La Scapigliatura: origini e contesto storico
La Scapigliatura è un movimento letterario sviluppatosi in Italia nella seconda metà dell'800, principalmente a Milano e Torino. Il termine "Scapigliatura" appare per la prima volta nell'opera di Arrighi "La scapigliatura e il 6 febbraio" del 1862.
Gli autori della Scapigliatura, tra cui Arrighi, Emilio Praga e i fratelli Boito, adottano uno stile di vita bohémien, caratterizzato da sregolatezza e anticonformismo. Spesso fanno uso di droghe e alcol per accedere a esperienze mistiche e trarre ispirazione artistica.
Definizione: La Scapigliatura è un movimento letterario italiano che si oppone alle convenzioni sociali e artistiche dell'epoca post-risorgimentale.
Il contesto storico in cui nasce la Scapigliatura è quello dell'Italia post-unitaria, dove gli scapigliati si oppongono alla mentalità borghese focalizzata sul profitto. Rifiutano i valori risorgimentali come patria e impegno militare, così come gli ideali cristiani.
Highlight: Gli scapigliati criticano il Romanticismo italiano per il suo carattere sentimentale, moralistico e patriottico, considerandolo arretrato rispetto alle correnti europee.
La Scapigliatura propone una nuova forma di letteratura che esplora temi come:
- Il culto della bellezza irregolare
- La morte
- L'eros violento e trasgressivo
- La malattia
- L'orrido e il macabro
Questi temi si ispirano al tardo romanticismo europeo e ad autori come Edgar Allan Poe, Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire.
Esempio: L'influenza di Baudelaire si nota nell'adozione del concetto di "spleen", un senso di angoscia e insoddisfazione che caratterizza molte opere della Scapigliatura.