Giovanni Boccaccio rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana del Trecento, la cui vita e opere hanno profondamente influenzato la cultura medievale e rinascimentale.
Boccaccio: vita e opere riassunto essenziale: nato nel 1313 a Certaldo o Firenze, Giovanni trascorre la giovinezza tra Firenze e Napoli, dove si forma culturalmente e inizia la sua attività letteraria. Durante il periodo napoletano, scrive le sue prime opere giovanili come "La caccia di Diana" e il "Filocolo", caratterizzate da temi amorosi e cortesi. Il ritorno a Firenze segna l'inizio del suo periodo più maturo, durante il quale compone il suo capolavoro, il Decameron, scritto tra il 1349 e il 1351 sullo sfondo della peste nera che devastò l'Europa.
Le opere del periodo fiorentino mostrano una significativa evoluzione nel pensiero dell'autore. Il Decameron, la sua opera più celebre, raccoglie cento novelle narrate da dieci giovani in dieci giorni, rappresentando un affresco della società medievale e una riflessione sulla natura umana. Il contesto storico della peste del 1348 fornisce la cornice narrativa dell'opera, mentre le novelle esplorano temi come l'amore, l'intelligenza umana, la fortuna e la virtù. Negli ultimi anni della sua vita, Boccaccio si dedica agli studi eruditi e alla diffusione dell'opera di Dante, componendo opere in latino e volgare. Boccaccio muore nel 1375 a Certaldo, lasciando un'eredità letteraria che influenzerà profondamente la letteratura europea. Il suo pensiero e poetica si caratterizzano per una visione laica della vita, l'interesse per la realtà quotidiana e la celebrazione dell'intelligenza umana, elementi che lo rendono un precursore dell'Umanesimo.