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Luigi Pirandello

8/1/2023

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Luigi Pirandello
LA VITA-Luigi Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento, da una famiglia borghese, proprietari di una miniera
di zolfo. Dopo g

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Luigi Pirandello LA VITA-Luigi Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento, da una famiglia borghese, proprietari di una miniera di zolfo. Dopo gli Studi liceali si trasferisce a Roma per gli studi universitari, ed entra in contatto con l'ambiente letterario romano; qui pubblica le prime opere. si trasferisce per un periodo a Bonne, in Germania, e tornando a Roma pubblica il suo primo romanzo, "Pesclusa". Nel periodo in cui vive a Roma si sposa e inizia la sua carriera da docente. La sua famiglia di origine ha un crollo finanziario dovuto a dei problemi con la miniera, e la moglie nello stesso periodo si ammala mentalmente. All'inizio del 1900, precisamente nel 1904, inizia a scrivere il "Pu Mattia Pascal". Nel 1908 elabora la sua teoria dell'umorismo, esposta nel saggio con lo stesso nome. comincia a lavorare per il teatro e scrive alcune opere dialettali. Dal punto di vista letterario continua a muoversi nel verismo. Tra il 1916 e il 1918 mette in scena 3 opere del cosiddetto teatro del grottesco incentrato su meccanismi psicologici; le opere sono: "Cosi è se vi pare", "il piacere dell'onestà" e "il giuoco delle parti". La rivoluzione teatrale pero avviene nel 1921 quando mette in scena "6 personaggi in cerca d'autore", un'opera metateatrale, che ha successo e viene rappresentata anche in...

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Susanna, utente iOS

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Didascalia alternativa:

altre città italiane ed estere. L'anno successivo, nel 1922, decide di raccogliere le sue novelle, in "novelle per un anno", che doveva essere composta da 365 novelle, ma si ferma a 225 per la morte dell'autore. Tra il 1925 e il 1926 pubblica a puntate l'ultimo romanzo, "uno, nessuno e centomila", e negli stessi anni termina di pubblicare la trilogia metateatrale iniziata con 6 personaggi in cerca di autore; pubblica cosi a termine dalla trilogia, "ciascuno a suo lo" e "questa sera si recita a soggetto". Il pieno riconoscimento internazionale arriva nel 1934 con l'assegnazione del premio nobel per la letteratura. Avvia poi una trasposizione cinematografica del Fu "Mattia Pascal", ma durante le riprese si ammala e muore nel 1936 a Roma IL PENSIERO →> vive in un epoca in cui puomo sembra annullarsi e sembra sentirsi un tutt'uno con la massa. Pirandello avverte più che mai il disagio sociale e la crisi dell'individualità. -secondo lui l'uomo ha la necessità di pensarsi come un individuo unico; ma quest'idea di pensarsi come unico ha una costruzione artificiale perché in realtà, secondo Pirandello, ognuno di noi è costituito da tante personalità definite maschere: ogni maschera è data da un ruolo diverso che occupiamo nella società, ad esempio un uomo può essere un buon padre, e quindi la maschera del buon padre, un buon marito, un onesto lavoratore.. dunque la personalità è data da un insieme di maschere. LA POETICA La poetica di Pirandello è esposta nel saggio "Pumorismo" nel 1908, come pascoli nel "Panciullino”. -l'autore sostiene, che l'arte moderna consiste nell'analisi delle contraddizioni dell'esistenza, perché l'artista deve farsi interprete del disagio che si crea tra l'apparenza e la realtà, l'artista quindi deve assumere il punto di vista di un personaggio come se agisse in scena, e giungere così all'umorismo, che è diverso dalla comicità: • La comicità si ferma alle apparenze; • L'umorismo nasce dal ragionamento partecipato, non indifferente a ciò che accade. Al centro delle opere di Pirandello vi sono personaggi incapaci di agire, tormentati da dubbi e incertezze e da un continuo ragionare su se stessi e sulla loro vita senza giungere mai ad un risultato. -il contrasto tra apparenza e realtà è ancora più evidente nelle opere teatrali. La consapevolezza della falsità nei rapporti tra gli individui, e la visione della vita come una finzione, fanno si che per Pirandello, il teatro sia il luogo privilegiato in cui svelare le contraddizioni e la falsità delle convenzioni sociali; allo stesso tempo, per lui, il teatro non può mettere in scena le contraddizioni della vita, se non con delle opere meta teatrali -> il teatro che parla di se stesso, il teatro che ha come oggetto il teatro stesso "6 personaggi in cerca di autore" é l'opera che più rappresenta il metateatro. In quest'opera gli attori e il regista portano sulla scena una vuota finzione. -I ROMANZI SICILIANI- L'ESCLUSA Inizia a scrivere questo romanzo incoraggiato da capuana dopo un soggiorno in sicilia. Il titolo originale era “Marta Ajala”, e uscì a puntate sulla rivista «<la tribuna>>. -l'ambientazione è siciliana e risente del modello verista. • La protagonista, Marta Ayala, viene esclusa dal marito, dalla famiglia e dal paesino, perchè accusata di tradimento, che non ha mai commesso. Dopo un periodo di esclusione dalla vita sociale, e dopo aver ripreso gli studi, riesce ad avere un posto come maestra; a quel punto il marito si convince dell'innocenza della moglie. Ma a questo punto Marta ha davvero intrecciato una relazione con un altro uomo. Nonostante la confessione del tradimento l'uomo sembra determinato a tornare a tutti i costi con la moglie. I VECCHI E I GIOVANI Si tratta di un romanzo storico ambientato nella sicilia post-unitaria, nel biennio 1893-1894. • Il romanzo porta in primo piano la delusione di 2 generazioni: i vecchi che avevano creduto nell'unificazione e ora sono delusi dalla corruzione della politica; i giovani che sono confusi tra gli ideali e la delusione del momento storico in cui vivono, e si sentono sopraffatti dall'impossibilità di poter cambiare le cose. -i modelli sono quello manzoniano, e il vice Re di Federico de Roberto. In questo romanzo è già presente l'umorismo dissacrante di Pirandello. -I ROMANZI UMORISTICI- IL FU MATTIA PASCAL Questo romanzo è stato scritto mentre vegliava sulla moglie malata, e tra le pressioni editoriali per la pubblicazione a puntate. -Si tratta di un romanzo dello sdoppiamento dell'Io che risente del romanzo tedesco "elisir del diavolo" di Hoffmann, che racconta la storia di un monaco e del suo doppio. • Il fu Mattia Pascal si apre con una premessa, che sembra impossibile: le parole del protagonista che si dichiara morto, e dice di aver avuto come unica certezza nella vita il suo nome. si apre nella polverosa biblioteca in cui lavora Mattia. Partito per un viaggio gioca il suo denaro al casinò. Appreso poi dal giornale che nel paese è stato ritrovato un cadavere, e che si sospetta possa essere quello di Mattia Pascal, decide di approfittarne, si trasferisce a Roma, dove si crea una nuova vita, un nuovo nome, ha un nuovo lavoro, si innamora. Ma ad un certo punto capisce che quella libertà di cui pensa di poter godere è fittizia, e nessuno se ne rende conto, soprattutto in 2 occasioni: 1. viene derubato del portafogli e non puo denunciare l'accaduto perchè non è nessuno, non ha identità; 2. La seconda occasione, che è quella che lo ferisce di più, è quando si rende conto che non può sposare la donna che ama perchè occorrono i documenti che non ha. -decide a questo punto di suicidare Adriano Meis (la sua nuova identità), e di ritornare al paese. Al suo ritorno si rende conto che non ha più un lavoro, e la moglie, rimasta vedova, si è risposata, capisce di non poter dare una definizione a ciò che lui è, ma solo a colui che fu. UND, NESSUNO E CENTOMILA È il romanzo più caro a Pirandello. • si apre con una riflessione del protagonista, Vitangelo Moscarda, sulle moltiplicazioni infinite delle maschere con cui ognuno di noi è visto dalla società. Questa riflessione prende avvio da una banale osservazione fatta dalla moglie del protagonista sulla conformazione del naso del marito. Vitangelo entra talmente in crisi che cerca di distruggere l'immagine di sè percepita da chi lo circonda, cancellando il suo passato, la sua memoria, le sue ricchezze e relazioni. Alla fine del romanzo il protagonista definisce se stesso con l'identificazione di tutto ciò che esiste al di fuori di sè. Mattia Pascal riesce a definire ciò che lui non è, Vitangelo ciò che lui è. I QUADERNI di serapino Gubbio operatore Si tratta di un romanzo diario scritto in prima persona dal protagonista, in 7 quaderni, mentre girava un film; serafino è un operatore cinematografico. LE NOVELLE La pubblicazione di novelle abbraccia l'intera vita di Pirandello, dalla prima novella "la capannetta", del 1884 pubblicata a 17 anni, fino a "effetti di un sogno interrotto" del 1936. La decisione di raccogliere le novelle in un unico corpus risale al 1922. - il titolo che sceglie è "novelle per un anno”. Lo stesso Pirandello nell'avvertenza che apre il primo libro della raccolta spiega e avverte i critici a non cercare un ordine cronologico, ma che l'intento è leggere una novella al giorno per un anno. come per i romanzi, anche le novelle che precedono il 1908, anno della formulazione della teoria dell'umorismo, presentano già un distacco dal verismo pur mantenendo l'ambientazione siciliana. Anche nelle novelle prevale una rottura all'interno dei protagonisti, tra ciò che sono e ciò che appare agli altri. • Nelle novelle all'improvviso una situazione normale precipita in seguito ad un evento tortuoso, e da questo momento il protagonista apre gli occhi sulla propria condizione e acquista consapevolezza della propria Vita. Accade a volte che il protagonista per fuggire dalla propria vita scelga la morte. IL TEATRO le 4 pasi 1. Fase giovanile o siciliana -> Pirandello si dedica in maniera più assidua al teatro a partire dal 1915. -la scelta del teatro è dovuta al fatto che il teatro, più di ogni altro mezzo, può rappresentare il paradosso, la contraddizione della società umana. • Nella prima fase riadatta materiale novellistico, che risente del verismo, e mette in scena 2 atti unici scritti in dialetto Siciliano: "la morsa" e "lumie di Sicilia"; e due commedie: "li O là" e "pensaci Giacomino!". 2. Fase della ricerca -> l'ambientazione è borghese e vi è un distacco dal verismo. • La svolta nella seconda fase avviene con "cosi è se vi pare”, un testo teatrale nato da una novella, seguito poi da "il giuoco delle parti", nato anch'esso da una novella. -in queste opere prevale il concetto di ricerca e indagine, velato dalla molteplicità dei punti di vista. I personaggi sembrano interrogarsi sulla natura delle apparenze e delle contraddizioni. 3. Fase del meta teatro -> inventa un tipo di teatro che rimane nella storia, il teatro nel teatro. • Nasce cosi "6 personaggi in cerca di autore", testo nel quale, più di ogni altro, Si fonda la realtà con la finzione. Fa parte della trilogia del meta teatro insieme a "ciascuno a suo modo" e "questa sera si recita a soggetto". -sono dei testi in cui prevale la riflessione umoristica, fino ad arrivare alla svolta con "l'Enrico IV", in cui il rapporto tra realtà è teatro è invertito: non è piu la realtà nel teatro, ma una finzione teatrale nella realtà. 4. Fase dei miti -> fa parte di questa fase la trilogia dei miti, tra cui: "la nuova colonia", "Lazzaro" e "i giganti della montagna". - il tema centrale è l'utopia: l'utopia sociale ne "la nuova colonia", l'utopia della fede in "Lazzaro" e l'utopia dell'arte ne "i giganti della montagna”.