Giovanni Verga è nato a Catania nel 1840, da una famiglia di proprietari terrieri. Dopo aver compiuto i primi studi presso maestri privati, si iscrisse alla facoltà di legge ma preferì dedicarsi al lavoro letterario e al giornalismo politico. Nel 1865, Verga lascia la provincia e si reca a Firenze. Successivamente, nel 1869, decide di soggiornarvi a lungo, consapevole del fatto che per divenire uno scrittore autentico, doveva liberarsi dai limiti della sua cultura provinciale e venire in contatto con la vera società letteraria italiana. Nel 1872 si trasferisce a Milano, allora il centro culturale più vivo della penisola e più aperto alle sollecitazioni europee.
Svolta verso il Verismo
La svolta verso il Verismo avviene nel 1878 con la pubblicazione del racconto "Rosso Malpelo". Questo segna un cambiamento radicale nel modo in cui Giovanni Verga affronta la narrazione, con uno stile che riproduce il modo di raccontare di una narrazione popolare. Il passaggio al Verismo non è una brusca inversione di tendenza, ma una conquista del metodo verista che Verga intende applicare anche agli strati superiori della società.
La Poetica di Verga
Nel nuovo metodo narrativo di Verga vi è alla base il concetto di impersonalità. La rappresentazione artistica deve conferire al racconto l'impronta di una cosa realmente avvenuta, senza l'impressione di vederlo attraverso lo scrittore. La sua tecnica impersonale nasce coerentemente dalla sua visione del mondo pessimistica. Alla base della sua visione stanno posizioni radicalmente pessimistiche, dove la società umana è dominata dal meccanismo crudele della lotta per la vita, in cui il più forte schiaccia il più debole.
"Vita dei Campi" e "Rosso Malpelo"
"Nel 1878 esce un racconto che si discosta fortemente dalla materia del linguaggio della sua narrativa anteriore: Rosso Malpelo", il cui protagonista è un cavatore di sabbia conosciuto con il nome di Rosso Malpelo. Questa novella rappresenta la vita contadina siciliana e applica la tecnica narrativa dell'impersonalità e della regressione. Insieme alle novelle di "Vita dei Campi", queste opere manifestano la rappresentazione veristica e pessimistica del mondo rurale, combinata con tracce di un atteggiamento romantico di un mondo mitico e folklorico.
Conclusione
Giovanni Verga possedeva uno stile narrativo che ha segnato un importante cambiamento nella letteratura italiana, con il passaggio dal romanticismo al Verismo. Le sue opere, come i romanzi di Giovanni Verga, sono caratterizzate da una poetica particolare e da una riflessione profonda sulla società e sulle condizioni umane. La sua produzione letteraria, compresi romanzi e racconti come "Rosso Malpelo", continua ad essere oggetto di studio e di apprezzamento da parte di studiosi e appassionati di letteratura.