o possibilità di riscatto per gli uomini • In Manzoni la sventura è una di prova che Dio o la provvidenza divina mandare agli uomini • In Verga non c'è niente di tutto questo, la sventura è la sventura e ti porta a dover affrontare problemi a volte insolubili, gravissimi senza possibilità di riscatto ● Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 11 Decadentismo Corrente artistica e letteraria che si diffonde in gran parte dell'Europa. Siamo nella seconda metà dell'800. Questa corrente di pensiero, artistica, si sviluppa parallelamente al naturalismo e al verismo ed ha caratteri antitetici rispetto alle due. Se da una parte prevaleva la dimensione razionale legata al positivismo, alla tendenza di razionalizzare; con il decadentismo abbiamo un allontanamento dalla dimensione razionale e una rivalutazione degli elementi irrazionale, dell'elemento legato al sentimento, a tutto ciò che si allontana dal controllo della ragione stessa. L'anno che viene indicato come quello di inizio del decadentismo è il 1883 quando Verlaine pubblica un sonetto dal titolo "Languoire" (languore) questo perché dice di identificarsi con quell'atmosfera di stanchezza spirituale, di languore dell'impero romano prima del crollo, nella fase della sua piena decadenza, per cui si sente come alla fine di un impero, in una dimensione di generale indebolimento della civiltà stessa. Decadentismo inizialmente ha un'accezione negativa, vuole indicare una situazione di disfacimento, come la corruzione che caratterizza la società del periodo. Nel 1886 in Francia viene pubblicata una rivista "Le décadent" che è l'organo attraverso cui si diffondono le principali idee di questa corrente. Ne fanno parte i poeti che sono considerati al di fuori del canone tradizionale, sono i poeti "maudits": Rimbaud, Verlaine, Mallarmé, Baudelaire Elementi tipici: 1. Il rifiuto di tutto ciò che è razionale, di una società che si presenta come una società borghese . Il rifiuto dei valori della società borghese, "poeti maledetti" perché si allontanano, non vogliono essere integrati in una società con valori tipici della borghesia, sono uomini che vivono esperienze al limite dei canoni morali -> Danno scandalo con la loro condotta di vita, ad esempio Rimbaud e Verlaine con la loro "amicizia". Stessa cosa sarà per Wilde o D'Annunzio, il desiderio di scandalizzare era uno degli obiettivi per mettere in evidenza i difetti, l'ipocrisia del mondo borghese. Stessa cosa faranno Svevo e Pirandello • La condizione dell'intellettuale è diversa rispetto ai periodi precedenti in cui vivevano nelle corti, la figura dell'intellettuale aveva un ruolo nella società ed era rispettato. Con la crisi delle corti l'intellettuale non ha più quella protezione, quindi nella società borghese viene visto con diffidenza perché il suo ruolo non è quello di produzione di beni materiali La realtà diventa una selva di simboli, lontana dall'oggettività, diventa qualcosa che deve essere interpretata. I decadenti dicono l'esatto contrario di quello che avevano detto i veristi, siamo in una dimensione differente da individuo a individuo proprio perché il mondo che ci circonda è inconoscibile, non riconducibile ad una dimensione razionale 2. • Le corrispondenze sono un'anticipazione di questo approccio alla realtà. Non c'è niente che sia così immediatamente richiamabile ma tutto è filtrabile attraverso le sensazioni. Quindi questa selva di simboli deve essere colta nella sua intensità dalla singola persona. Siamo nell'anticipazione del mondo dell'inconscio come verrà poi definito da Freud: con il decadentismo si ha la comprensione che l'uomo è formato non solo dall'elemento razionale ma spesso da quello irrazionale. I poeti che anticipano questo modo di vedere non parlano in termini scientifici ma il concetto è quello: ciò che è importante è la sensazione che prova di fronte alle varie sensazioni Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 12 Tipi di intellettuali: Se l'irrazionalità prevale allora avremo vari tipi di figura di intellettuale decadente: • Esteta: Pone l'esaltazione della bellezza come obiettivo di vita, superiore pure alle leggi morali. (Dorian Gray in Oscar Wilde che vive un'esistenza amorale, Il Piacere di D'Annunzio che ha una concezione simile, che porta al superuomo, sentendosi superiori alla massa). C'è il desiderio di fare della vita un'opera d'arte, che significava non semplicemente creare qualcosa di bello ma sentirsi speciali, poter vivere una vita al di sopra della morale comune • Superuomo: colui che si sente superiore alla massa • Inetto: incapace a muoversi nella società, che non si sa imporre (tipico di Pirandello e Svevo) Linguaggio: Il linguaggio si trasforma e la lingua è sempre più allusiva, simbolica, non c'è niente di definito. L'interpretazione è soggettiva, il messaggio che il poeta vuole mandare non è univoco ma può avere tante sfaccettature diverse. Il linguaggio è suggestivo, rimanda ad una dimensione magica, oscura, spesso incomprensibile e porterà a figure retoriche "nuove" come la sinestesia utilizzata in Pascoli che sarà grande interprete di questo genere. La parola è polifonica, racchiude in sé tanti significati diversi. Molto diffuso è il salto analogico, la mancanza di una connessione logica tra un passaggio e un altro, una parola che significa qualcosa rimanda ad altro. Il decadentismo anticipa anche nella forma la poesia novecentesca, la scomposizione della. Tutto ciò che vedremo nel 900 sarà una reinterpretazione degli elementi di questa fase. Le corrispondenze, rimandano a questo, niente è definito, niente è così come viene comunicato. Non c'è oggettività Giovanni Pascoli (1855-1912) Uno dei maggiori rappresentanti del Decadentismo la cui posizione è antitetica a quella di D'Annunzio. E' un poeta innovativo, che anticipa il 900 e che osserva con attenzione la natura, dando particolare valore ai suoni che vengono da essa. La famiglia o nido, così come lo indicherà, sarà sconvolto dalla morte del padre ucciso il 10 agosto 1867 a fucilate. Gli anni degli studi universitari sono quelli dell'adesione all'ideologia socialista. Pascoli partecipa anche a delle rivolte contro il governo, viene arrestato nel 79 e abbandonerà l'attività politica. Riprende gli studi, si laurea nell'82 ed inizia ad insegnare. Pascoli non avrà mai una storia d'amore, ma continuerà a vivere con le due sorelle Ida e Marioù con cui ha un rapporto morboso, fatto di gelosie. Nei confronti delle sorelle avrà una gelosia eccessiva tanto che quando una di queste si sposerà, Pascoli lo considererà come una violazione del nido e di affronto personale. Pascoli va ad abitare a Castelvecchio dove rimane con la sorella Marioù. Trascorre periodi della sua esistenza in campagna, poiché amava vivere in solitudine Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 13 Poetica: La sua poesia è importante perché diventa strumento per l'indagine dell'animo umano, di quegli aspetti profondi contraddittori dell'animo umano. Poesia è analogica, non è descrittiva ma anticipa la sensibilità del 900, molteplici saranno le sinestesie, elementi definiti vago ed indefinito. Teoria del Fanciullino: Esiste una voce irrazionale, quella del fanciullo, di quando l'uomo era ancora bambino, in cui l'elemento irrazionale non è sviluppato predomina l'irrazionale • Il fanciullo è colui che abbina oggetti e sensazioni tra loro diverse senza alcun legame logico razionale, è quello che anima le cose, che spesso non viene compreso dall'adulto perché ha soffocato la voce del fanciullo con l'educazione. La crescita soffoca la voce di fantasia, creatività -> Poeta è colui che dà visibilità a questa voce riportando delle verità non più percepibili La poesia di Pascoli è intensa e illogica perché basata su analogie, la natura parla, l'elemento ornitologico è molto presente e rimanda a delle verità necessarie. Pascoli vuole trattare le cose umili, detto "poeta delle piccole cose". Poesia legata all'attenzione per le cose apparentemente semplici che sono indicate dal fanciullo -> Poesia psicologica. Poesia pascoliana parla molto dell'animo umano, delle sue forme meno definite, più inconsce. Generalmente sono componimenti brevi, sembrano un quadretto per rappresentare la vita di campagna ma è una apparenza perché queste presentazioni rimandano ad una dimensione intima ed articolata, si caricano di significati misteriosi Che cosa eredita dal Positivismo? L'attenzione agli elementi della natura. C'è dietro una dimensione scientifica razionale, non ci si ferma ad una osservazione oggettiva della realtà. Anche gli elementi della natura comunicano qualcosa di soggettivo Myricae: Raccolta del 1891 che comprende 22 componimenti composti per le nozze di alcuni amici. La raccolta si accresce velocemente: nel 1892 abbiamo 62 componimenti, nel 97 abbiamo 116 componimenti e nel 1900 abbiamo la quarta edizione con 156. Il titolo Myricae è un termine virgiliano, tratto dalla quarta bucolica, quella del puer, myricae sono le tamerici, piante basse. Virgilio voleva innalzare qualcosa di più importante oltre ai campi. Virgilio aveva intenzione di superare ciò, Pascoli adotta questa parola con significato contrario. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 14 Gabriele D'annunzio (1863 - 1938) Alcyone: Alcyone (1904) è il terzo volume che tratta il tema lirico della fusione panica (cioè sentirsi parte stessa della natura) e "dionisiaca" (un atteggiamento di evasione e contemplazione) con la natura: è tra le principali manifestazioni della poetica simbolista-decadente per il suo linguaggio musicale e analogico; è vista come una poesia "pura". In realtà la fusione panica è una manifestazione del superomismo: solo il superuomo può entrare in contatto profondamente con la natura. Solo la parola magica del superuomo può esprimere l'armonia segreta della natura. Immagina il futuro di rinascita dell'impero imperiale. Tutta la poetica dell'Alcyone è intensa e suggestiva Pensiero e poetica della fase dell'estetismo: • Periodo nel quale si sottrae alle regole della morale comune ed è teso alla ricerca del bello puro. Rifiuta il consumismo e la morale borghese, vive per un'arte • Non si rassegna all'emarginazione sociale ma si costruisce la maschera dell'esteta, che non è altro che un modo per farsi pubblicità, scrive opere che attirano per cercare di essere al centro dell'attenzione e in tal modo di vendere e guadagnare di più. L'esteta non ha però la forza di opporsi realmente alla borghesia. Il culto della bellezza si trasforma in menzogna e si arriva alla crisi dell'estetismo -> In "Il piacere", Andrea arriva al suicidio, che si configura come un modo attraverso il quale D'Annunzio distrugge una maschera dell'esteta diventata oramai debole. Con questo romanzo vuole mettere in evidenza la debolezza della persona Pensiero e poetica della fase della bontà: D'Annunzio cura le sue relazioni sentimentali; in merito a ciò si parla della "fase della bontà", in cui crede che sia più importante la sua vita che la realtà dei testi. La "bontà" però è solo una soluzione provvisoria: la crisi dell'estetismo sarà poi superata con la lettura del filosofo Nietzsche Pensiero e poetica della fase del superuomo: • Ha una lettura parziale di Nietzsche, dal quale rimane affascinato dal mito del superuomo. Secondo Nietzsche, in ogni uomo ci sono due impulsi: lo spirito dionisiaco, che porta a vivere non curandosi delle regole e lo spirito apollineo, che frena queste inclinazioni. Il superuomo è un mito sia di bellezza sia di energia eroica -> Egli interpreta che esistono delle persone che per natura sono destinate a fare grandi cose giustificando impropriamente il mito • Il superuomo permette a D'Annunzio di realizzare e di creare. L'esteta, rinunciatario che si isola, è stato inglobato dal superuomo, che si distacca dalla massa mettendosi al di sopra • Sogna la formazione di una nuova aristocrazia considerandosi un vate di questa aristocrazia Pensiero e poetica della fase notturna: Si avvicina alla prosa lirica, di argomento autobiografico. La morte viene affrontata diversamente. È un periodo di ombra rispetto alla solarità del superomismo Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 15 Inizio 1900 Il XX secolo è caratterizzato da una profonda trasformazione sociale e culturale. Molti aspetti li abbiamo già visti con l'800, soprattutto per quello che riguarda il superamento delle certezze date dalle scienze esatte così come erano proposte dal positivismo. Le inquietudini di Pascoli sono un'anticipazione dello stato di insicurezza che caratterizzerà l'uomo del 900. Le certezze che porterà D'Annunzio andranno ad infrangersi su un mondo che avrebbe voluto seguirlo ma che in realtà andava in direzione diversa. Tra fine 800 e inizio 900 ci sono degli elementi importanti: 1. Interpretazione dei sogni di Freud che riesce a teorizzare scientificamente il fatto che l'animo umano è informe e che l'elemento razionale non influisce in maniera determinante nell'agire umano. L'osservazione da cui parte Freud consiste nel fatto che lo stato di coscienza dell'uomo caratterizza l'attività umana solo nei momenti di veglia, quelli per cui l'uomo si sente dominante. In realtà quando l'uomo si addormenta, ciò che prevale è un'attività mentale che lascia emergere parti del nostro essere controllate da fattori razionali e morali Freud individua 3 parti della divisione interiore dell'uomo: Ego: parte razionale, che l'uomo pensa di aver acquisito, la parte dominante Es: parte degli istinti, irrazionale che preme continuamente sulla parte razionale Superego: funzione di controllo che ci censura la parte più istintiva ● Il sogno è estremamente rivelatore dell'attività istintiva. Questa dimensione irrazionale dell'uomo è naturale. Freud sarà uno scienziato che scopre l'inconscio, questa dimensione irrazionale che preme continuamente. Siamo lontani da ciò che diceva il positivismo dove tutto era incasellabile e studiabile razionalmente. Anche gli elementi apparentemente razionali in realtà sono continuamente influenzati dalle pulsioni dell'es. Vienna sarà il centro della diffusione della psicanalisi, non a caso anche in letteratura molti scrittori vengono da lì, come Trieste (Svevo, Saba). Lo stesso Joyce, che vivrà un periodo a Trieste risentirà delle teorie freudiane che avranno poi un riscontro in nuove tecniche narrative come: • Monologo interiore, per descrivere il flusso di coscienza 2. Vengono meno tutte le certezze che avevano caratterizzato la fase precedente. Il positivismo ormai è crollato miseramente, le certezze della scienza non sono più tali 3. Teorie di Einstein: della relatività, che porteranno allo smantellamento della precisione scientifica data dal metodo scientifico galileiano, pur valide ma solo se rapportate al sistema terra. Einstein dimostrerà che le categorie di spazio e del tempo se rapportate ad un sistema diverso e a velocità vicino a quelle della luce non sono più applicabili al metodo scientifico Tutto ciò pone in discussione qualsiasi certezza che l'uomo si era dato -> il 900 è caratterizzato dalla mancanza di ogni certezza, dall'insicurezza che porterà ad una riflessione continua. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 16 Avanguardie e Futurismo Movimenti innovativi che rispecchiano il clima dei tempi, in piena polemica con tutte le correnti filosofiche di pensiero dell'800. Il termine militaresco indica i soldati apripista che vanno ad indagare ciò che c'è di fronte all'esercito che verrà di seguito. All'inizio del 900 si diffondono in Europa alcune avanguardie, ricordiamo il futurismo che avrà grande sviluppo in Italia, movimento che sarà caratterizzato dalla pubblicazione di veri e propri manifesti che sono dei testi teorici. Abbiamo anche altri movimenti come il dadaismo e il surrealismo, che sottolineano la rottura con la tradizione, con il modo di pensare precedente. Uno dei concetti base delle avanguardie è quello della distruzione di tutto quello che c'era prima e quindi una destrutturazione per una ricostruzione completamente diversa, una ricostruzione su basi differenti, spesso su basi a logiche, irrazionali. Il futurismo ha uno sviluppo notevole in letteratura, non solo perché ci sono dei teorici ma anche perché ciò che dicono, pur essendo cose più o meno assurde, influenzeranno molo il pensiero del 900 anche nelle forme poetiche che risentiranno ampiamente delle idee di questo movimento. Il futurismo in particolare nasce in Italia ma avrà grande sviluppo in Francia perché sarà proprio Parigi il luogo della pubblicazione dei manifesti (nel Figaro) e in particolare di Filippo Tommaso Marinetti che è l'iniziatore di questo movimento letterario e artistico I futuristi definirono la guerra "sola igiene del mondo" -> la guerra era necessaria per eliminare tutto ciò che c'era di negativo. Esaltazione della società maschilista intrinseca in una società di questo tipo: il disprezzo per la donna, per il ruolo che questa stava iniziando ad avere nella società, le rivendicazioni dei diritti femminili, del voto, vengono visti come elementi da contrastare in ogni modo. Manifesti: • Primo manifesto del 1909. Marinetti è colui che struttura e organizza il manifesto stesso. E un gruppo di intellettuali che si pongono in un atteggiamento di rottura con la tradizione letteraria. Pur essendo loro degli intellettuali sostenevano che tutto ciò che riguardasse la cultura dovesse essere distrutto, quindi tutti i musei, biblioteche, archivi, secondo loro andavano distrutti per eliminare quell'accademismo che aveva caratterizzato le generazioni precedenti. -> La società moderna impone uno sguardo sempre più attento al futuro, alle macchine e ai macchinari che si diffondevano, l'automobile, la velocità viene esaltata, il dinamismo. Molte opere futuriste sono legate a concetti di questo genere, come le opere di Balla e Marinetti. Il tutto è basato sul concetto del superuomo, l'esaltazione dell'uomo forte che si pone sulla massa, del nazionalismo, imperialismo, colonialismo -> elementi che si rifanno al dannunzianesimo • Secondo manifesto del 1912, il manifesto della letteratura futurista (per capire le idee che vengono proposte, idee legate alla destrutturazione di tutto ciò che poteva derivare dalla tradizione). -> Esaltazione di: salto analogico, mancanza di nessi logici tra le parole, mancanza di strutture nel discorso, parole in libertà, abbreviazioni e abolizione della punteggiatura Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 17 Italo Svevo (1861 - 1918) Originariamente chiamato Aron Hector Schmitz, è una novità già dal nome, Italo Svevo, modo con cui intende sottolineare le due componenti della sua cultura: italiana e tedesca Si forma a Trieste che era un crocevia di culture, ciò gli diede una prospettiva più ampia rispetto a quella dei suoi contemporanei e ciò lo mette a stretto contatto con la cultura mitteleuropea (cultura dell'Europa centrale che aveva a suo centro l'impero asburgico) La sua formazione non è come quella degli scrittori contemporanei poiché più commerciale che umanistica, la cultura letteraria e filosofica che acquisisce, la acquisisce autonomamente. Non è un letteratissimo (Pascoli, D'Annunzio, Leopardi). Nasce da una famiglia borghese: il padre figlio di un funzionario imperiale austriaco di origine di famiglia ebrai Nel 1873 andò in un collegio Germania e nel 1878 ebraica e à ma tornò a Trieste e si iscrisse in un istituto superiore del commercio, ma dato che aspirava a diventare scrittore dopo due anni lasciò e cominciò a comporre testi drammatici. Il desiderio di fuga è espresso in tutti i suoi romanzi. Nel 1895 si sposò con la cugina, passando all'alta borghesia. Ma questo status sociale portò ad una scissione del suo io, perché si sentiva un intellettuale, ma in quel periodo c'era un contrasto tra letterato e alto borghese, cosa che lo portò ad avere una nevrosi e per questo fu allievo di Freud. Decise poi di vivere una doppia vita: Da una parte indossa il doppiopetto da borghese, d'altra utilizzava era intellettuale. Dal punto di vista del romanzo, si rifà al romanzo di Zola, ma il romanzo naturalista viene scardinato, perché in realtà il suo punto di partenza sono Proust e Joyce e non il naturalismo. Influenze filosofiche: • Schopenhauer: divide l'uomo in lottatore, colui che si dà da fare, il borghese (self made man), che ha obiettivi nella vita e in contemplatore, colui che si nasconde dietro la vita degli altri e la contempla. Nasce una nuova figura: l'inetto che deriva dal contemplatore schopenhaueriano • Freud: l'individuo è formato da: l'io e il super io. Svevo è interessato a questa disciplina però la rifiuta come terapia, l'apprezza come strumento di conoscenza della propria interiorità. Ad esempio Anna O, che analizzò Freud, è una donna che ebbe un trauma da bambina (suo fratello la rinchiudeva nell'armadio), lei consciamente aveva rimosso il trauma, ma inconsciamente quando vedeva un armadio aveva delle crisi, quindi Svevo ci dice che anche se si va in analisi dove ti viene spiegato tutto, tanto da dover guarire, spesso ciò non accade. • Marxismo: propone una società che non abbia differenze tra classi sociali, ma il marxismo sveviano non è storico (che contempo la lotta di classi), è antiborghese. La critica alla società borghese è legata all'idea politica del socialismo e pensa che la società possa migliorare • Nietzsche: filosofo irrazionalista, da lui prende l'idea che il soggetto è un insieme di stati in continuo divenire. Quindi riprende una dimensione irrazionale del soggetto e di varie teorie che si concludono nell'idea dell'inetto Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 18 Influenze letterarie: • Flaubert: il bovarismo è un tratto caratteristico degli eroi dei suoi primi due romanzi • Proust e Zola: Descrive ambienti sociali e psicologici • Dostoevskij e Turgheniev: Nascono i veri e propri inetti • Joyce: La loro amicizia fu molto importante per Svevo, perché rinforzò in quest'ultimo la fiducia nelle proprie forze intellettuali, nonché nella validità delle opere scritte -> venne a conoscere i grandi umoristi inglesi, da cui riprende un atteggiamento umoristico e ironico: Swift e Sterne Figura dell'inetto: Nel romanzo di fine ottocento alcuni autori iniziarono a parlare di un nuovo sentimento, l'inettitudine. L'inetto è colui che è rimasto incompreso, il termine sottolinea l'incapacità dei soggetti che lo provano di inserirsi nel flusso vitale. L'inetto si sente frustrato e inferiore, non è in grado di fare ciò che vorrebbe per mancanza di volontà, di forza e di determinazione L'inettitudine è una condizione di debolezza, insicurezza che rende l'uomo incapace di agire. L'inetto è consapevole della propria condizione ma è impotente di fronte ad essa La coscienza di Zeno (1923): Tra senilità e la Coscienza di Zeno, c'è la presentazione di Joyce, e questo fa la differenza. Il confronto con Joyce permette a Svevo di maturare una consapevolezza letteraria, il risultato finale sarà un'opera che inizialmente non viene compresa dai contemporanei, solamente Montale nel 25 scrive un articolo importante su questo romanzo. Subentra il racconto in prima persona, il diario del protagonista. Il titolo è significativo, perché il titolo non è "Zeno Cosini" la cui storia viene raccontata da un narratore esterno ma al contrario Svevo e Zeno sono consapevoli che del nostro passato esiste solo ciò che rimane nella nostra coscienza, ciò che noi ricordiamo e nei modi in cui lo ricordiamo. Struttura esterna: La novità consiste prima di tutto nel parlare delle pulsioni e di ciò che sfugge al controllo della ragione e poi l'impostazione completamente nuova della scrittura dell'opera. Il romanzo non è strutturato secondo i canoni 800eschi, quindi con lo sviluppo lineare della storia e dell'intreccio, ma i tempi sono sovrapposti, i vari capitoli non sono la sequenza delle azioni, ma corrispondono alle sedute a cui si sottopone il protagonista dall'analista Il narratore è auto diegetico, è lo stesso protagonista e narra senza che qualcuno possa confermare o smentire ciò che dice. Il lettore si trova di fronte a fatti che non vengono dati per certi, ma soggettivi, che potrebbero essere frutto della fantasia o delle ossessioni del protagonista. Prefazione, preambolo, memorie e diario finale Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 19 Temi dominanti, salute e malattia: Tutta la vicenda è impegnata sulla malattia di Zeno, ci sono somatizzazioni di disagi natura psicologica (lo zoppicamento). Zeno si sente insicuro, inetto, quando incontra delle persone e le sente sempre superiori a se stesso, le ritiene sane, sicure e capaci di affrontare la vita. Una manifestazione di questa malattia è il fatto che: si impone dei sentimenti, come accadde per il matrimonio e non vuole uscire da questo stato di malattia, rimanda sempre la guarigione In contrapposizione alla malattia c'è la "salute" che è incarnata da diversi personaggi come Augusta (moglie), Guido Speier (un suo rivale ed anch'esso incarna la salute). Però l'inettitudine di Zeno ha perso quel carattere di tragicità che aveva negli altri due romanzi; Zeno è un inetto però non ci sono finali tragici. Alla fine deduciamo che la malattia di Zeno è una malattia che non appartiene solo a Zeno ma è tipica dell'uomo moderno perché parla di "società inquinata alle radici", di una società capitalistica che continua ad allontanarsi dalla natura Tecnica narrativa: Le tecniche narrative sono vicine al monologo interiore e al flusso di coscienza. Le vicende sono legate al mondo borghese di cui Svevo aveva precedentemente parlato romanzi, è l'autore stesso che dice che Zeno è parente dei protagonisti precedenti. Il fatto che il destinatario sia lo psicanalista e il fatto che Zeno si sdoppi in io narrante e in io narratore, fa sì che si crei una dialettica tra questi e soprattutto tra Zeno narrante e Zeno narrato. Questa tecnica narrativa produce un alterazione dei tempi: non c'è più un tempo lineare, ma è misto perché ci sono eventi che riguardano il passato e il presente Prefazione al Romanzo: La prefazione è considerata un testo teorico che mette in chiaro che quello che si andrà a leggere, sarà un insieme di verità e bugie, di fatti che prendono spunto dalla realtà ma che poi vengono rielaborati in maniera personale dal protagonista. Luigi Pirandello (1867 - 1936) Nasce ad Agrigento da una famiglia borghese. Dopo il liceo frequentò l'università di Palermo, poi di Roma ed infine di Bonn, in Germania, dove si laureò in lettere. Tornato in Italia, sposò Antonietta Portulano, e con lei nel 1894 si trasferì a Roma. Qui incominciò ad insegnare letteratura italiana e a frequentare gli ambienti letterari. Nel frattempo, collaborò con varie riviste e giornali e iniziò la sua attività di scrittore. Nel 1903 la vita di Pirandello fu sconvolta da gravi problemi finanziari e dalla malattia mentale della moglie che diventò vera e propria follia. Mentre assisteva la moglie malata, compose il suo romanzo più famoso, Il fu Mattia Pascal, e in seguito scrisse una serie di novelle. Intanto, sviluppò l'interesse per il teatro e nel 1923, con il dramma Sei personaggi in cerca d'autore, la sua fama come autore teatrale varcò i confini nazionali. Nel 1925 fondò la Compagnia del Teatro d'Arte di Roma di cui assunse la direzione artistica. Nel 1934, gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 20 Formazione culturale: Si forma nella cultura positivista di fine 800, filtrata soprattutto attraverso il Verismo che aveva fatto propri molti principi del Positivismo rifiutandone la fiducia nel progresso e nella scienza. Dal Verismo egli assimila una concezione materialista della realtà e la sfiducia nella scienza e nel progresso. Pirandello ritiene che la scienza e la ragione siano solo uno strumento per giungere alla demistificazione delle certezze acquisite. Pensiero: Il pensiero di Pirandello si fonda sulla presa di coscienza della condizione di precarietà e alienazione dell'uomo impossibilitato a comunicare con gli altri e destinato alla sconfitta • Il contrasto vita/forma: seguendo il pensiero di Bergson, Pirandello concepisce la vita come un incessante divenire, continuamente mutevole e quindi impossibile da definire. L'uomo, impaurito di fronte a questo flusso incessante cerca di bloccarlo in forme. La forma quindi, corrisponde alle abitudini, alle convenzioni, agli istituti che gli uomini ritengono durare nel tempo -> Il primo riferimento letterario è quello del vitalismo, dimensione di energia irrazionale alla base dell'esistenza umana. Tra le forme create dall'uomo nel vano tentativo di comprendere la realtà c'è quella del tempo lineare e oggettivo, che come tutte le forme, è privo di fondamento e quindi, falso. La vera dimensione del tempo è, infatti, quella soggettiva percepita dalla coscienza di ognuno di noi, che non procede in modo lineare • La frantumazione dell'io: Noi siamo vita e quindi mutiamo continuamente. La nostra personalità è fluida e indeterminata ed è composta da numerose persone in lotta fra di loro. Ma per motivi sociali e per sfuggire all'angoscia che ci procura l'inarrestabile fluire vitale, ci chiudiamo dentro forme particolari: un nome, un ruolo, un'identità. Queste forme non corrispondono alla nostra verità interiore: sono maschere che indossiamo apparenza -> Smonta il concetto di persona, sostituendovi quello di personaggio. Nel corso della nostra vita non facciamo altro che indossare delle maschere per recitare la parti che ci sono assegnate. Vita sociale è basata sull'inautenticità • Relativismo conoscitivo: Non è possibile conoscere la verità, perché non esiste una sola verità. Esistono tante verità quante sono gli individui e ognuna di esse è parziale, mutevole e soggettiva. Ciò rende totale l'incomunicabilità tra gli uomini che assegnano a ciascun termine un significato diverso e soggettivo Incomunicabilità: L'uomo benché dotato di parola non riesce a far comprendere i propri sentimenti agli altri, in quanto anche il linguaggio è una convenzione sociale. Gli uomini son dotati di parole ma non hanno capacità di farsi comprendere, ciò è dovuto alla struttura stessa della parola considerata come ente vuoto, un qualcosa di convenzionale che ogni persona quando la utilizza la riempie con il proprio vissuto. Quando nei personaggi pirandelliani si hanno le epifanie tutte le certezze crollano, l'uomo si rende conto di aver avuto tante maschere quante sono le convenzioni sociali vissute Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 21 La poetica: La poetica si articola intorno al concetto di umorismo. Riguardo a questo concetto viene ripreso Bergson, che presenta il riso come una reazione alla meccanica dei comportamenti quotidiani. Il comico rappresenta un bisogno di verità e di autenticità Il saggio L'umorismo (1908) è ironicamente dedicato dallo scrittore Alla buon'anima di Mattia Pascal bibliotecario. Il saggio rappresenta la più importante opera teorica in cui Pirandello chiarisce gli elementi della propria poetica. Questo saggio accese una polemica tra Pirandello e il Benedetto Croce, che rifiutava drasticamente il legame tra filosofia e poesia. Il saggio è diviso in due parti: • Nella prima, storica e filologica, Pirandello ricostruisce la terminologia dell'arte umoristica e le sue manifestazioni nelle varietà letterarie • Nella seconda parte, teorica e di natura estetica, egli si sofferma sul concetto di umorismo e fa una distinzione rispetto a quello di comicità -> La comicità consiste nell'avvertimento del contrario, nella sorpresa improvvisa davanti a qualcosa che appare diverso da come ce lo aspetteremmo e perciò, provoca il riso —> L'umorismo consiste nel sentimento del contrario, (l'evoluzione della comicità) ovvero in una comprensione profonda, mediante la riflessione, di ciò che ha prodotto il riso. L'umorismo è un fenomeno di sdoppiamento nell'atto della concezione; "è come un'erma bifronte, che ride per una faccia del pianto della faccia opposta." Per fare ciò ricorre al celebre esempio della "vecchia signora". L'immagine di una donna che si veste, si atteggia come una giovane, suscita nell'osservatore la reazione del riso. In questa reazione Pirandello colloca lo stadio superficiale del "comico": esso scatta nel momento in cui si avverte che lo spettacolo che si ha di fronte è l'esatto contrario di ciò che dovrebbe essere. Ma, se subentra la riflessione, il comico superato dall'umorismo, viene definito "sentimento del contrario” perché la perplessità interviene a stimolare la riflessione. -> L'intento della poetica dell'umorismo è, in sostanza, quello di mettere in luce la dicotomia tra vita e forma, tra persona e personaggio. Il Fu Mattia Pascal (1904) Romanzo basato su un intreccio che potrebbe riportare caratteristiche del romanzo 800esco. Protagonista assoluto è il caso, che determina cambiamenti improvvisi. C'è una parte dedicata al gioco beffardo del caso, metaforizzato dall'episodio del gioco d'azzardo. All'interno di quel mondo corrotto si mostra una gamma di personaggi (che giocano d'azzardo) che assumono sfumature diverse, c'è chi si affida unicamente al caso, chi si abbandona alla baldoria della vincita...Sarà anche base di una novella la scaramanzia e l'assurdità di certi gesti umani. La tecnica dell'umorismo è ampiamente utilizzata, tante vicende paradossali generano un sorriso, però accompagnato da un'amara riflessione sulla condizione dell'uomo, il suo rapporto frustrante con la società, le maschere, gli elementi soffocanti che irrigidiscono la spinta vitalistica. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 22 Uno, nessuno, centomila (1926) Il protagonista Vitangelo Moscarda, inizia ad analizzare il proprio animo da come gli altri lo vedono. Si rende conto che non ha una personalità monolitica, anzi ci sono varie maschere in base alle situazioni vissute. C'è un'epifania, un giorno mentre si guarda allo specchio viene apostrofato dalla moglie se si staia guardando il naso che gli pende leggermente storto, lui non si era mai reso conto. Questo lieve difetto del viso lo porta ad un'analisi interiore e si chiede se l'uomo amato dalla moglie era lo stesso che lui pensava di essere, e si rende conto che tutti quelli che conosce possono avere un'idea diversa da chi pensava di essere, inizia la scomposizione dell'io. Si rende conto anche che le ricchezze di cui gode son frutto del lavoro del padre, qui crolla tutto, la vita che aveva potuto condurre era frutto di inganni che il padre aveva messo in atto nei confronti di chi gli aveva chiesto prestiti, in quanto usuraio, e che molte di queste persone si erano ridotte sul lastrico. Il protagonista cerca di rintracciare le famiglie intaccate e cerca porre rimedio agli inganni del padre, il suo comportamento è ritenuto assurdo, in quanto non risponde più ai canoni delle condizioni sociali. Si fa rinchiudere in un ospizio Novelle: Quelle siciliane, legate alla realtà siciliana in cui prevale l'idea di vitalismo, ma già la rappresentazione della realtà non è come quella del realismo ->Ciaula scopre la luna, si parla dello sfruttamento nelle miniere siciliane • Le novelle borghesi, romane, della condizione più borghese, del lavoro più meccanico, dei personaggi che a un certo punto rifiutano il sistema entro cui vivono ● Quelle con maggiore carattere umoristico, con una rappresentazione attraverso l'elemento straniante con effetto di straniamento rispetto alla realtà: una deformazione dei tratti fisici per arrivare a novelle quasi espressionistiche • Novelle espressionistiche: "La Mosca" in cui c'è una sorta di focalizzazione su un elemento apparentemente insignificante che diviene la chiave di volta della lettura Perché l'importanza di queste novelle? Non solo perché viene via via esplicitato il pensiero dell'autore ma anche perché le novelle sono un po' il canovaccio per la creazione delle opere teatrali. Molto spesso Pirandello che ha una vastissima produzione di opere teatrali non fa altro che mettere in forma dialogica ciò che aveva esplicitato in forma discorsiva nelle novelle. Per questo che può scrivere tante commedie in tempi molto rapidi, perché molto materiale lo aveva già pronto, lo risistema creando i dialoghi. Il teatro: Il teatro è il genere che dà allo scrittore fama mondiale. Il complesso della produzione teatrale è di 44 drammi (rielaborazione di novelle precedenti). A partire dal 1918 lo scrittore inizierà a raccogliere i suoi testi teatrali in una serie di volumi. Pirandello dà alla raccolta dei suoi testi teatrali il titolo emblematico di Maschere nude, sottolineando come lo scopo del suo teatro sia quello di smontare, di mettere a nudo il sistema di convenzioni, drammi e illusioni che intrappolano i personaggi. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 23 Novità del suo teatro: • Rappresenta una visione non oggettiva del mondo. La realtà che viene rappresentata sulla scena essendo creata da opposti punti di vista è priva di una consistenza stabile • Quella del teatro aperto, legata all'abbattimento della quarta parete. Pirandello dissolve la parete che separa palcoscenico e platea. Il mondo della scena è quindi lo stesso di quello degli spettatori che a sua volta è un palcoscenico, visto che la vita è una pupazzata. Fasi della sua produzione teatrale: • Fase verista: 1915-16. Sono testi in dialetto, legati ai modi del Verismo, ambientate nella provincia siciliana e legate al principio di verosimiglianza, ma i personaggi sono ormai delle maschere, che interpretano un ruolo e scardinano le convenzioni • Fase umoristico-borghese: 1917-1920. Predomina la visione umoristica. Queste opere prendono le mosse da tematiche e ambientazioni tipiche del dramma borghese portate al paradosso per scoprirne e denunciarne l'artificiosità e la falsità • Fase del "teatro nel teatro": 1921 - 30. È basata sull'artificio del metateatro, ossia del teatro che discute di se stesso proprio sulla scena. Al conflitto tra il mondo reale e il mondo fittizi si sovrappone il quello fra il testo come l'ha immaginato l'autore e la sua realizzazione concreta • Fase mitico-simbolistica: 1926 - 36 ed è stata definita la fase delle tre utopie: sociale, religiosa ed estetica. Pirandello sembra puntare su narrazioni mitiche e su immagini simboliche che esprimano la drammatica condizione dell'uomo contemporaneo Giuseppe Ungaretti (1888 - 1970) Uno dei poeti che interpreta le indicazioni venute dalle teorie del futurismo; salto analogico, abolizione punteggiatura... La sua produzione poetica è legata alla prima guerra mondiale, alla quale aveva partecipato come volontario, in quanto interventista. I suoi testi sono quasi tutti scritti dalla trincea, ci racconta cose terribili. Appassionato di letteratura a Parigi ha la possibilità di frequentare gli ambienti vicin alle avanguardie. Nel 1914 rientra in Italia per aiutare gli interventisti. Nel 1916 scrive la prima raccolta, poi i testi vanno nei "naufragi" un titolo ossimorico, del 1919. Nel 1931 pubblica l'allegria. Dopo la guerra si sposa, poi torna a Roma e aderisce al fascismo, nel 33 pubblica "sentimento del tempo". Nel 36 ottiene la cattedra di letteratura in Brasile, dove si dedica alla letteratura e alla famiglia. Nel 69 la Mondadori pubblica l'insieme di tutte le sue opere sotto il titolo "vita di un uomo". La poetica: Prevale la dimensione irrazionale, il salto di immagine, l'analogia, il verso libero. Le condizioni oggettive sono poco connotate, dal mondo esterno si rimanda alla dimensione interiore del poeta, e la funzione delle parole è ridotta al minimo Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 24 Eugenio Montale (1896 - 1981) Uno dei maggiori interpreti del disagio dell'uomo 900esco, in una società particolarmente difficile. Nella prima metà del 900, secolo breve, accadono fatti sconvolgenti che tutto il mondo scorda quello che c'è prima. Si ha un passaggio che stravolge la faccia della società. Montale attraverso l'esperienza personale individua i sentimenti più diffusi del periodo in cui vive. Nella sua poesia il paesaggio ligure torna e assume certi significati, soprattutto nella raccolta "ossi di seppia", non viene lodato il paesaggio da cartolina ma gli aspetti più esasperati. Montale si schiera contro il fascismo, si sente vicino alle posizioni di Gobetti e rifiuta l'esperienza delle avanguardie in Italia, che avevano alimentato l'ideologia fascista. Esce la sua prima raccolta, "ossi di seppia", dalla casa editrice Gobetti, ed è tra coloro che firmano il manifesto antifascista di Benedetto Croce. Nel 27 va a Firenze e collabora con la rivista "Solaria" e successivamente con Benporat. Nel 33 incontra Irma Brandeis, americana cantata come Clizia. Lei era ebrea perciò è costretta a tornare in America, allora Montale si avvicina ad un nuovo affetto che dal 39 diventa stabile, Drusilla Tansi, la sposa solo nel 62, la canta come Mosca. "Finisterre", la fine della terra, un'altra raccolta di poesie che confluiscono in "bufera e altro". Ci sono poesie legate alla seconda guerra mondiale, cioè la bufera, la sua allegoria e riflessioni sulla società che emerge dopo la guerra. Quindi l'aspirazione ad una società migliore alla delusione di quello che è la realtà, fatta di compromessi di forze opposte. Nel 48 collabora con il Corriere della Sera. Nel 71 pubblica per Mondadori "Satura" Ossi di seppia (1925): Per le edizioni di Piero Gobetti, il cui pensiero parte dal pessimismo di Schopenhauer per cui la realtà che ci circonda viene percepita come apparenza ingannevole, ciò che realmente esiste è una condizione di dolore dell'uomo e di mancanza di punti di riferimento. In Montale i riferimenti dannunziani sono per antitesi, si oppone in maniera netta al modo di pensare di D'Annunzio, al poeta vate, non esistono più certezze. Il poeta non è più cantore di qualcosa di definitivo. Montale appunta le sue attenzioni sugli oggetti, da una parte c'è un'eredità pascoliana, dall'altra abbiamo Elliott, colui che inventa il correlativo oggettivo, riferimento a oggetti come spunto ad una riflessione ampia. Ciò è riportato nel testo "il male di vivere", per esprimerlo utilizza immagini di morte e dolore. Emerge il forte contrasto tra terra e mare. L'anima non è più uniforme ma è frantumata, diventa qualcosa di informe che sottolinea la crisi dell'io, una dimensione disarmonica di rapporto tra l'uomo e sé stesso. La memoria è tipica, identificarsi con esperienze passate, in Montale c'è lo sforzo per cercare di non cancellarla, cioè cercare di mantenere la propria identità. Stile: Verso e punteggiatura libere, andamento della poesia prosaico. Suoni impoetici, aspri e dissonanti, soluzioni che comunicano questo disagio. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 25 Le Occasioni (1939): Qui il poeta fa riferimento a delle esperienze che vengono richiamate in maniera esplicita. In maniera più consapevole rispetto alla prima raccolta c'è un forte uso del correlativo oggettivo. Si fa riferimento a più donne, ad esempio Arletta, a cui fa riferimento nel testo "la casa dei doganieri", ma poi ci sono altri personaggi come la Brandeis cantata con il nome di Clizia, figura che prende il nome dalla mitologia greca, sarebbe il girasole, dunque la donna che viene trasformata da Apollo in un fiore che segue durante la giornata l'andamento del sole. Questa figura in Montale diviene una sorte di donna angelo, è la fase in cui Montale studia i poeti dello stil novo. Attraverso la figura femminile è dunque possibile l'innalzamento dell'animo umano nonostante lo squallore della società di quel tempo. Clizia rappresenta i valori della cultura che riesce a vincere le tenebre, è la donna salvifica. La Brandeis era studentessa all'università di Firenze, appassionata di letteratura italiana, lei però in quanto ebrea è colpita dalle leggi razziali ed è costretta a tornare in America. Agli occhi di Montale è l'immagine della cultura costretta a tornare nel proprio continente data la violenza dell'uomo. Le persone che riescono a capire ciò sono poche, infatti le dittature avevano adesioni altissime all'interno delle nazioni, tanti per convinzione e tanti per costrizione. La bufera e altro (1956): Il titolo fa riferimento alla seconda guerra mondiale, un qualcosa che ha sconvolto i rapporti tra i popoli e la vita delle singole famiglie. Altro fa invece riferimento al secondo dopoguerra. È la fase più infame della guerra, la fase delle rappresaglie, e tutto ciò avviene grazie alla collaborazione dei fascisti con i nazisti, i tedeschi riescono in certe imprese proprio perché ci sono gli informatori. Ecco perché Montale chiama la guerra la bufera. Nonostante gli orrori riaffiora la speranza di costruire un paese democratico e repubblicano, una fase di grande spinta ideale. La democrazia è fatta di compromessi e le forze che avevano abbattuto il fascismo erano di estrazione politica diversa, perciò c'è una gamma politica ampia che si batte contro il fascismo, e pur nelle diverse ideologie aveva avuto come collante l'antifascismo, e nasce cosi una repubblica dove i valori delle varie opposizioni politiche si uniscono. Ciò porta al 25 aprile 1945 in cui si ricorda quello che è il punto di partenza per la nascita e lo sviluppo della libertà e democrazia in Italia. Questi testi sono stati scritti dal 40 al 54, la focalizzazione è su una nuova donna, Maria Luisa Spaziali, cantata con il nome di volpe. Volpe rappresenta un amore sensuale, una dimensione con minore spinta ideale, rappresenta un po' la delusione di Montale rispetto al secondo dopoguerra, ma nonostante il fallimento delle idealità si può ripartire anche dall'istinto, elementi basilari, come l'istinto sessuale, un nuovo punto di partenza. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 26 Ermetismo Nel 1931 viene scritta l'Allegria (Ungaretti), anticipatore dell'ermetismo, poi ci sono altre pubblicazioni di poeti differenti che, come Quasimodo, si confrontano a Firenze, alle giubbe rosse Il movimento dell'ermetismo è un fenomeno che si sviluppa negli anni 30 del 900 e il termine viene coniato dal critico Francesco Flora nel 1936. Esso vuole indicare un atteggiamento criptico, chiuso degli intellettuali di questa fase che comunicano attraverso un linguaggio difficile e questo si può capire perché eravamo sotto una dittatura; non era neanche immediato indirizzare un messaggio di antifascismo ad una grande nazione. Sono pochi gli intellettuali che firmano il manifesto di Benedetto Croce, il manifesto degli intellettuali antifascisti. La poesia è difficile, è il punto d'arrivo di tutta la poesia analogica, cioè non c'è più un discorso continuo di riferimento aperto, si parla per simboli e difficile è dare significativi equivoci. Questa sarà una delle critiche alle poetiche degli anni 30, cioè quello di essersi chiusi in una turris eburnea, una torre d'Avorio, una sorta di difesa lontano da una vera e propria presa di posizione. Perché ermetismo? Perché si fa riferimento alla figura leggendaria e mistica di Ermete Trismegisto, personaggio del periodo ellenistico che era iniziatore di culti misterici a cui potevano aderire solamente seguaci selezionati che seguivano il percorso di adesione. Questo vuole dare l'idea di una letteratura dal linguaggio difficile e oscuro che sottolinea l'incomunicabilità Salvatore Quasimodo (1901 - 1968) Poeta siciliano, la sua poesia è molto analogica e quindi piuttosto difficile. Tra i temi ricorrenti ci sono quelli legati alla dimensione ontologica, del significato nel senso dell'esistenza, ma un tema ricorrente è anche quello della nostalgia per la Sicilia, per la terra natia che nel ricordo diventa la terra mitica, la terra a cui si ambisce molto. Quasimodo trascorre gran parte della vita a Milano che è una città per certi aspetti agli antipodi rispetto alla Sicilia, sia per il modo di vivere sia per la monotonia del paesaggio. La Sicilia è la terra del classicismo, di una cultura vissuta con pienezza anche dalle persone semplici. Quindi la sua parola assume un valore provocativo. Mario Luzi (1914 - 2005) Frequentatore delle Giubbe Rosse, ha una luce di speranza diversa dagli altri, simile a quello di Manzoni, ha l'idea di una dimensione provvidenzialistica nonostante l'atrocità della storia Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 27 Umberto Saba (1883 - 1957) Poeta triestino ma nel momento in cui era ancora austriaca. La vita è simile a quella di Svevo: • Per la triestinità, che può essere considerata una prerogativa degli intellettuali di questa zona -> Perché non solo prima era austriaca, e poi diventa italiana, ma essendo una città di confine fra popoli diversi, è una città in cui ci sarà il confronto con molte culture • La scelta dello pseudonimo: Il padre si chiamava Poli, che abbandona la madre prima che Saba nascesse, quindi viene rappresentato dalla madre negativamente e questo rappresenta già una mancanza che poi vivrà una condizione di incertezza, insicurezza e di nevrosi che fare curare. -> Mentre per Svevo lo pseudonimo veniva dal desiderio di combinare due culture, per Saba deriva dal nome della balia. La madre che è stata abbandonata e vive una forte depressione, lo affida a questa balia che diviene agli occhi del bambino la vera madre, sente l'affetto come sincero e profondo, mentre quello della madre come assente e gelosa del rapporto con la balia. Il momento dell'allontanamento dalla balia sarà l'origine della sua nevrosi e da adulto si sottopone alle sedute psicanalitiche dal d. Weiss, allievo di Freud. Dalle cure emergeranno questi traumi infantili e sarà lo stesso Saba a parlarne in una sezione del canzoniere "Il piccolo Berto". Dai ricordi che emergono dalle sedute Saba racconta la sua situazione nella prima infanzia -> Dietro l'apparente semplicità dei testi, c'è una complessità dovuta alla malinconia che caratterizza la sua vita. Crea una famiglia tradizionale: Sposa Carolina, cantata come Lina e altra figura femminile protagonista è la figlia, Linuccia, a cui dedica tante poesie. Apre una libreria antiquaria a Trieste. Nel 1921 esce la prima edizione del Canzoniere: rimando a Petrarca, alla scelta linguistica accurata, alla levigatezza del testo, scelta apparentemente semplice delle parole, parla di onestà della parola. Nel 1938 con le leggi razziali, lascia l'Italia e va a Parigi, poi rientra a Roma dove vive nascosto da Ungaretti e poi a Firenze da Montale. Nel 1948 pubblica un saggio "Storia e Cronistoria del Canzoniere" con cui offre e ai lettori la chiave interpretativa delle sue stesse poesie La Poetica La produzione poetica si pone su una linea anti-novecentista Saba risente poco delle avanguardie che in Europa si erano già affermate nel primo 900 Nonostante pubblichi negli anni 30, quando si afferma la corrente dell'ermetismo, rimane estraneo a questo fenomeno. Il suo modo di scrive è piano, semplice, almeno apparentemente, poi in realtà la complessità deriverà da altro, non certo dalla parola che, come egli afferma, vorrà ritrovare la sua onestà, a confronto di quelle vuote di significato utilizzate in quegli anni -> Con Saba la poesia torna ad una semplicità che si inserisce nella tradizione italiana . ● Canzoniere Il Canzoniere è una sorta di diario della sua vita, ripercorre varie tappe della sua esistenza e in genere gli argomenti sono legati agli affetti, alla famiglia, alla città di Trieste, ma tutto ciò è esemplificativo della vita dell'uomo del 900, si va oltre la dimensione autobiografia Dice che nella poesia "tutto si tiene" ->i testi non sono slegati, c'è un filo rosso che attraversa la raccolta ed è l'esperienza autobiografica. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 28 Esistenzialismo Movimento legato al significato della cultura, alla riflessione che viene esplicitata a partire dal secondo conflitto mondiale e che avrà uno sviluppo nel secondo dopoguerra. Si sviluppa in Francia con Sartre (filosofo), che scrive un testo "L'esistenzialismo è un umanesimo" con cui si apre un dibattito a livello internazionale e in Italia con Elio Vittorini. E una riflessione sul senso dell'esistenza umana e sulla funzione che svolge la cultura fino a quel momento. La domanda sorge dal fatto che l'umanità si è ritrovata di fronte a orrori scatenati dalla guerra, scatenati da regimi dittatoriali. La domanda che molti intellettuali si pongono è: "come è stato possibile che nell'Europa civilizzata, si sono affermate delle dittature terribili?" In cosa l'umanità aveva sbagliato se era stato possibile che intere popolazioni fossero asservite a dittature potenti? Una delle risposte che viene data è legata al concetto di cultura e all'importanza della responsabilità: gli uomini sono responsabili di quello che fanno, non possono così facilmente scaricare sugli altri le proprie responsabilità e anche il qualunquismo, il non prendere posizione o dare semplici soluzioni a problemi complessi, ricade nell'ambito della responsabilità. In quel periodo non era facile immaginare un'Europa unita e una società democratica che ponesse le basi per un periodo di pace, periodo in cui la Germania stava portando avanti una guerra terribile, una propaganda che era la negazione di qualsiasi diritto personale o civile. Non a caso anche la costituzione nasce dalle ceneri del fascismo, e soprattutto dal ribadire e dal garantire quei diritti che erano stati negati dal fascismo. I primi dodici articoli, al di là di tutto l'ordinamento repubblicano, sono basati sulla garanzia dei diritti civili. Elio Vittorini (1908 - 1966) Uno degli intellettuali che maggiormente contribuisce alla riflessione data dall'esistenzialismo E il fondatore de "Il Politecnico", un settimanale di cultura contemporanea che vuole unire gli intellettuali italiani al di là delle loro ideologie, individuando un obiettivo comune: la creazione di una nuova cultura che aiuti a eliminare lo sfruttamento e la schiavitù Fallimentare è stata la responsabilità e la cultura, che ha avuto un carattere consolatorio, legato a classi sociali alte: pochi si potevano permettere gli studi e anche gli studi erano spesso fini a se stessi non finalizzati alla formazione di una società nuova. 2 obiettivi fondamentali: • Unione dei paesi europei: L'obiettivo era quello di superare la guerra L'importanza dell'istruzione: Per tutti, non solo per le classi elevate Lo scontro non è di forze belliche ma di idee e di visione della società che si ha. ● Articolo di apertura del politecnico del '45 La cultura non deve essere consolatrice, non deve consolare su qualcosa che è già successo deve dare la consapevolezza per prevenire Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 29 Neorealismo Neorealismo: rappresentazione della realtà basata su criteri rinnovati. Nell'immediato secondo dopoguerra c'è questo fenomeno che Calvino definisce "spontaneo", non un movimento organizzato. Finita la guerra tutti avevano delle storie da raccontare, gli effetti dell'esperienza vissuta potevano essere di due tipi: • Rimozione, per cui non si voleva più volgere lo sguardo indietro e si voleva andare avanti senza curarsi troppo di quell'incubo che tutti avevano vissuto Bisogno catartico di raccontare, di esprimere le vicende vissute e di parlarne Prefazione al sentiero dei nidi di ragno Calvino ci parla di questo fenomeno spontaneo. Questo testo è un testo programmatico perché è considerato il manifesto del neorealismo. ● Calvino dice che questo movimento di rappresentazione della realtà non è un movimento intellettuale, ma fu un fenomeno popolare, tutti desideravano raccontare. Solo a posteriori il movimento, legato agli intellettuali, prenderà il nome di neorealismo in base alla definizione che Calvino da nella prefazione del romanzo il sentiero dei nidi di ragno. In realtà questo desiderio di rappresentazione fu cinematografico, prima che letterario: il cinema italiano nell'immediato secondo dopoguerra ebbe uno sviluppo incredibile, divenne una nuova forma artistica che assunse una dignità artistica tramite il cinema. Il cinema neorealista italiano contribuirà moltissimo alla diffusione della cultura italiana nel mondo negli anni 40, 50. Poi al cinema si abbineranno altri fenomeni che caratterizzeranno la ripresa italiana. L'Italia risorgerà dalle sue stesse ceneri, da una situazione sociale ed economica assolutamente disastrosa La ricostruzione in Italia permetterà a quello che era stato il carattere italiano di esprimere quella genialità e quello spirito artistico che ha sempre caratterizzato questo paese. Negli anni 60, anni del boom economico, il nome dell'Italia era ovunque perché era il paese del buon gusto, della moda, si diffondono prodotti di qualità e gusto che da altre parti non esistevano (made in Italy) In realtà la seconda metà del 900 è molto ricca di letteratura. Ci sono moltissimi autori che scrivono romanzi per quello che riguarda la fase della resistenza, della distruzione, dell'immediato dopoguerra, poi sul boom economico... fino ad arrivare a noi. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 30 Pratolini: fiorentino che scrive romanzi in cui si rappresenta la vita a firenze sotto i fascisti, con orizzonti limitati. il quartiere, fa riferimento a santacroce di cui vengono narrate le vicende del popolo metello: protagonista è operaio, eroe positivo che si da da fare per gli ideali legati al comunismo e all'opposizione della borghesia e ascismo Carlo levi: cristo si è fermato a eboli, si narrano le vicende di carlo che era un piemontese, scrittore, pittore e fondatore di giustizia e libertà, antifascista che venne mandato in lucania, sud molto arretrato. zona più incontaminata, quando fu mandato al confine nella zona barbarica rimane sconvolto nel vedere una realtà inimmaginabile, vuole sottolineare come zone fossero dimenticate pure da dio, non si sa cosa ci sia al di la di quel limite, mondo arcaico, legato ai ritmi della campagna e alla superstizione, la denuncia di un meridione abbandonato Primo levi: se questo è un uomo, esce nel 47, nell'immediato dopoguerra. libro legato all'esperienza del lager, del campo di concentramento, desiderio di testimoniare, una voce nel deserto, isolata che ebbe un eco che fatico ad infirmare, molti non volevano più sentire della guerra, erano proiettati verso un futuro, aspetto doloroso nel libro, dolore del negazionismo ma anche all'indifferenza che aveva postato alla deportazione e al fascismo, indifferenza al desiderio di andare oltre. prima dell'abbandono dei campi, i nazisti, fanno incendi dove distruggono gli archivi e cercano di distruggere le camere, i campi. testimonianza che ha fatto il giro del ondo subito, ma voce isolata per ragioni politiche. testimonianze si diffondono negli anni 80-90 la tregua Anni 30-60 Anni 30: ermetismo, antifascisti che non possono essere espliciti per via della censura, e linea antinovecentista (saba) produzione poetica molto tradizionalista, semplice ed immediato apparentemente, in realtà solo legati alla cultura psicanalitica scrittori del nuovo realismo, negli anni 30 e c'è il desidero di rappresentare la realtà del sud, meridionale che è di forte arretratezza economica, culturale, il sud si scopre trascurato dalla politica e dalla cultura, autori che vogliono accendere la luce su sud (verga). corrado alvaro, calabrese che scrive racconti del 1930 con cui rappresenta l'arretratezza della calabria e delle montagne calabresi, abbiamo ideologie che ricordano le tipologie dei personaggi del verismo, dei barbari arretrati. Ignazio silone, abruzzese che scrive romanzi immediati in cui c'è òa focalizzazione sull'impegno politico e sociale, romanzo il fontamara del 33 in cui si sottolinea l'arroganza dei signorotti del sud, dei capitalisti, dei latifondisti che spalleggiati dai fascisti agiscono indisturbati nella campagna per lo sfruttamento delle risorse, sulle sorgenti necessarie per l'irrigazione ma che vengono sottratte per l'uso unico dei padroni, una sorta di rivolta popolare che è padronale e fascista contro cui i cafoni hanno poca possibilità di vincita. non viene messo in evidenza un protagonista, ma la rappresentazione di un intero popolo di quei territori Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 31 vittorini e pavese: domandano lo scenario intellettuale. il loro realismo si allontana da quello degli altri, è sperimentale, vuole una matrice lirico simbolica, rappresentazione surrealistica dei paesaggi e dei personaggi, soprattutto vittorini, più legata al mondo decadente in pavese. mito dell'America vittorini: siciliano che ha fatto parte di un movimento che ruotava intorno alla rivista solari, fascismo di sisnitra, fascismo che nella prima fase aveva avuto un carattere apparentemente rivoluzionario che voleva abbatter il sistema borghese che era piaciuto agli ambienti di sinistra, mussolini veniva dagli ambienti del socialismo. poi nel momento in cui diventa una dittatura, che si appoggia alla borghesia, al clero, gli intellettuali rifiutano il movimento. Conversazioni in sicilia, romanzo, garofano rosso, romanzi legati ad ambienti rivoluzionari, anche uomini e no, legato alla letteratura della resistenza, fare scelte scomode, o chi si gira dall'altra parte Pavese: piemontese in cui rinoviamo il vagheggiamento della campagna, del luogo mitico lontano dalla città e dalla dittatura che è più forte nei centri e annconto ritroviamo il vagheggiamento del mito dell'America, del luogo della democrazia, dove si può affermare la propria personalità, diverso da come era in Europa ricordiamo la casa in collina, c'è l'autoanalisi, delineata la figura dell'intellettuale posto di fronte alla guerra ma è quello che mostra le ambiguità, da una parte l'immobilismo dell'intellettuale, favorevole al contributo per la caduta del fascismo ma alla fine non agisce e quelle più immediate pronte all'azione. la luna e i falò, forte autoanalisi, regressione per individuare la propria personalità Document shared on www.docsity.com Downloaded by: alessandra-biasini-1 ([email protected]) 32