Il manierismo(confronto con il classicismo)

Didascalia alternativa:

gli autori più importanti vi è Torquato Tasso. Il manierismo si afferma proprio in questo periodo in cui vi è una mancanza di certezze, smarrimento per l'uomo, l'arte perciò si rifugia nella fantasia. Una sorta di risposta ad un mondo caotico, inspiegabile, che l'Uomo non riesce a dominare. Allora dà vita ad una letteratura, anche essa, che compensa tendenze contrapposte tra di loro. Ricordiamo nel medioevo che vi era la separazione degli stili, (anche l'umanesimo e Rinascimento); Ora non c'è più alcuna separazione durante il Manierismo (periodo culturale della Controriforma) ma soltanto una mescolanza (periodo di confusione, irrazionalità). Quindi abbiamo l'attenzione al "particolare" che spesso è esagerato (periodo di confusione a livello sociale: si perdono i punti di riferimento,) ciò provoca uno svuotamento dei contenuti, si dà maggiore importanza alla forma, aspetto estetico esteriore. Ecco perché vi è questa attenzione esagerata verso il particolare. I manieristi non descrivono più il loro mondo interiore attraverso l'equilibrio delle forme, la perfezione dell'espressione, l'armonia, ma esprimono sentimenti che fanno parte dell'inconscio. Nel neoclassicismo e nella cultura classica in generale, si tende alla rappresentazione del bello, (кαλокàyαia, bello e buono); invece in questo periodo di smarrimento e confusione c'è la rappresentazione, quasi morbosa, da parte dei Poeti, non di tematiche che fanno riferimento all'armonia e all'equilibrio, come voleva il classicismo. Ma questi poeti rappresentano tutti gli aspetti inconsci, più oscuri della loro anima, e i loro turbamenti, cosa che l'arte classica cercava di eliminare. È un periodo di transizione, di lacerazione degli animi in cui, da un lato era necessario sottomettersi alla chiesa e a questo regime repressivo, dall'atto ormai gli animi e gli spiriti volevano essere liberi, volevano trasgredire. SARA OLIVA