La coscienza di Zeno
La coscienza di Zeno è un romanzo che Italo Svevo iniziò a scrivere nel 1919, pubblicandolo poi nel 1923. Quest'opera segna il ritorno alla scrittura dell'autore dopo il fallimento commerciale del suo precedente romanzo "Senilità".
Il romanzo si distingue per la sua struttura non convenzionale:
- Composto da otto capitoli tematici
- Narrazione non cronologica
- Ambientazione principale a Trieste
- Protagonista Zeno Cosini, emblema dell'inettitudine
La trama ruota attorno alle vicende di Zeno, un personaggio con numerosi problemi esistenziali:
- Il difficile rapporto col padre, culminato in uno schiaffo prima della sua morte
- La dipendenza dal fumo che non riesce a superare
- L'amore per Ada Malfenti, figlia del ricco commerciante Giovanni
- Il matrimonio con Augusta, sorella di Ada, considerata la meno attraente
- Le vicende legate a Guido Speier, marito di Ada, che morirà per un tentato suicidio finito male
Concetto Chiave: La teoria del "darwinismo sociale" di Svevo si riflette nel personaggio di Zeno: la sua inettitudine diventa paradossalmente il suo punto di forza nella società moderna.
Il romanzo intreccia la narrazione con le sedute di psicoanalisi che Zeno intraprende con il dottor S. figurachiaramenteispirataaSigmundFreud. La narrazione in prima persona risulta inattendibile, poiché lo stesso protagonista ammette di manipolare i propri ricordi.
L'opera presenta evidenti paralleli tra il protagonista e l'autore stesso, e si ispira stilisticamente a "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust, rappresentando un'innovativa analisi psicologica dei meccanismi della coscienza umana.