Ugo Foscolo rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana tra Neoclassicismo e Romanticismo.
La vita e l'opera di Ugo Foscolo sono profondamente intrecciate con gli eventi storici e politici del suo tempo. Nato a Zante nel 1778, visse in prima persona il travagliato periodo napoleonico e le successive restaurazioni, che lo portarono all'esilio in Inghilterra, dove morì nel 1827. Il suo pensiero politico si caratterizza per un forte idealismo patriottico e democratico, influenzato dalle idee illuministiche e rivoluzionarie. La sua poetica si sviluppa attraverso diverse fasi, dalla giovinezza neoclassica alla maturità preromantica, mantenendo sempre una profonda tensione tra ragione e sentimento, tra ideali classici e sensibilità moderna.
Le opere principali di Foscolo riflettono questa complessità: dalle "Ultime lettere di Jacopo Ortis", primo romanzo epistolare della letteratura italiana, ai sonetti maggiori come "A Zacinto" e "In morte del fratello Giovanni", fino ai "Sepolcri", capolavoro che unisce riflessione filosofica e slancio civile. Il suo stile e linguaggio si caratterizza per una ricercata eleganza formale di matrice neoclassica, arricchita però da una forte carica emotiva tipicamente romantica. La sua produzione letteraria abbraccia diversi generi, dalla poesia alla prosa, dalla critica letteraria alla trattatistica politica, costituendo un ponte fondamentale tra Neoclassicismo e Romanticismo. L'eredità di Foscolo è particolarmente significativa per il Risorgimento italiano, di cui anticipò molti temi e ideali, influenzando profondamente la cultura e la letteratura successive.