Le prime testimonianze dei volgari neolatini

Il Giuramento di Strasburgo del 842 rappresenta un momento cruciale nella storia linguistica europea. Questo patto tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, nipoti di Carlo Magno, è considerato l'atto di nascita del francese. Il documento, redatto in latino, tedesco antico e antico francese, testimonia l'emergere delle lingue volgari in contesti ufficiali.

Esempio: Nel Giuramento di Strasburgo, Carlo il Calvo giura in tedesco antico mentre Ludovico il Germanico giura in antico francese, dimostrando l'uso pratico delle lingue volgari emergenti.

L'Indovinello veronese, datato tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo, è considerato la prima attestazione di un volgare italico. Questo breve testo enigmatico descrive l'atto dello scrivere attraverso metafore agricole.

Quote: "Si spingeva innanzi i buoi, arava un bianco campo, teneva un bianco aratro e seminava una nera semente."

I Placiti capuani, sentenze giudiziarie degli anni 960-963, offrono un'ulteriore testimonianza dell'uso del volgare in contesti legali. Questi documenti, relativi a una disputa sulla proprietà di terreni del monastero di Montecassino, includono testimonianze in volgare per garantire la comprensione da parte di tutti i presenti.

Vocabulary: Placito - dal latino "placitum", significa "ciò che è piaciuto", in questo caso al giudice, e si riferisce a una sentenza giudiziaria.

Il Medioevo e la nascita delle lingue volgari

Il Medioevo, periodo compreso tra il 476 d.C. e il 1492, segna un'importante transizione linguistica e letteraria. Gli umanisti del Quattrocento coniarono il termine "Medioevo" con una connotazione inizialmente negativa, vedendolo come un'epoca di crisi. Durante questo periodo, si assiste al passaggio dal latino alle lingue volgari, che daranno origine alle lingue neolatine moderne come l'italiano, il francese e lo spagnolo.

Definizione: Il Medioevo è il periodo storico compreso tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) e la scoperta dell'America (1492).

La distinzione tra il sermo doctus, usato dalle persone colte, e il sermo vulgaris, parlato dal popolo, evidenzia la stratificazione linguistica dell'epoca. Le prime testimonianze della diffusione dei volgari neolatini si trovano in testi non letterari, legati alla vita politica, economica o giudiziaria.

Highlight: La transizione dal latino alle lingue volgari è un processo graduale che si riflette in documenti di natura pratica prima di emergere in opere letterarie.