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23 nov 2025

2079

11 pagine

La Vita e le Opere di Italo Svevo

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Giada Marchetti @giadamarchetti_

Italo Svevo è una figura chiave della letteratura italiana del Novecento, il cui vero nome era Ettore Schmitz.... Mostra di più

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

Vita e contesto culturale

Italo Svevo nasce in una Trieste cosmopolita, crocevia di culture diverse. Il suo pseudonimo ("italiano tedesco") riflette la sua duplice identità culturale madre italiana e padre tedesco. Questo dualismo influenzerà profondamente la sua visione del mondo e la sua produzione letteraria.

La formazione di Svevo è irregolare e da autodidatta. Dopo gli studi commerciali, lavora prima nell'azienda paterna, poi in una banca e infine nell'azienda del suocero. Nel tempo libero coltiva interessi letterari, musicali e filosofici, assorbendo influenze dal positivismo, da Darwin, Schopenhauer, Marx, Bergson e Nietzsche.

I suoi primi romanzi, Una vita (1892) e Senilità (1898), passano quasi inosservati. Scoraggiato dall'insuccesso, Svevo abbandona la scrittura per vent'anni. Nel 1907 prende lezioni di inglese da James Joyce, che riconosce il suo talento e lo incoraggia a continuare.

💡 L'incontro con Joyce è fondamentale per la carriera di Svevo sarà proprio grazie all'irlandese che, anni dopo, il suo capolavoro otterrà riconoscimento internazionale.

Svevo torna alla letteratura durante la Prima guerra mondiale e pubblica La coscienza di Zeno (1923), inizialmente accolta con scarso interesse in Italia, ma apprezzata in Francia grazie a Joyce e successivamente rivalutata in patria grazie a Eugenio Montale. Muore nel 1928 in seguito a un incidente d'auto.

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

Influenze filosofiche e culturali

La formazione culturale di Svevo è ricca e complessa, attingendo a diverse correnti filosofiche che influenzano profondamente la sua visione dell'uomo e della letteratura.

Dal positivismo e Darwin riprende la lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale, ma le applica alla società umana con una visione critica la scienza non può spiegare completamente l'essere umano. Per Svevo, l'uomo non si adatta all'ambiente attraverso trasformazioni fisiche, ma inventando "ordigni".

Da Bergson assimila l'idea del tempo soggettivo non esiste solo il tempo lineare e oggettivo, ma anche quello della coscienza, dove passato e presente coesistono. Questa concezione si rifletterà particolarmente nella struttura della Coscienza di Zeno.

Schopenhauer gli fornisce la visione della vita come sofferenza, distinguendo tra "lottatori" (energici ma inconsapevoli) e "contemplatori" (riflessivi ma melanconici). I protagonisti di Svevo oscillano spesso tra queste due categorie.

Da Nietzsche accoglie la critica ai valori borghesi ma non l'idea del superuomo, mentre da Marx riprende il concetto di alienazione dell'uomo moderno causata dalla società industriale.

💡 L'incontro con la psicoanalisi di Freud avviene relativamente tardi, ma sarà determinante. Svevo però non ne riconosce l'efficacia terapeutica, considerandola piuttosto uno strumento letterario per esplorare l'inconscio.

Questa formazione mitteleuropea lo rende uno scrittore più europeo che italiano, contribuendo alla sua iniziale difficoltà di affermazione in Italia.

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

Una vita il primo inetto

Una vita, pubblicato nel 1892, doveva inizialmente intitolarsi Un inetto, ma l'editore Treves rifiutò questo titolo, ritenendolo poco attraente per i lettori. Il termine "inetto" diventa comunque centrale nella poetica di Svevo.

L'inetto è colui che è inadatto alla vita, condizionato da passività e negatività. È un tipo umano che caratterizzerà la letteratura tra fine Ottocento e inizio Novecento, simbolo della crisi dell'individuo moderno.

Il protagonista Alfonso Nitti, impiegato di banca trasferitosi dalla campagna alla città, vive costantemente in bilico tra desiderio di affermazione e impulso all'annullamento. Il romanzo si conclude con il suo suicidio, che rappresenta non un gesto eroico ma l'estremo rifiuto dell'esperienza della vita.

Nel primo capitolo, attraverso una lettera alla madre, emerge chiaramente il carattere di Alfonso

  1. Si sente uno straniero in città e sogna continuamente di tornare a casa
  2. Prova un senso di superiorità intellettuale ma contemporaneamente si sente inferiore perché inadatto alla vita pratica
  3. Tende a delegare agli altri la responsabilità delle proprie azioni

💡 Sebbene segua inizialmente lo schema del romanzo di formazione, Una vita ne sovverte la traiettoria il protagonista, anziché crescere e affermarsi, soccombe alla propria inadeguatezza.

Dal punto di vista stilistico, lo stile è ancora acerbo, con frasi esclamative e interrogative che rivelano la tensione emotiva del protagonista. La lingua, considerata "ruvida" dai critici dell'epoca, riflette la realtà "brutta" che Svevo intende rappresentare.

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

Senilità la maturazione del personaggio

Pubblicato nel 1898, Senilità rappresenta un'evoluzione rispetto a Una vita. Il protagonista Emilio Brentani, intellettuale triestino di 35 anni, condivide molti tratti con Alfonso Nitti, ma è più complesso psicologicamente.

Il titolo non allude all'età anagrafica ma alla condizione psicologica del protagonista una stanchezza esistenziale, un'incapacità di immergersi pienamente nella vita, un atteggiamento di rinuncia che lo porta a un torpore emotivo.

Nel romanzo, la realtà storico-sociale passa in secondo piano manca la descrizione dei luoghi e del contesto in cui si muovono i personaggi, segnando una rottura con il romanzo ottocentesco. L'attenzione è interamente rivolta alla psiche dei protagonisti.

I personaggi formano un sistema di coppie contrapposte

  • I perdenti Emilio e sua sorella Amalia
  • I vittoriosi (sani) Angiolina (la ragazza di cui Emilio s'innamora) e Stefano Balli (l'amico scultore)

Come Alfonso, Emilio non sa inserirsi positivamente nella vita e la subisce, ma

  • È consapevole della propria inettitudine e la accetta (non si suicida)
  • Inganna se stesso e travisa gli altri (trasfigura Angiolina in un angelo quando è l'opposto)
  • Vive il contrasto tra principio di realtà e principio del piacere

💡 In Senilità Svevo introduce una tecnica narrativa innovativa sebbene la narrazione sia in terza persona, la focalizzazione è sulla coscienza del protagonista. Il narratore però crea un "controcanto" che smaschera le autogiustificazioni di Emilio, fungendo da "voce della verità".

Il discorso indiretto libero non viene utilizzato per garantire l'oggettività della narrazione, come nella tradizione naturalista, ma per esplorare la psiche contorta del protagonista.

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

La coscienza di Zeno l'opera della maturità

La coscienza di Zeno, pubblicata nel 1923 dopo un silenzio di vent'anni, rappresenta il capolavoro di Svevo e una delle opere più innovative della letteratura italiana del Novecento.

Il titolo contiene già un'ambivalenza "coscienza" può intendersi sia come consapevolezza sia come cattiva coscienza (il continuo giustificarsi). "Zeno" richiama invece "xenos" (straniero), sottolineando l'estraneità del protagonista alla vita comune.

La struttura del romanzo è rivoluzionaria si presenta come un'autobiografia scritta da Zeno Cosini su richiesta del suo psicoanalista, il Dottor S., che poi la pubblica per vendetta quando il paziente abbandona la cura. Gli otto capitoli non seguono un ordine cronologico ma sono organizzati per temi (il fumo, il rapporto con il padre, il matrimonio, ecc.).

Zeno è ancora un inetto, ma con caratteristiche diverse rispetto ai predecessori

  • La sua inadeguatezza gli conferisce paradossalmente una capacità di adattamento superiore
  • Finisce per risultare vincente negli affetti e negli affari, mentre i "sani" falliscono
  • La sua incompiutezza è la sua forza, perché lo rende aperto a tutte le possibilità

💡 La grande innovazione di La coscienza di Zeno è l'introduzione del narratore inattendibile. Non esiste una "verità oggettiva" nel romanzo né Zeno (che mente a se stesso) né il Dottor S. sono pienamente affidabili. Il lettore è lasciato a navigare tra bugie e manipolazioni.

Il tempo nel romanzo non è lineare ma segue il funzionamento della coscienza eventi di periodi diversi sono accostati per associazione, con continui salti temporali (analessi e prolessi) che creano un tempo soggettivo, interiore.

L'atteggiamento di Svevo verso la psicoanalisi è ambivalente ne sfrutta le potenzialità narrative ma ne mette in dubbio l'efficacia terapeutica, arrivando a rovesciare il concetto di salute e malattia (la "malattia" di Zeno si rivela alla fine una risorsa).

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

PERIODO GIOVANILE
1861 na

I temi e le tecniche narrative

La narrativa di Svevo ruota attorno ad alcuni temi fondamentali che riflettono le sue influenze filosofiche e la sua visione dell'uomo moderno.

L'inettitudine è il tema centrale i suoi protagonisti sono inadatti alla vita, incapaci di agire con decisione e spesso paralizzati dall'autoanalisi. Questa inadeguatezza evolve però da romanzo a romanzo se per Alfonso è fatale e per Emilio è causa di stagnazione, per Zeno diventa paradossalmente un punto di forza.

Il rapporto con la figura paterna è un altro tema ricorrente, particolarmente esplorato in La coscienza di Zeno. Il conflitto edipico, il senso di colpa e il desiderio di emulazione caratterizzano questo rapporto complesso.

La malattia è vista non solo come condizione fisica ma esistenziale. Svevo rovescia la prospettiva tradizionale la malattia diventa una forma di consapevolezza superiore, mentre la presunta "salute" è spesso cecità e conformismo.

Dal punto di vista delle tecniche narrative, Svevo evolve verso soluzioni sempre più innovative

  • Abbandona progressivamente il modello naturalista per concentrarsi sull'interiorità
  • Introduce il flusso di coscienza e il monologo interiore
  • Sviluppa un uso particolare del discorso indiretto libero per esplorare la psiche dei personaggi
  • In La coscienza di Zeno crea un narratore inattendibile che rivoluziona il patto con il lettore

💡 La conclusione di La coscienza di Zeno contiene una delle riflessioni più profonde e profetiche della letteratura del Novecento la vita di tutti gli uomini è malattia, e l'uomo ha interrotto la propria evoluzione naturale creando "ordigni" che sono diventati autonomi e potenzialmente distruttivi.

Lo stile di Svevo, inizialmente criticato per la sua "ruvidità", si rivela funzionale alla rappresentazione della realtà interiore frammentata dell'uomo moderno. La sintassi influenzata dal tedesco e le imprecisioni linguistiche diventano strumenti espressivi di una nuova poetica.

# ITALO SVEVO
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PERIODO GIOVANILE
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Il capitolo sul fumo in "La coscienza di Zeno"

Il capitolo sul fumo è uno dei più emblematici della Coscienza di Zeno e offre una chiave di lettura importante dell'intero romanzo. Si divide in tre sequenze principali che coprono diverse fasi della vita del protagonista.

Nella prima parte, ambientata nell'infanzia, emerge il rapporto con la madre protettiva, alleata del figlio contro un padre "ingenuo e distratto". Già qui si intravede il complesso di Edipo che caratterizza la psicologia di Zeno l'attrazione per la figura materna e l'ostilità verso quella paterna.

Nella seconda parte, Zeno è ventenne e la madre è morta (episodio importante messo tra parentesi, segnale di rimozione di un dolore). Il vizio del fumo è diventato un'ossessione e manifesta pienamente l'inettitudine di Zeno la sua volontà è debole e trova continuamente alibi per non smettere.

💡 La famosa "ultima sigaretta" diventa il simbolo dell'auto-inganno di Zeno ogni sigaretta è sempre l'ultima, in un ciclo senza fine di propositi non mantenuti.

Nella terza parte, Zeno ormai anziano si mostra "quasi" guarito non dal fumo, ma dall'ossessione di liberarsene. Ha accettato il proprio vizio ed è più sereno e indulgente verso se stesso.

L'ironia permea tutto il capitolo Zeno ride di sé stesso, delle proprie debolezze e della terapia che si rivela inutile. Questa autoironia è un tratto distintivo del personaggio e un elemento innovativo della narrativa di Svevo.

Nonostante Zeno si mostri scettico sull'utilità di rievocare l'infanzia in chiave terapeutica, il capitolo dimostra come i primi anni di vita siano densi di significato per comprendere le cause dei suoi comportamenti, confermando indirettamente le teorie freudiane che il protagonista-narratore tratta con ironia.

# ITALO SVEVO
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PERIODO GIOVANILE
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La morte del padre e la conclusione del romanzo

Il capitolo "La morte di mio padre" rappresenta un momento cruciale della Coscienza di Zeno, in cui emerge con chiarezza il conflitto padre-figlio e l'inettitudine del protagonista.

Zeno dimostra una sorta di cecità davanti alla realtà nonostante i molteplici segnali, non si rende conto delle gravi condizioni del padre. Quando il genitore muore, gli dà uno schiaffo che ristabilisce simbolicamente la sua autorità sul figlio, lasciando in Zeno un senso di colpa irrisolto.

A distanza di anni, Zeno-narratore rielabora l'episodio attraverso un sogno in cui ribalta le parti nel sogno, è lui che vuole salvare il padre mentre il medico si oppone. Questo meccanismo onirico, tipicamente freudiano, mostra come il dolore per la morte del padre non sia ancora superato.

L'alternanza tra passato e presente caratterizza il capitolo il tempo scorre lentamente, dilatandosi in proporzione all'importanza psicologica dell'episodio, con ampio spazio dedicato ai pensieri e alle riflessioni del protagonista.

💡 La narrazione in prima persona non garantisce l'oggettività del racconto esistono diversi "Zeno" che si sovrappongono (il giovane che vive gli eventi e l'anziano che li racconta), creando una stratificazione di prospettive.

Nell'ultimo capitolo, "La vita inquinata alle radici", Svevo giunge alla sua riflessione più profonda e moderna. Dopo aver dichiarato di essere "guarito", Zeno cambia tono e afferma che la vita di tutti gli uomini è malattia, anzi è malattia mortale che non sopporta cure.

La conclusione ha toni apocalittici l'uomo, diversamente dagli animali, ha interrotto la propria evoluzione naturale creando "ordigni" per compensare la sua debolezza. Questi ordigni sono diventati autonomi e potenzialmente distruttivi, fino alla profetica visione di una "catastrofe inaudita" che riporterà la terra allo stato di nebulosa, in un "ritorno alla salute" attraverso la distruzione.

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Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

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Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

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Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

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Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

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Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

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Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

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Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

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Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

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È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

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Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

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moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

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L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

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in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

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Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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2079

23 nov 2025

11 pagine

La Vita e le Opere di Italo Svevo

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Giada Marchetti

@giadamarchetti_

Italo Svevo è una figura chiave della letteratura italiana del Novecento, il cui vero nome era Ettore Schmitz. Nato a Trieste nel 1861 quando la città faceva ancora parte dell'Impero austro-ungarico, la sua formazione culturale abbraccia influenze italiane e tedesche.... Mostra di più

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Vita e contesto culturale

Italo Svevo nasce in una Trieste cosmopolita, crocevia di culture diverse. Il suo pseudonimo ("italiano tedesco") riflette la sua duplice identità culturale: madre italiana e padre tedesco. Questo dualismo influenzerà profondamente la sua visione del mondo e la sua produzione letteraria.

La formazione di Svevo è irregolare e da autodidatta. Dopo gli studi commerciali, lavora prima nell'azienda paterna, poi in una banca e infine nell'azienda del suocero. Nel tempo libero coltiva interessi letterari, musicali e filosofici, assorbendo influenze dal positivismo, da Darwin, Schopenhauer, Marx, Bergson e Nietzsche.

I suoi primi romanzi, Una vita (1892) e Senilità (1898), passano quasi inosservati. Scoraggiato dall'insuccesso, Svevo abbandona la scrittura per vent'anni. Nel 1907 prende lezioni di inglese da James Joyce, che riconosce il suo talento e lo incoraggia a continuare.

💡 L'incontro con Joyce è fondamentale per la carriera di Svevo: sarà proprio grazie all'irlandese che, anni dopo, il suo capolavoro otterrà riconoscimento internazionale.

Svevo torna alla letteratura durante la Prima guerra mondiale e pubblica La coscienza di Zeno (1923), inizialmente accolta con scarso interesse in Italia, ma apprezzata in Francia grazie a Joyce e successivamente rivalutata in patria grazie a Eugenio Montale. Muore nel 1928 in seguito a un incidente d'auto.

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Influenze filosofiche e culturali

La formazione culturale di Svevo è ricca e complessa, attingendo a diverse correnti filosofiche che influenzano profondamente la sua visione dell'uomo e della letteratura.

Dal positivismo e Darwin riprende la lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale, ma le applica alla società umana con una visione critica: la scienza non può spiegare completamente l'essere umano. Per Svevo, l'uomo non si adatta all'ambiente attraverso trasformazioni fisiche, ma inventando "ordigni".

Da Bergson assimila l'idea del tempo soggettivo: non esiste solo il tempo lineare e oggettivo, ma anche quello della coscienza, dove passato e presente coesistono. Questa concezione si rifletterà particolarmente nella struttura della Coscienza di Zeno.

Schopenhauer gli fornisce la visione della vita come sofferenza, distinguendo tra "lottatori" (energici ma inconsapevoli) e "contemplatori" (riflessivi ma melanconici). I protagonisti di Svevo oscillano spesso tra queste due categorie.

Da Nietzsche accoglie la critica ai valori borghesi ma non l'idea del superuomo, mentre da Marx riprende il concetto di alienazione dell'uomo moderno causata dalla società industriale.

💡 L'incontro con la psicoanalisi di Freud avviene relativamente tardi, ma sarà determinante. Svevo però non ne riconosce l'efficacia terapeutica, considerandola piuttosto uno strumento letterario per esplorare l'inconscio.

Questa formazione mitteleuropea lo rende uno scrittore più europeo che italiano, contribuendo alla sua iniziale difficoltà di affermazione in Italia.

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Una vita: il primo inetto

Una vita, pubblicato nel 1892, doveva inizialmente intitolarsi Un inetto, ma l'editore Treves rifiutò questo titolo, ritenendolo poco attraente per i lettori. Il termine "inetto" diventa comunque centrale nella poetica di Svevo.

L'inetto è colui che è inadatto alla vita, condizionato da passività e negatività. È un tipo umano che caratterizzerà la letteratura tra fine Ottocento e inizio Novecento, simbolo della crisi dell'individuo moderno.

Il protagonista Alfonso Nitti, impiegato di banca trasferitosi dalla campagna alla città, vive costantemente in bilico tra desiderio di affermazione e impulso all'annullamento. Il romanzo si conclude con il suo suicidio, che rappresenta non un gesto eroico ma l'estremo rifiuto dell'esperienza della vita.

Nel primo capitolo, attraverso una lettera alla madre, emerge chiaramente il carattere di Alfonso:

  1. Si sente uno straniero in città e sogna continuamente di tornare a casa
  2. Prova un senso di superiorità intellettuale ma contemporaneamente si sente inferiore perché inadatto alla vita pratica
  3. Tende a delegare agli altri la responsabilità delle proprie azioni

💡 Sebbene segua inizialmente lo schema del romanzo di formazione, Una vita ne sovverte la traiettoria: il protagonista, anziché crescere e affermarsi, soccombe alla propria inadeguatezza.

Dal punto di vista stilistico, lo stile è ancora acerbo, con frasi esclamative e interrogative che rivelano la tensione emotiva del protagonista. La lingua, considerata "ruvida" dai critici dell'epoca, riflette la realtà "brutta" che Svevo intende rappresentare.

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Senilità: la maturazione del personaggio

Pubblicato nel 1898, Senilità rappresenta un'evoluzione rispetto a Una vita. Il protagonista Emilio Brentani, intellettuale triestino di 35 anni, condivide molti tratti con Alfonso Nitti, ma è più complesso psicologicamente.

Il titolo non allude all'età anagrafica ma alla condizione psicologica del protagonista: una stanchezza esistenziale, un'incapacità di immergersi pienamente nella vita, un atteggiamento di rinuncia che lo porta a un torpore emotivo.

Nel romanzo, la realtà storico-sociale passa in secondo piano: manca la descrizione dei luoghi e del contesto in cui si muovono i personaggi, segnando una rottura con il romanzo ottocentesco. L'attenzione è interamente rivolta alla psiche dei protagonisti.

I personaggi formano un sistema di coppie contrapposte:

  • I perdenti: Emilio e sua sorella Amalia
  • I vittoriosi (sani): Angiolina (la ragazza di cui Emilio s'innamora) e Stefano Balli (l'amico scultore)

Come Alfonso, Emilio non sa inserirsi positivamente nella vita e la subisce, ma:

  • È consapevole della propria inettitudine e la accetta (non si suicida)
  • Inganna se stesso e travisa gli altri (trasfigura Angiolina in un angelo quando è l'opposto)
  • Vive il contrasto tra principio di realtà e principio del piacere

💡 In Senilità Svevo introduce una tecnica narrativa innovativa: sebbene la narrazione sia in terza persona, la focalizzazione è sulla coscienza del protagonista. Il narratore però crea un "controcanto" che smaschera le autogiustificazioni di Emilio, fungendo da "voce della verità".

Il discorso indiretto libero non viene utilizzato per garantire l'oggettività della narrazione, come nella tradizione naturalista, ma per esplorare la psiche contorta del protagonista.

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La coscienza di Zeno: l'opera della maturità

La coscienza di Zeno, pubblicata nel 1923 dopo un silenzio di vent'anni, rappresenta il capolavoro di Svevo e una delle opere più innovative della letteratura italiana del Novecento.

Il titolo contiene già un'ambivalenza: "coscienza" può intendersi sia come consapevolezza sia come cattiva coscienza (il continuo giustificarsi). "Zeno" richiama invece "xenos" (straniero), sottolineando l'estraneità del protagonista alla vita comune.

La struttura del romanzo è rivoluzionaria: si presenta come un'autobiografia scritta da Zeno Cosini su richiesta del suo psicoanalista, il Dottor S., che poi la pubblica per vendetta quando il paziente abbandona la cura. Gli otto capitoli non seguono un ordine cronologico ma sono organizzati per temi (il fumo, il rapporto con il padre, il matrimonio, ecc.).

Zeno è ancora un inetto, ma con caratteristiche diverse rispetto ai predecessori:

  • La sua inadeguatezza gli conferisce paradossalmente una capacità di adattamento superiore
  • Finisce per risultare vincente negli affetti e negli affari, mentre i "sani" falliscono
  • La sua incompiutezza è la sua forza, perché lo rende aperto a tutte le possibilità

💡 La grande innovazione di La coscienza di Zeno è l'introduzione del narratore inattendibile. Non esiste una "verità oggettiva" nel romanzo: né Zeno (che mente a se stesso) né il Dottor S. sono pienamente affidabili. Il lettore è lasciato a navigare tra bugie e manipolazioni.

Il tempo nel romanzo non è lineare ma segue il funzionamento della coscienza: eventi di periodi diversi sono accostati per associazione, con continui salti temporali (analessi e prolessi) che creano un tempo soggettivo, interiore.

L'atteggiamento di Svevo verso la psicoanalisi è ambivalente: ne sfrutta le potenzialità narrative ma ne mette in dubbio l'efficacia terapeutica, arrivando a rovesciare il concetto di salute e malattia (la "malattia" di Zeno si rivela alla fine una risorsa).

# ITALO SVEVO
Italo Svevo (usa questo pseudonimo perché allude a entrambi i rami della sua cultura Ettore Schmitz

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I temi e le tecniche narrative

La narrativa di Svevo ruota attorno ad alcuni temi fondamentali che riflettono le sue influenze filosofiche e la sua visione dell'uomo moderno.

L'inettitudine è il tema centrale: i suoi protagonisti sono inadatti alla vita, incapaci di agire con decisione e spesso paralizzati dall'autoanalisi. Questa inadeguatezza evolve però da romanzo a romanzo: se per Alfonso è fatale e per Emilio è causa di stagnazione, per Zeno diventa paradossalmente un punto di forza.

Il rapporto con la figura paterna è un altro tema ricorrente, particolarmente esplorato in La coscienza di Zeno. Il conflitto edipico, il senso di colpa e il desiderio di emulazione caratterizzano questo rapporto complesso.

La malattia è vista non solo come condizione fisica ma esistenziale. Svevo rovescia la prospettiva tradizionale: la malattia diventa una forma di consapevolezza superiore, mentre la presunta "salute" è spesso cecità e conformismo.

Dal punto di vista delle tecniche narrative, Svevo evolve verso soluzioni sempre più innovative:

  • Abbandona progressivamente il modello naturalista per concentrarsi sull'interiorità
  • Introduce il flusso di coscienza e il monologo interiore
  • Sviluppa un uso particolare del discorso indiretto libero per esplorare la psiche dei personaggi
  • In La coscienza di Zeno crea un narratore inattendibile che rivoluziona il patto con il lettore

💡 La conclusione di La coscienza di Zeno contiene una delle riflessioni più profonde e profetiche della letteratura del Novecento: la vita di tutti gli uomini è malattia, e l'uomo ha interrotto la propria evoluzione naturale creando "ordigni" che sono diventati autonomi e potenzialmente distruttivi.

Lo stile di Svevo, inizialmente criticato per la sua "ruvidità", si rivela funzionale alla rappresentazione della realtà interiore frammentata dell'uomo moderno. La sintassi influenzata dal tedesco e le imprecisioni linguistiche diventano strumenti espressivi di una nuova poetica.

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Il capitolo sul fumo in "La coscienza di Zeno"

Il capitolo sul fumo è uno dei più emblematici della Coscienza di Zeno e offre una chiave di lettura importante dell'intero romanzo. Si divide in tre sequenze principali che coprono diverse fasi della vita del protagonista.

Nella prima parte, ambientata nell'infanzia, emerge il rapporto con la madre protettiva, alleata del figlio contro un padre "ingenuo e distratto". Già qui si intravede il complesso di Edipo che caratterizza la psicologia di Zeno: l'attrazione per la figura materna e l'ostilità verso quella paterna.

Nella seconda parte, Zeno è ventenne e la madre è morta (episodio importante messo tra parentesi, segnale di rimozione di un dolore). Il vizio del fumo è diventato un'ossessione e manifesta pienamente l'inettitudine di Zeno: la sua volontà è debole e trova continuamente alibi per non smettere.

💡 La famosa "ultima sigaretta" diventa il simbolo dell'auto-inganno di Zeno: ogni sigaretta è sempre l'ultima, in un ciclo senza fine di propositi non mantenuti.

Nella terza parte, Zeno ormai anziano si mostra "quasi" guarito: non dal fumo, ma dall'ossessione di liberarsene. Ha accettato il proprio vizio ed è più sereno e indulgente verso se stesso.

L'ironia permea tutto il capitolo: Zeno ride di sé stesso, delle proprie debolezze e della terapia che si rivela inutile. Questa autoironia è un tratto distintivo del personaggio e un elemento innovativo della narrativa di Svevo.

Nonostante Zeno si mostri scettico sull'utilità di rievocare l'infanzia in chiave terapeutica, il capitolo dimostra come i primi anni di vita siano densi di significato per comprendere le cause dei suoi comportamenti, confermando indirettamente le teorie freudiane che il protagonista-narratore tratta con ironia.

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La morte del padre e la conclusione del romanzo

Il capitolo "La morte di mio padre" rappresenta un momento cruciale della Coscienza di Zeno, in cui emerge con chiarezza il conflitto padre-figlio e l'inettitudine del protagonista.

Zeno dimostra una sorta di cecità davanti alla realtà: nonostante i molteplici segnali, non si rende conto delle gravi condizioni del padre. Quando il genitore muore, gli dà uno schiaffo che ristabilisce simbolicamente la sua autorità sul figlio, lasciando in Zeno un senso di colpa irrisolto.

A distanza di anni, Zeno-narratore rielabora l'episodio attraverso un sogno in cui ribalta le parti: nel sogno, è lui che vuole salvare il padre mentre il medico si oppone. Questo meccanismo onirico, tipicamente freudiano, mostra come il dolore per la morte del padre non sia ancora superato.

L'alternanza tra passato e presente caratterizza il capitolo: il tempo scorre lentamente, dilatandosi in proporzione all'importanza psicologica dell'episodio, con ampio spazio dedicato ai pensieri e alle riflessioni del protagonista.

💡 La narrazione in prima persona non garantisce l'oggettività del racconto: esistono diversi "Zeno" che si sovrappongono (il giovane che vive gli eventi e l'anziano che li racconta), creando una stratificazione di prospettive.

Nell'ultimo capitolo, "La vita inquinata alle radici", Svevo giunge alla sua riflessione più profonda e moderna. Dopo aver dichiarato di essere "guarito", Zeno cambia tono e afferma che la vita di tutti gli uomini è malattia, anzi è malattia mortale che non sopporta cure.

La conclusione ha toni apocalittici: l'uomo, diversamente dagli animali, ha interrotto la propria evoluzione naturale creando "ordigni" per compensare la sua debolezza. Questi ordigni sono diventati autonomi e potenzialmente distruttivi, fino alla profetica visione di una "catastrofe inaudita" che riporterà la terra allo stato di nebulosa, in un "ritorno alla salute" attraverso la distruzione.

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Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

App Store

4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

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Anastasia

utente Android

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Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

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Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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