La Poetica e il Pensiero di Verga nel Contesto del Verismo
Il pensiero di Verga si sviluppa in un contesto culturale dominato dal Positivismo, dal Materialismo e dal Determinismo. Tuttavia, l'autore si distacca dalla fiducia positivista nel progresso per abbracciare una visione pessimistica della realtà, caratteristica del verismo italiano.
La sua concezione della vita è profondamente influenzata da una visione statica della realtà e dall'immutabilità della condizione umana. Per Verga, l'arte non ha il potere di cambiare la società, ma può solo rappresentarla nella sua cruda verità. Sul piano religioso, rifiuta la visione provvidenziale della storia e non crede in una vita migliore nell'aldilà.
Evidenziazione: Nel pensiero verghiano, gli affetti familiari rappresentano l'unico valore autentico e chi se ne allontana è destinato al fallimento, come dimostrato nelle sue opere più celebri.
Il "Ciclo dei Vinti", progettato inizialmente come una pentalogia ma realizzato solo parzialmente con "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", rappresenta il culmine della poetica verghiana. In queste opere, Verga dipinge un affresco sociale della Sicilia, dove i personaggi, mossi dall'avidità e dal desiderio di migliorare la propria condizione sociale, finiscono inevitabilmente per soccombere alle leggi implacabili della vita.