L'Illuminismo rappresenta uno dei movimenti culturali più significativi della storia europea, caratterizzato dalla fiducia nella ragione e nel progresso.
L'Illuminismo nasce in Francia nel XVIII secolo, precisamente nel periodo compreso tra il 1715 e il 1789. Questo movimento culturale si sviluppa inizialmente a Parigi, per poi diffondersi in tutta Europa. Gli illuministi credevano fermamente nei tre principi dell'illuminismo: ragione, natura e felicità. La ragione viene considerata come strumento principale per comprendere la realtà e liberarsi da pregiudizi e superstizioni. Il ritorno alla natura rappresenta il desiderio di riscoprire le leggi naturali come fonte di verità, mentre la ricerca della felicità viene vista come diritto fondamentale dell'uomo.
L'Illuminismo in Italia si sviluppa principalmente a Milano, dove emerge un gruppo di intellettuali tra cui Cesare Beccaria e Pietro Verri. Gli scrittori illuministi italiani si concentrano su temi come la riforma del diritto penale, l'economia e l'educazione. Il movimento illuminista si distingue dal Romanticismo per diversi aspetti: mentre l'Illuminismo esalta la ragione e il progresso, il Romanticismo privilegia il sentimento e l'immaginazione. Tuttavia, esistono anche delle analogie tra Illuminismo e Romanticismo, come la critica alla tradizione e il desiderio di rinnovamento sociale. Nel contesto della letteratura italiana, l'Illuminismo si caratterizza per uno stile chiaro e razionale, orientato alla divulgazione del sapere e alla critica sociale. Il periodo storico dell'Illuminismo coincide con importanti trasformazioni politiche e sociali, culminate nella Rivoluzione Francese, che ne rappresenta la massima espressione politica.