Nel Medioevo, i movimenti ereticali rappresentarono una significativa sfida all'autorità della Chiesa cattolica. I Catari e valdesi furono tra i principali gruppi che si opposero alla dottrina ufficiale, proponendo interpretazioni alternative del cristianesimo. I catari, in particolare, sostenevano una visione dualistica del mondo, mentre i valdesi predicavano un ritorno alla povertà evangelica.
Gli ordini mendicanti nacquero come risposta della Chiesa a queste sfide. I francescani e domenicani furono i principali ordini mendicanti nel Medioevo, caratterizzati dalla scelta della povertà volontaria e dalla predicazione itinerante. San Francesco d'Assisi fondò l'ordine dei frati minori, dedicandosi alla predicazione popolare e alla vita in povertà. I domenicani, fondati da San Domenico di Guzmán, si concentrarono invece sulla predicazione dotta e sulla lotta contro le eresie attraverso l'insegnamento e la disputatio teologica.
La letteratura religiosa del periodo fu profondamente influenzata da questi movimenti. Gli ordini monastici Medioevo produssero importanti testi teologici e spirituali, mentre gli ordini mendicanti svilupparono nuove forme di predicazione e di comunicazione religiosa. La Chiesa rispose alle eresie non solo con la repressione, ma anche attraverso un rinnovamento spirituale e culturale, che vide gli ordini mendicanti come protagonisti. Questo periodo storico vide anche lo sviluppo di nuove forme di devozione popolare e di una spiritualità più vicina alle esigenze dei fedeli, caratterizzata dalla ricerca di un rapporto più diretto con Dio e dalla valorizzazione della povertà come ideale evangelico.