Giacomo Leopardi è una delle figure più significative della letteratura italiana dell'Ottocento, la cui opera ha profondamente influenzato il pensiero moderno.
La vita di Leopardi fu segnata da una profonda solitudine e da problemi di salute che lo accompagnarono fino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1837. Nato a Recanati nel 1798, trascorse gran parte della sua giovinezza nella biblioteca paterna, dove sviluppò una straordinaria erudizione autodidatta. Il suo capolavoro in prosa, lo Zibaldone, rappresenta un'opera monumentale che raccoglie pensieri, riflessioni e annotazioni su temi filosofici, letterari e personali. Lo Zibaldone significato va oltre il semplice diario personale, configurandosi come una vera e propria enciclopedia del pensiero leopardiano.
Il pensiero di Leopardi in breve si caratterizza per una visione pessimistica dell'esistenza, fondata sull'idea che la natura sia indifferente alla felicità umana. Nelle sue opere più importanti, come "I Canti" e le "Operette morali", emerge una profonda riflessione sulla condizione umana. La sua poetica si sviluppa attraverso temi centrali come il rapporto tra natura e ragione, l'illusione della felicità, e la critica al progresso. Il rapporto tra ragione e religione nello Zibaldone rivela un pensiero complesso che mette in discussione le certezze del suo tempo, proponendo una visione materialistica dell'esistenza. Le sue opere costituiscono un patrimonio fondamentale della letteratura italiana, caratterizzate da una straordinaria capacità di unire profondità filosofica e bellezza poetica. I brani dello Zibaldone rivelano un pensatore acuto e originale, capace di analizzare con lucidità i grandi temi dell'esistenza umana.