La Divina Commedia di Dante Alighieri, in particolare l'Inferno Canto 1, rappresenta uno dei più importanti capolavori della letteratura italiana.
Nel primo canto Inferno, Dante si ritrova in una "selva oscura", simbolo dello smarrimento spirituale e morale. Il poeta descrive il suo viaggio allegorico che inizia proprio nel mezzo del cammino della sua vita, all'età di 35 anni. Durante questo percorso, incontra tre fiere - una lonza, un leone e una lupa - che rappresentano rispettivamente la lussuria, la superbia e l'avarizia. Questi ostacoli lo costringono a cercare un'altra via per la salvezza, che troverà grazie all'intervento di Virgilio, suo maestro e guida.
La struttura dell'Inferno è caratterizzata da una forte simbologia numerica, dove il numero 3 riveste un'importanza particolare, rappresentando la Trinità divina. Questa simbologia si riflette nella struttura stessa dell'opera, divisa in tre cantiche, ciascuna di 33 canti (più uno introduttivo nell'Inferno). Il numero 9 rappresenta i cerchi dell'Inferno, mentre il numero 10 simboleggia la perfezione divina. La simbologia della Divina Commedia si estende anche agli elementi naturali e alle figure allegoriche, creando un complesso sistema di significati che va oltre la semplice narrazione. Il viaggio di Dante attraverso i regni dell'aldilà non è solo un percorso fisico, ma rappresenta un cammino di purificazione spirituale e morale, un tema centrale che attraversa tutta l'opera e che trova nel primo canto la sua fondamentale premessa.