Luigi Pirandello è uno dei più importanti drammaturghi e scrittori italiani del XX secolo, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
La vita di Luigi Pirandello inizia nel 1867 a Girgenti (oggi Agrigento) in Sicilia. La sua formazione culturale si sviluppa tra Palermo, Roma e Bonn, dove studia filologia. Nel 1894 sposa Maria Antonietta Portulano, ma il matrimonio è segnato dalla malattia mentale della moglie che influenzerà profondamente la sua produzione letteraria. Le opere di Pirandello più importanti includono romanzi come "Il fu Mattia Pascal" (1904) e "Uno, nessuno e centomila" (1926), oltre a numerose novelle e opere teatrali come "Sei personaggi in cerca d'autore" (1921).
Il pensiero di Pirandello si concentra sui temi dell'identità, della maschera sociale e del contrasto tra vita e forma. Le sue tematiche principali includono il relativismo conoscitivo, la frantumazione dell'io e il conflitto tra realtà e apparenza. Lo stile di Pirandello è caratterizzato da una profonda analisi psicologica dei personaggi e dall'uso dell'umorismo come strumento per svelare le contraddizioni della vita. La sua opera ha rivoluzionato il teatro italiano ed europeo, introducendo il concetto del "teatro nel teatro" e esplorando i confini tra finzione e realtà. Pirandello muore a Roma nel 1936, lasciando un'eredità letteraria che continua a influenzare la cultura contemporanea. La sua produzione letteraria comprende oltre 40 drammi teatrali, 7 romanzi e circa 250 novelle, costituendo un corpus fondamentale della letteratura italiana moderna.