Giuseppe Parini rappresenta una delle figure più significative dell'Illuminismo italiano del Settecento.
La vita e l'opera di Giuseppe Parini si intrecciano profondamente con il contesto storico-culturale del suo tempo. Nato nel 1729 a Bosisio, in Brianza, da una famiglia modesta, Parini si trasferì a Milano dove, grazie al suo talento letterario, riuscì a inserirsi negli ambienti culturali più prestigiosi. La sua opera principale, "Il Giorno", è un poema satirico diviso in quattro parti (Il Mattino, Il Mezzogiorno, Il Vespro e La Notte) che critica con raffinata ironia la vita oziosa e superficiale della nobiltà milanese del XVIII secolo. Attraverso la figura del "giovin signore", Parini costruisce un ritratto impietoso ma elegante dell'aristocrazia, utilizzando uno stile elevato che contrasta volutamente con la futilità delle azioni descritte.
Il pensiero di Parini si caratterizza per una forte componente illuminista, temperata però da un profondo senso morale e da una visione della società che non rinnega completamente i valori tradizionali. Nelle sue opere principali, tra cui spiccano anche le "Odi" civili, Parini affronta temi come l'educazione, la giustizia sociale e il ruolo dell'intellettuale nella società. La sua critica alla nobiltà non è mai fine a se stessa, ma si inserisce in un più ampio progetto di riforma morale e sociale. Il suo stile poetico, caratterizzato da un'eleganza formale e da un uso sapiente dell'ironia, ha influenzato profondamente la letteratura italiana successiva. L'analisi del testo delle sue opere rivela una straordinaria capacità di fondere elementi classici con istanze moderne, creando un linguaggio poetico originale e raffinato che ancora oggi costituisce un modello di perfezione formale e profondità di contenuti.