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GIUSEPPE UNGARETTI

30/5/2023

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GIUSEPPE UNGARETTI
Nasce nel 1888 ad Allesandria d'Egitto suo padre era di Lucca e la sua famiglia era emigrata, il
padre muore quando lui a

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GIUSEPPE UNGARETTI Nasce nel 1888 ad Allesandria d'Egitto suo padre era di Lucca e la sua famiglia era emigrata, il padre muore quando lui aveva due anni e sua madre gestiva un forno e gli ha permesso di studiare. A 24 anni si trasferisce a Parigi dove ha frequentato l'universita, siamo nelle belle epoque e conosce le avanguardie artistiche ,come i futuristi,quando scoppia la guerra e lui diventa interventista e quando l'Italia entra nel conflitto, si arruola come soldato semplice e combatte nella zona del carso nell'Isonzo. Quando é finita la guerra fará da corrispondente per il "Popolo di Italia" dopo di che,torna in Italia lavora per i giornali, fa traduzioni, tiene conferenze nel 1931-1935 e nel 1942 gli viene data la cattedra in Brasile dove vivrá insieme a sua moglie, hanno un figlio e muore mentre fa l'insegantente di letteratura all universita di san paul. Torna in italia e dopo la guerra viene constretto a difendersi dalle accuse del fascismo, ha vissuto molto é morto nel 1970 a quasi 90 anni molto grintoso e di vitalita che troviamo nelle sue poesie Le sue poesie: Ha scritto diverse raccolte e la prima che ha fatto é l'allegria : Pubblicato nel 1931, contiene le Poesie che ha scritto durante la prima guerra mondiale dal 1915 al 1918 che...

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Susanna, utente iOS

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Didascalia alternativa:

poi ha rielaborato. Nel 1916 uno dei suoi ufficiali sopra di lui si e accorto che lui scriveva e "l'ufficiale ettore servia" Nel 1916 é uscita la prima raccolta di 80 copie delle poesie e gli diede il titolo di "Porto Sepolto"che é il porto di Alessandria d'Egitto, porto sommerso che c'era quando c'erano gli egiziani Lui dice che il poeta é quello capace di scendere nelle profondita e torvare i tesori e di portarli alla luce. Di 80 copie ne ha aggiunte altre e nel 1919 ha pubblicato le "poesie vecchie e nuove" a cui ha dato il titolo emblematico di "Allegria di Naufragi" کمر Il titolo della poesia "Allegria di Naufragi" é un ossimoro poiché se stai naufragando non c'é nulla di allegro, eppure ,lui dice che l'allegria é sempre passeggera perche su di essa incombe sempre l'idea della morte ma anche nel momento piu tragico, nel momento del naufragio ci puo essere uno spazio di vitalita perche li senti cos é la vita. Lui non é un poeta ermetico, corrente che si forma in Italia negli anni 30 ed é una peosia difficile da capire, lui non lo é sempre stato perche le prime non lo sono,poi pian piano si evolverá in quella direzione. Nel 1931 ha rimaneggiato questi testi e gli ha rintitolati come "L'Allegria" Anilisi: I temi sono legati alla memoria dell autore il tema centrale é la guerra e angoscia della morte che sta arrivando, attaccamento vita, senso fratellanza, desiderio pace, in armonia con la natura, solitudine e colre di essere immerso nella guerra. Quello che scrive é suo ma riesce a farlo arrivare a molti Procede per analogia, associa cose diverse tra loro e ne trasmette i contenuti. Lo stile=Sempre nelle poesie dell' allgria ce luogo e data e fanno parte della poesia, il titolo e sottotiltolo sono parte integrante della poesia perche sono un sutobiografia della sua vita, scritta a se stesso ma anche agli altri Presenza poeta dominante, mio, questo ,pronomi personali, e dimostrativi componimenti brevi,sintassi frammentata, frasi brevi,non ci sono congiunzioni, no punteggiature, figure retoriche per cui si accostano immagini particolari accosta sfere snesoriali differenti, figure di suono,alliteraizoni usa le parole per richiamare l'effetto della mitragliatrice e si ricorda di quando da piccolo sentiva gli scarpellini per la strada inoltre si paragona ad una pietra carsica. Il verso e scardinato, lo schema metrico non c'é, ci sono assonanze non c'é una rima, ci sono dei versetti piccoli nominati versicoli, verso composto da un unica parola, ritmo creato con le pause, tra strofa e strofa c'é uno spazio bianco tipico dei futuristi anche lo spazio bianco puo avere un suo significato. Il titolo ci da la chiave per capire il componimento FRATELLI... mariano 15 luglio 1916 Mette al centro quell' aspetto ben descritto da Lussu, qui vede i suoi compagni, il fatto che si crea un legame, sei unito ai tuoi compagni alla stessa sorte e crei un legame incredibile. Poco dopo c'è stata la presa di Gorizia,c'é la ripetizione della parola "Fratelli” volte, il titolo,procede per analogia delle metafore estese fratelli é una foglia appena nata. Pronunci questa frase nella speranza che siano dello stesso gruppo e nell'incertezza la parola la pronunci in maniera tremante e viene definita come foglia appena nata perche la devi coltivare. per tre L'aria é spasimante perché non é tranquilla, l'uomo anche se di natura sarebbe un egoista, messo di fronte alla sua fragilitá e alla sorte riesce piu facilmente a creare legami con alt uomini. La prima versione si intitolava soldato e non fratelli, l'uomo messo di fronte alla sua fragilita si riscopre fratello con gli altri, come Leopardi nella Ginestra, il senso di mortalita che ci portiamo dentro dovrebbe portare gli uomini ad essere solidali tra loro. Pagina 837 SONO UNA CREATURA... 5 agosto del 1916, Il poeta si trovava nei pressi del monte San Michele, vicino a Gorizia, dove gli eserciti italiani erano schierati nell'agosto del 1916 in attesa della conquista della città. Monte San Michele, definiva il confine strategico tra i territori controllati dall'esercito italiano e quelli posti invece sotto il potere dell'esercito austro-ungarico. Nel breve componimento, tre strofe in versi liberi, Ungaretti descrive tutta l'assoluta disumanità della guerra e sviluppa una toccante riflessione sulla sofferenza umana che fa parte della vita. Analisi: Figura dominante é la similitudine, e l'anafora della parola come e cosí É una pietra che sembra essere totalmente vuota, lui si sente cosi, é il sentimento che emerge all inizi di veglia buttato per terra. Come questa pietra il suo pianto non si vede, tu da fuori la vedi completamente priva di acqua ed é come se lui dentro di se fosse cosi, si sente trasformato come privo di anima. Nei versi finali La morte si sconta viviendo é un verso lungo frammentato in tre piccoli versicoli, moltiplicando l'effetto sonoro. Questi versi sono contradditori dal pensiero di Ungaretti, di solito dice che di fornte alla morte trovi il desiderio di vita mentre con questo verso indica che la morte é il porto finale dopo aver sofferto vivendo,come se fosse una "salvezza" la morte Enjambemont, spezzatura versi, analogia, alliterazione cosi e come, climax SAN MARTINO DEL CARSO... Nella lirica Giuseppe Ungaretti ricorda, davanti al paese mezzo distrutto dalla guerra, i suoi compagni di battaglia. In San Martino del Carso i suoi compagni di guerra vengono ricordati uno ad uno in segno d'affetto da parte del poeta italiano. Valloncello dell'albero isolato, 27 agosto 1916, Il ricordo dei compagni e amici per Ungaretti è rimasto in fondo al cuore e questa poesia è stata scritta con un linguaggio molto semplice dall'autore proprio con l'obbiettivo di ricordare i suoi amici cari. Analisi: Vede il paese e dice che é solo strutto, Successivamente dice che dei tanti fratelli che combattessero insieme a lui, non é rimasto neanche qualche frammento di corpo eppure, il passaggio "ma" ,nel suo cuore non manca nessuna croce ed é come se il cuore fosse comparato con il paese diSan Martino del carso,ci sono tutti i ricordi e croci che come in un grande cimitero ci sono quelli che non ci sono piu. Vede il paese e sente che il suo cuore straziato che contiene il ricordo di tutti i compagni che sono morti, c'é un fuori e un dentro, il suo cuore é come se fosse un cumulo di macerie. SOLDATI... Analisi: Utilizzo dello spazio bianco. o Mancanza di punteggiatura, Versicoli. Anafora "di" ripetuta piu volte. Di questi suoi compagni restano le croci cio é il ricordo di tutti. Ripetizione parola "cuore" in posizione finale, questo è il luogo della memoria. Luglio del 1918, Si é spostato in francia nel luglio del 1918, bosco di courcom,poesie più famose perche é un analogia se noi non leggiamo soldati non lo capiamo, anche dante lo utlizza per descrivere i dannati e richiama la similitudine delle foglie che cadono associate alla morte dell'uomo é un immagine che percorre la storia della letteratura, ma la lega all essenza del soldato e infatti la parola chiave é l'autunno, che vuol dire che da un momento all altro tu sai che sei destinato a cadere, non é una cosa che é proiettata al futuro é presente perche sai che sei destinato a cadere. É costituita da quattro versi liberi ed è molto breve. Ha una struttura circolare e, pur essendo molto sintetico, enjambements Tende a paragonare la vita dei soldati a quella delle foglie,poiché sono fragili. Non fa uso di alcuna punteggiatura, con l'obiettivo di rendere chiara l'idea che tutto sembra essersi fermato, come se il tempo appunto si fosse fermato. COMMIATO... Locvizza, 2 Ottobre 1916 Il destinatario é Ettore Serra, ufficiale dell'esercito e proprietario dello stabilimento Tipografico Friulano. Lui ci descrive nella prima strofa cos é la poesia secondo lui e la descrive come : "Il mondo" quindi tutto, La Natura, L'umanitá nel mondo e la proria vita, queste cose fioriscono attraverso la parola. Nella seconda strofa troviamo la risposta alla domanda "Come faccio a fare poesia?" Lui spiega come fa a fare poesia e dice che lui riesce ad andare a fondo trovando una singola parola e la scrive perche l'ha scavata dentro di lui a fondo. alisi: I FIUMI... o Ci sono una serie di caratteristiche che denotano le poesie di Ungaretti O É divisa in strofe, ci sono versi liberi Sono presenti molti enjabemont perche i versi sono spezzati e sono corti Manca la punteggiatura anche a fine strofa,ma ci sono le maiuscole. Cotici, 16 agosto 1916, Ungaretti va a fare il bagno nell' isonzo perche ad un certo punto i soldati riescono a trovare un po di ristoro e sfruttavano doline che é un fiume carisco. É notte e lui in questa duna é straiato e c'é un flash back, lui descrive dicendo che si sente come una reliquo, qualcosa di sacro e lisonzo scorrendo lo leviga come un sasso, di noovidea della pietra. Sta camminando sui sassi del fiume, é nato ad Alessandria e i beduini si inchinano di fronte al sole che sorge e lui fa lo stesso. Lui dentro l'isonzo si riconosce come una fibra dell universo,"il mio supplizio é quando non mi sento in armonia" ma quella mani del fiume che l'hanno toccato gli regalano la felicita. Si conclude la seconda parte Comincia a mettere in fila la sua storia pensando ai fiumi, in qualche modo lui richima alle origini partendo dal serchio il fiume della memoria, il nilo fiume della sua infanzia, la senna fiume della sua giovinezza e l'isonzo il fiume della guerra. Corolla di tenebre, la sua vita é circondata dalle tenebre, qua torna alla prima strofa dove ripensa alla mattina é una sorta di flash back dentro un flash back. Analisi: o Troviamo un Ossimoro,tu di solito il fiore lo associ a qualcosa di positivo ma lui lo affiancato alle tenebre Il supplizio é il fatto di non sentirsi in armonia, questa sensazione la ha avuta solo nell isonzo. La presenza della natura, vede la parte bella durante la guerra, nella pause, anche all interno del naufragio della guerra riesce a ricavare dei momenti in cui torna a galla e si ricorda del passatto, fa memoria amici morti, scrive poesie d'amore. Dentro porto spolto ci sono le edizioni del 16 ed Ungaretti ha rilasciafo moltissime interviste e ha gli audio delle poesie "Cartoline in franchigia" sono quelle che venivano consegnate ai soldati per scrivere alla famiglia,lui scieveva sulle buste delle lettere, sui giornali. Scriveva perche aveva bisono di scrivere, "Io non ho pubblicato perche volevo diventare famoso io scrivevo perche avevo bisogno di scrivere, le cose che ti fanno stare male le fai uscire attraverso la penna, scrivo perche questo mi salva la vita." Dall altro lato nutre il desiderio di restare aggrapato alla vita nel momento in cui ti ritrvori in querra, peso parla di come dio puo alleviare il senso della guerra. TESTI P831 VEGLIA... Cima quattro,23 dicembre, Rimanendo un'intera nottata,disteso vicino a un compagno ucciso, con la sua bocca contratta,rivolta verso la luna piena,con i gonfiore delle sue mani penetrato nel mio silenzio ho scritto lettere piene damore l'autore alla fine del verso racconta di non essere mai stato attaccato alla vita. Analisi: Luogo e data di composizione, e titolo, sono fondamentali. OÉ il 23 Dicembre, ci troviamo in tricncea "cima quattro" che é una trincea del carso vicino ad isonzo, e mancano due giorni a Natale. Il titolo é la chiave "VEGLIA" che puo avere diversi significati: 1)Fare la guardia veglia militare quando ti mandano a controllare di notte e in guerra si sta svegli tutta note per controllare nemico 2) Veglia è il periodo che viene prima dell'alba, un qualcosa che fai di notte, nel buio, ma vegli attendendo il giorno. 3)La veglia funebre,accompagnamento finale che fai al defunto,lui descrive il momento in cui durante la notte é vicino al compagno morto. Versi brevi: versicoli, alcuni ersi sono di una sola parola. Costruiti su una immagine.Sintassi frammentata Sintassi frammentata, frasi spesso nominali, non dice sono buttato, dice buttato. Solo coniuga non sono mai stato e ho scritto, che probabilmente è perché vuole fare rilievo sulle sue parole. La punteggiatura manca del tutto tranne dopo amore e nel verso finale. Mancano i legami sintattici ed anche le congiunzioni. C'è musicalità poiché si crea una struttura di suoni attraverso i quali senti una certa musica di fondo, la riconosci solo in certi punti e molto di piu nel finale. Componente fonica è importante, elemento ripetitivo di fondo, ma poi ci sono scontri che creano suoni aspri che attirano l'attenzione. Troviamo la rima “nottata digrigna ta penetrata”-rima interna:” buttato e massacrato" Ci sono delle consonanze:" nottata buttato" e delle assonanze: "stato tanto, congestione amore" O Ci sono spazi bianchi,marca molto su alcune parole come "Cosi" o "Tanto"