Il decadentismo italiano rappresenta un momento cruciale nella storia della letteratura, caratterizzato da una profonda trasformazione culturale e artistica.
La visione del mondo decadente nella letteratura si manifesta attraverso il rifiuto dei valori tradizionali e della razionalità positivista, abbracciando invece l'irrazionale, il mistero e le profondità dell'animo umano. Questa nuova sensibilità trova la sua massima espressione nella poetica del decadentismo italiano baudelaire, che introduce temi come lo spleen, la corrispondenza tra realtà materiale e spirituale, e l'idea del poeta veggente. Gli artisti decadenti cercano di esplorare le zone più oscure della psiche umana, utilizzando un linguaggio ricco di simboli e suggestioni.
Il romanzo psicologico italiani d'annunzio svevo pirandello rappresenta l'evoluzione narrativa di questa corrente culturale. Gabriele D'Annunzio sviluppa il concetto dell'esteta superuomo, mentre Italo Svevo esplora la figura dell'inetto attraverso l'analisi psicologica dei suoi personaggi. Luigi Pirandello porta questa ricerca interiore alle estreme conseguenze, frammentando l'identità dei suoi protagonisti e mettendo in discussione il concetto stesso di realtà. Questi autori hanno rivoluzionato la narrativa italiana, introducendo tecniche innovative come il monologo interiore e l'analisi della coscienza, influenzando profondamente la letteratura del XX secolo. La loro opera rappresenta un momento di svolta fondamentale, in cui l'attenzione si sposta dalla rappresentazione oggettiva della realtà all'esplorazione del mondo interiore dei personaggi, delle loro contraddizioni e dei loro conflitti psicologici.