La Poetica di Arthur Rimbaud e l'Evoluzione del Simbolismo
Il contributo di Rimbaud alla poetica del decadentismo italiano baudelaire rappresenta una svolta radicale nella concezione della poesia. Seguendo le orme di Baudelaire, Rimbaud sviluppa l'idea del poeta come "veggente", una figura che si immerge nell'ignoto e nell'irrazionale, rifiutando deliberatamente gli schemi mentali tradizionali.
Definizione: Il fonosimbolismo di Rimbaud consiste nell'attribuire ai suoni delle parole significati e sensazioni specifiche, creando così una poesia che va oltre il significato letterale.
La sua poetica si distingue per il carattere visionario che presenta immagini puramente fantastiche, libere da ogni vincolo di verosimiglianza con la realtà. Rimbaud porta alle estreme conseguenze le analogie simboliche baudelairiane, sviluppando il concetto di fonosimbolismo nelle parole.
La poesia assume una nuova dimensione, trasformandosi in quella che Rimbaud definisce "stregoneria evocativa". Non si tratta più di rappresentare realtà definite, ma di evocare, attraverso parole e suoni, immagini sfumate e mutevoli. Questa concezione si manifesta perfettamente nel celebre sonetto "Vocali", dove persino le vocali vengono associate a colori specifici, creando un intreccio di sensazioni e significati.
Esempio: Nel sonetto "Vocali", Rimbaud associa:
- A = nero
- E = bianco
- I = rosso
- U = verde
- O = blu