Le maschere di Pirandello: una metafora dell'identità moderna
Luigi Pirandello, celebre drammaturgo e scrittore italiano, ha sviluppato una profonda riflessione sul concetto di maschere come rappresentazione della complessità dell'identità umana. Secondo Pirandello, ogni individuo indossa una maschera che nasconde la sua vera personalità, adattandosi alle diverse situazioni sociali.
Definizione: Le maschere di Pirandello sono una metafora dell'uomo che assume comportamenti diversi a seconda delle circostanze, rappresentando la frantumazione dell'io in identità molteplici.
Pirandello fa una distinzione fondamentale tra l'essere e l'apparire di ciascun uomo. Questa dicotomia si manifesta in quella che l'autore chiama la "recita del mondo", dove l'umanità vive su un perenne palcoscenico, costretta a comportarsi in modi prestabiliti.
Highlight: La visione pirandelliana evidenzia una schizofrenia tra l'essere autentico e l'apparire imposto dalla società.
La maschera, secondo Pirandello, è lo strumento che permette di nascondere la vera personalità di una persona per far emergere un'identità diversa, separata e inventata. Questo concetto va oltre il semplice oggetto teatrale, diventando una metafora dell'identità che ogni individuo sceglie di interpretare all'interno della società.
Esempio: Nel teatro, la maschera è un oggetto di scena, ma nella concezione pirandelliana diventa l'identità stessa che l'individuo assume per interpretare il suo ruolo sociale.