Le origini della lingua italiana: dal latino al volgare
La lingua italiana ha le sue radici nel latino, che si era affermato nell'VIII secolo a.C. e si era diffuso rapidamente nell'impero romano. Tuttavia, il latino non era parlato in modo uniforme in tutto l'impero, poiché spesso si mescolava con le lingue native dei popoli conquistati, dando origine a "dialetti" specifici di diverse aree geografiche.
Highlight: Il latino era la lingua ufficiale dell'Impero Romano, usata per gli scambi commerciali e culturali, simile all'inglese oggi.
Esistevano due forme principali di latino:
- Il latino letterario, usato per la scrittura
- Il latino parlato dal popolo, utilizzato anche dalle persone colte nella vita quotidiana
Le invasioni barbariche del V secolo provocarono continui cambiamenti nella lingua parlata, dovuti all'integrazione tra i conquistatori e gli abitanti delle regioni occupate. Questo processo portò alla nascita di nuove lingue, chiamate "volgari".
Vocabulary: Volgare - deriva dal latino "vulgus", che significa "popolo". Indica la lingua parlata dal popolo, in contrapposizione al latino classico.
Si verificò una situazione di diglossia, ovvero la presenza contemporanea di due lingue diverse utilizzate per funzioni distinte:
- Il latino, usato dalla Chiesa nei documenti ufficiali e per l'insegnamento
- I volgari, lingue del popolo nate dalla fusione del latino con le lingue degli invasori, diverse in ogni regione
Definition: Diglossia - condizione in cui una stessa comunità utilizza due lingue diverse per funzioni distinte.