Il Lampo
"Il Lampo" è una breve ma intensa poesia che descrive gli effetti di un fulmine durante un temporale.
Il componimento si apre con l'immagine del cielo e della terra che appaiono feriti e sofferenti dopo il bagliore del lampo.
Analisi: Pascoli personifica gli elementi naturali, descrivendo la terra come "ansimante" e "in sussulto".
La poesia si conclude con una potente similitudine:
Quote: "come un occhio, che, sbarrato, non crede a ciò che vede"
Questa immagine potrebbe alludere alla morte, forse riferendosi all'assassinio del padre di Pascoli.
Highlight: L'uso dei verbi al singolare suggerisce una fusione tra cielo e terra, come se fossero un unico essere vivente che prova dolore.
Il Tuono
"Il Tuono" completa la trilogia meteorologica di Myricae insieme a "Il Lampo" e "Temporale".
La poesia descrive lo scoppio improvviso di un tuono durante la notte, paragonandolo al rumore di una frana che cade dalla montagna.
Analisi: Pascoli utilizza una serie di verbi onomatopeici per ricreare il suono del tuono: "rimbomba", "rimbalza", "rotola".
Il componimento si conclude con un'immagine di contrasto: dopo il fragore del tuono, si sente il canto soave di una madre che culla il suo bambino.
Highlight: Questa conclusione potrebbe simboleggiare il ritorno alla calma e alla normalità dopo la tempesta, sia meteorologica che emotiva.