I Quaderni di Serafino Gubbio Operatore: La Critica alla Modernità
Nelle opere di Pirandello più importanti troviamo "I Quaderni di Serafino Gubbio operatore", inizialmente pubblicato come "Si gira" nel 1915. Questo romanzo rappresenta un'evoluzione significativa nella narrativa pirandelliana, tornando alla narrazione in prima persona attraverso la forma diaristica.
Evidenziazione: La figura di Serafino Gubbio incarna la critica pirandelliana alla modernità e alla meccanizzazione della vita umana, temi centrali del Pirandello pensiero.
Il protagonista, operatore cinematografico, diventa metafora vivente del distacco contemplativo dalla realtà, osservando con occhio critico l'affannarsi degli uomini dietro illusioni che scambiano per realtà. Pirandello spiegato in modo semplice emerge nella sua critica alla società industriale, vista come forza che meccanizza e mercifica l'esistenza umana.
La posizione di Pirandello si distingue nettamente da quella di altri intellettuali dell'epoca: mentre i futuristi celebravano la macchina e D'Annunzio ne diventava cantore, l'autore agrigentino mantiene un atteggiamento critico e diffidente, vedendo nella modernità industriale una minaccia alla spontaneità e all'autenticità dell'esistenza umana.