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Elisa Sagnotta
24/11/2025
Italiano
Giacomo Leopardi e le sue opere
4307
•
24 nov 2025
•
Elisa Sagnotta
@elisasagnotta_iykl
Preparati a scoprire uno dei poeti più importanti della letteratura... Mostra di più
Immagina di essere intrappolato in una piccola città di provincia, circondato solo da libri e incomprensioni familiari. Questo era il mondo di Giacomo Leopardi, nato nel 1798 a Recanati, nelle Marche, da una famiglia aristocratica molto severa.
La famiglia soffocava ogni suo desiderio di libertà, così Giacomo si rifugiò negli studi. Passava intere giornate nella biblioteca del padre, in quello che lui stesso chiamava "studio matto e disperatissimo". Questo studio eccessivo peggiorò la sua malformazione alla spina dorsale.
Nel 1822 riuscì finalmente a viaggiare per la prima volta a Roma, ma fu costretto a tornare a casa. Qui visse i momenti più dolorosi della sua vita, durante i quali scrisse le sue poesie più belle e struggenti. Morì a Napoli nel 1837, aveva solo 39 anni.
Il pensiero di Leopardi si evolve in quattro fasi del pessimismo: individuale (solo lui è infelice), storico (l'uomo moderno ha perso la felicità primitiva), cosmico (la natura è matrigna e inganna tutti) ed eroico (bisogna resistere insieme agli altri alla sofferenza).
💡 Ricorda: Leopardi non era solo un poeta triste! La sua evoluzione di pensiero mostra come sia passato dalla disperazione personale a una visione di solidarietà umana.
Durante la sua giovinezza a Recanati, Leopardi scrisse i piccoli idilli come "L'infinito", "Alla luna" e "La sera del dì di festa". Questi sono componimenti brevi che mettono l'uomo a contatto con la natura.
Dopo il viaggio a Roma compose le Operette morali, opere in prosa dove sviluppa la sua teoria del pessimismo cosmico. Qui la natura non è più amica, ma matrigna che inganna gli uomini.
Tornato nella solitudine di Recanati, scrisse i grandi idilli come "A Silvia", "Il sabato del villaggio" e "La quiete dopo la tempesta". In queste poesie prevale il tema del ricordo e della giovinezza perduta.
La parola "idillio" deriva dal greco e significa "quadretto". Nell'antichità erano dialoghi tra pastori in paesaggi sereni. Anche gli idilli di Leopardi, raccolti nei Canti, inseriscono l'uomo nel paesaggio naturale. Scrisse inoltre lo Zibaldone, un diario delle sue riflessioni.
💡 Curiosità: Gli idilli di Leopardi sono come "fotografie poetiche" di momenti di vita quotidiana che diventano universali!
"Sempre caro mi fu quest'ermo colle..." - così inizia una delle poesie più famose della letteratura italiana! L'Infinito nasce dall'esperienza di Leopardi su un colle vicino casa sua, dove una siepe gli impediva la vista.
Invece di essere un ostacolo, quella siepe diventa il punto di partenza per un viaggio dell'immaginazione. Non potendo vedere oltre, Leopardi immagina spazi infiniti, silenzi profondi e una quiete immensa che quasi gli fa paura.
Poi sente il vento tra le foglie e questo suono lo porta a pensare al tempo che passa: l'eternità, le stagioni morte del passato e quella presente. Il suo pensiero si "annega" in questa immensità, ma è un naufragio dolce.
La poesia si basa sulla teoria del piacere di Leopardi: le sensazioni vaghe e indefinite spingono la nostra immaginazione a creare l'infinito che desideriamo ma che non possiamo mai raggiungere nella realtà.
💡 Trucco per memorizzare: La siepe non è un limite, ma una porta verso l'infinito dell'immaginazione!
L'Infinito è composto da un'unica strofa di 15 versi che si divide in due parti perfettamente equilibrate. È come una sinfonia in due movimenti!
La prima parte (primi 7 versi e mezzo) descrive l'infinito spaziale. Leopardi usa parole lunghe e vocali aperte ("interminati", "sovrumani") per dare l'idea di vastità. Prevalgono le sensazioni visive: guarda, vede, immagina.
La seconda parte si concentra sull'infinito temporale. Le parole diventano più brevi e il ritmo più veloce. Il vento che sente lo fa pensare al tempo che scorre. Qui prevalgono le sensazioni uditive: ode, sente, confronta.
Le figure retoriche sono essenziali: "piante" è una sineddoche (la parte per il tutto), "naufragare nel mare" è la metafora più famosa, "morte stagioni" è una metonimia per il passato. Gli enjambements fanno continuare il discorso da un verso all'altro, come il pensiero che scorre infinito.
💡 Per l'analisi: Ricorda che ogni scelta stilistica ha un significato: le parole lunghe = vastità, quelle brevi = scorrere del tempo!
Sai qual è l'unico momento in cui siamo veramente felici? Quando aspettiamo qualcosa di bello! Questo è il messaggio geniale de "Il sabato del villaggio", dove Leopardi descrive la sera prima della festa.
La donzelletta torna dai campi con fiori per adornarsi domani, la vecchierella fila e racconta della sua giovinezza, i fanciulli giocano allegri nella piazza. Tutti sono felici perché aspettano la domenica.
Anche il contadino torna fischiettando pensando al riposo di domani, mentre il falegname lavora tutta la notte per finire prima della festa. L'atmosfera è magica: il tramonto, la luna che sorge, il suono delle campane.
Ma Leopardi ci rivela una verità amara: la domenica porterà noia e tristezza, non gioia. La vera felicità l'abbiamo vissuta nell'attesa del sabato sera! Così la giovinezza è come il sabato: bellissima perché piena di aspettative, ma destinata a finire.
💡 Riflessione profonda: Leopardi ci insegna che spesso siamo più felici quando sogniamo qualcosa che quando la realizziamo!
La poesia si apre con scene di vita quotidiana che diventano universali. La ragazza con il mazzolino di fiori rappresenta tutte le giovani donne che si preparano per un momento speciale, sognando il futuro.
La vecchietta che racconta è il simbolo del tempo che passa: anche lei è stata giovane e bella, ha danzato e si è innamorata. Ora può solo ricordare quei momenti felici mentre fila con le vicine.
L'atmosfera della sera è resa con grande maestria poetica: l'aria che imbrunisce, il cielo che diventa scuro, le ombre che si allungano al chiarore della luna appena sorta. È un quadro perfetto di pace e serenità.
Il finale è dedicato al "garzoncello scherzoso": Leopardi si rivolge direttamente ai giovani dicendo che la loro età è come un giorno luminoso prima della festa della vita. Ma non vuole svelare cosa succederà dopo... La giovinezza è il sabato della vita: piena di speranze, ma destinata a lasciare posto alla disillusione dell'età adulta.
💡 Messaggio chiave: Non è la festa (l'età adulta) a renderci felici, ma l'attesa della festa (la giovinezza)!
Come "A Silvia", anche Il Sabato del Villaggio ha strofe libere senza uno schema metrico fisso. Questa libertà crea un andamento musicale naturale fatto di allitterazioni e assonanze che rendono la poesia melodiosa.
Gli enjambements sono numerosi e creano continuità: "di quei/ch'ebbe", "l'ombre/giù", "la sega/del falegname". È come se il discorso non volesse mai interrompersi, proprio come i pensieri e i ricordi.
Le figure retoriche più importanti sono: "ore" come sineddoche (parte per il tutto), "età fiorita" come metafora della giovinezza nel suo momento più bello, e varie metafore che rendono concreti i concetti astratti.
La tematica centrale è rivoluzionaria: Leopardi scopre che il giorno festivo non porta gioia ma noia, mentre la vera felicità sta nell'attesa. È un'intuizione psicologica geniale che anticipa scoperte moderne sulla natura umana.
💡 Schema per ricordare: Sabato = Giovinezza = Attesa = Felicità / Domenica = Età adulta = Realtà = Noia
"Silvia, rimembri ancora..." - con queste parole inizia il dialogo più toccante della poesia italiana. Ma chi è Silvia? Non è un amore romantico, ma il simbolo della giovinezza e delle speranze tradite dalla vita.
Leopardi ricorda Silvia quando aveva vent'anni: bella, sorridente, piena di sogni per il futuro. Cantava mentre lavorava al telaio, e la sua voce riempiva le stanze e le strade circostanti. Era maggio, la stagione più bella, e tutto sembrava promettere felicità.
Anche il poeta era giovane: lasciava i suoi studi per ascoltare il canto di Silvia dal balcone di casa. Guardava il paesaggio sereno e sentiva nel cuore emozioni indescrivibili: speranze, sogni, progetti. La vita sembrava meravigliosa!
Ma poi arriva la crudele verità: Silvia muore giovane, prima di vedere realizzati i suoi sogni. Non ha mai sentito le lodi per la sua bellezza, non ha mai parlato d'amore con le amiche. E anche le speranze del poeta sono morte con la giovinezza.
💡 Chiave di lettura: Silvia non è una persona reale, ma rappresenta tutti i nostri sogni giovanili che la vita spezza!
La parafrasi ci aiuta a capire la profondità emotiva di questa poesia. Leopardi non si limita a raccontare, ma rievoca con nostalgia infinita quei momenti di felicità condivisa, anche se vissuta a distanza.
Il maggio odoroso diventa il simbolo della primavera della vita, quando tutto sembra possibile. Il poeta studiava, Silvia cantava e lavorava, entrambi pieni di speranze per il futuro. È il ritratto perfetto della giovinezza inconsapevole della sua fragilità.
La parte centrale è dedicata al ricordo delle emozioni: "Che pensieri soavi, che speranze, che cori!". Nessuna parola umana può descrivere quella felicità piena di attese. Era come se la vita promettesse tutto il bene del mondo.
Il finale drammatico svela l'inganno: la natura promette nella giovinezza quello che poi non mantiene nell'età adulta. Silvia muore "da chiuso morbo" (forse tubercolosi), e con lei muoiono anche i sogni del poeta. La realtà mostra solo "la fredda morte ed una tomba ignuda".
💡 Significato universale: Non è solo la storia di Silvia, ma di tutti noi quando scopriamo che la vita non mantiene le promesse della giovinezza!
Le strofe libere di "A Silvia" creano quell'effetto di "vago e indefinito" che Leopardi considerava essenziale per la bellezza poetica. Non ci sono schemi rigidi, proprio come i ricordi che affiorano liberamente nella memoria.
Le figure retoriche sono numerose e significative: l'allitterazione della lettera "T" crea un suono duro che esprime lo stato d'animo "gonfio ed esplosivo" del poeta. Le sineddochi come "veroni" (balconi) e "seno" (cuore) rendono concreto l'astratto.
Particolarmente bella è la sinestesia "acerbo" riferita a un sentimento: i campi sensoriali si mescolano come nella realtà delle emozioni. Le metafore finali ("mia lacrimata speme", "la fredda morte") trasformano concetti astratti in immagini concrete e toccanti.
L'intenzione comunicativa è geniale: Leopardi non descrive direttamente, ma usa filtri (la finestra, il ricordo, la distanza) che rendono tutto vago e quindi bello. È una riflessione universale sulla giovinezza tradita, non una storia d'amore. Silvia e il poeta condividono la stessa delusione: entrambi scoprono che la natura inganna "i figli suoi" con false promesse.
💡 Messaggio finale: La poesia ci insegna che la vera tragedia non è la morte di Silvia, ma la scoperta che tutti i sogni giovanili sono destinati a infrangersi contro la realtà!
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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.
Stefano S
utente iOS
Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.
Samantha Klich
utente Android
Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.
Anna
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È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo
Anastasia
utente Android
Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.
Francesca
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Marianna
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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
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Greenlight Bonnie
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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
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Sudenaz Ocak
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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
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Elisa Sagnotta
@elisasagnotta_iykl
Preparati a scoprire uno dei poeti più importanti della letteratura italiana! Giacomo Leopardi ha vissuto una vita tormentata ma ha creato poesie che ancora oggi ci emozionano e ci fanno riflettere sulla felicità, sui sogni e sulle delusioni della vita.
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Tornato nella solitudine di Recanati, scrisse i grandi idilli come "A Silvia", "Il sabato del villaggio" e "La quiete dopo la tempesta". In queste poesie prevale il tema del ricordo e della giovinezza perduta.
La parola "idillio" deriva dal greco e significa "quadretto". Nell'antichità erano dialoghi tra pastori in paesaggi sereni. Anche gli idilli di Leopardi, raccolti nei Canti, inseriscono l'uomo nel paesaggio naturale. Scrisse inoltre lo Zibaldone, un diario delle sue riflessioni.
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Invece di essere un ostacolo, quella siepe diventa il punto di partenza per un viaggio dell'immaginazione. Non potendo vedere oltre, Leopardi immagina spazi infiniti, silenzi profondi e una quiete immensa che quasi gli fa paura.
Poi sente il vento tra le foglie e questo suono lo porta a pensare al tempo che passa: l'eternità, le stagioni morte del passato e quella presente. Il suo pensiero si "annega" in questa immensità, ma è un naufragio dolce.
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La prima parte (primi 7 versi e mezzo) descrive l'infinito spaziale. Leopardi usa parole lunghe e vocali aperte ("interminati", "sovrumani") per dare l'idea di vastità. Prevalgono le sensazioni visive: guarda, vede, immagina.
La seconda parte si concentra sull'infinito temporale. Le parole diventano più brevi e il ritmo più veloce. Il vento che sente lo fa pensare al tempo che scorre. Qui prevalgono le sensazioni uditive: ode, sente, confronta.
Le figure retoriche sono essenziali: "piante" è una sineddoche (la parte per il tutto), "naufragare nel mare" è la metafora più famosa, "morte stagioni" è una metonimia per il passato. Gli enjambements fanno continuare il discorso da un verso all'altro, come il pensiero che scorre infinito.
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Sai qual è l'unico momento in cui siamo veramente felici? Quando aspettiamo qualcosa di bello! Questo è il messaggio geniale de "Il sabato del villaggio", dove Leopardi descrive la sera prima della festa.
La donzelletta torna dai campi con fiori per adornarsi domani, la vecchierella fila e racconta della sua giovinezza, i fanciulli giocano allegri nella piazza. Tutti sono felici perché aspettano la domenica.
Anche il contadino torna fischiettando pensando al riposo di domani, mentre il falegname lavora tutta la notte per finire prima della festa. L'atmosfera è magica: il tramonto, la luna che sorge, il suono delle campane.
Ma Leopardi ci rivela una verità amara: la domenica porterà noia e tristezza, non gioia. La vera felicità l'abbiamo vissuta nell'attesa del sabato sera! Così la giovinezza è come il sabato: bellissima perché piena di aspettative, ma destinata a finire.
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La poesia si apre con scene di vita quotidiana che diventano universali. La ragazza con il mazzolino di fiori rappresenta tutte le giovani donne che si preparano per un momento speciale, sognando il futuro.
La vecchietta che racconta è il simbolo del tempo che passa: anche lei è stata giovane e bella, ha danzato e si è innamorata. Ora può solo ricordare quei momenti felici mentre fila con le vicine.
L'atmosfera della sera è resa con grande maestria poetica: l'aria che imbrunisce, il cielo che diventa scuro, le ombre che si allungano al chiarore della luna appena sorta. È un quadro perfetto di pace e serenità.
Il finale è dedicato al "garzoncello scherzoso": Leopardi si rivolge direttamente ai giovani dicendo che la loro età è come un giorno luminoso prima della festa della vita. Ma non vuole svelare cosa succederà dopo... La giovinezza è il sabato della vita: piena di speranze, ma destinata a lasciare posto alla disillusione dell'età adulta.
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Come "A Silvia", anche Il Sabato del Villaggio ha strofe libere senza uno schema metrico fisso. Questa libertà crea un andamento musicale naturale fatto di allitterazioni e assonanze che rendono la poesia melodiosa.
Gli enjambements sono numerosi e creano continuità: "di quei/ch'ebbe", "l'ombre/giù", "la sega/del falegname". È come se il discorso non volesse mai interrompersi, proprio come i pensieri e i ricordi.
Le figure retoriche più importanti sono: "ore" come sineddoche (parte per il tutto), "età fiorita" come metafora della giovinezza nel suo momento più bello, e varie metafore che rendono concreti i concetti astratti.
La tematica centrale è rivoluzionaria: Leopardi scopre che il giorno festivo non porta gioia ma noia, mentre la vera felicità sta nell'attesa. È un'intuizione psicologica geniale che anticipa scoperte moderne sulla natura umana.
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"Silvia, rimembri ancora..." - con queste parole inizia il dialogo più toccante della poesia italiana. Ma chi è Silvia? Non è un amore romantico, ma il simbolo della giovinezza e delle speranze tradite dalla vita.
Leopardi ricorda Silvia quando aveva vent'anni: bella, sorridente, piena di sogni per il futuro. Cantava mentre lavorava al telaio, e la sua voce riempiva le stanze e le strade circostanti. Era maggio, la stagione più bella, e tutto sembrava promettere felicità.
Anche il poeta era giovane: lasciava i suoi studi per ascoltare il canto di Silvia dal balcone di casa. Guardava il paesaggio sereno e sentiva nel cuore emozioni indescrivibili: speranze, sogni, progetti. La vita sembrava meravigliosa!
Ma poi arriva la crudele verità: Silvia muore giovane, prima di vedere realizzati i suoi sogni. Non ha mai sentito le lodi per la sua bellezza, non ha mai parlato d'amore con le amiche. E anche le speranze del poeta sono morte con la giovinezza.
💡 Chiave di lettura: Silvia non è una persona reale, ma rappresenta tutti i nostri sogni giovanili che la vita spezza!
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La parafrasi ci aiuta a capire la profondità emotiva di questa poesia. Leopardi non si limita a raccontare, ma rievoca con nostalgia infinita quei momenti di felicità condivisa, anche se vissuta a distanza.
Il maggio odoroso diventa il simbolo della primavera della vita, quando tutto sembra possibile. Il poeta studiava, Silvia cantava e lavorava, entrambi pieni di speranze per il futuro. È il ritratto perfetto della giovinezza inconsapevole della sua fragilità.
La parte centrale è dedicata al ricordo delle emozioni: "Che pensieri soavi, che speranze, che cori!". Nessuna parola umana può descrivere quella felicità piena di attese. Era come se la vita promettesse tutto il bene del mondo.
Il finale drammatico svela l'inganno: la natura promette nella giovinezza quello che poi non mantiene nell'età adulta. Silvia muore "da chiuso morbo" (forse tubercolosi), e con lei muoiono anche i sogni del poeta. La realtà mostra solo "la fredda morte ed una tomba ignuda".
💡 Significato universale: Non è solo la storia di Silvia, ma di tutti noi quando scopriamo che la vita non mantiene le promesse della giovinezza!
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Le strofe libere di "A Silvia" creano quell'effetto di "vago e indefinito" che Leopardi considerava essenziale per la bellezza poetica. Non ci sono schemi rigidi, proprio come i ricordi che affiorano liberamente nella memoria.
Le figure retoriche sono numerose e significative: l'allitterazione della lettera "T" crea un suono duro che esprime lo stato d'animo "gonfio ed esplosivo" del poeta. Le sineddochi come "veroni" (balconi) e "seno" (cuore) rendono concreto l'astratto.
Particolarmente bella è la sinestesia "acerbo" riferita a un sentimento: i campi sensoriali si mescolano come nella realtà delle emozioni. Le metafore finali ("mia lacrimata speme", "la fredda morte") trasformano concetti astratti in immagini concrete e toccanti.
L'intenzione comunicativa è geniale: Leopardi non descrive direttamente, ma usa filtri (la finestra, il ricordo, la distanza) che rendono tutto vago e quindi bello. È una riflessione universale sulla giovinezza tradita, non una storia d'amore. Silvia e il poeta condividono la stessa delusione: entrambi scoprono che la natura inganna "i figli suoi" con false promesse.
💡 Messaggio finale: La poesia ci insegna che la vera tragedia non è la morte di Silvia, ma la scoperta che tutti i sogni giovanili sono destinati a infrangersi contro la realtà!
Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.
È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.
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Leopardi, analisi “L’infinito”
ItalianoBiografia di Leopardi, poetica e stile, Dialogo della Natura e di un islandese, il passero solitario, la sera del dì di festa, la luna, a Silvia, lo Zibaldone, il Sabato del villaggio, l'infinito, la quiete dopo la tempesta, la ginestra,e tanti altri
ItalianoRomanticismo sintetizzato, con aggiunta del Romanticismo sul territorio italiano. La vita di Leopardi e la sua poetica.
ItalianoAppunto su Giacomo Leopardi
ItalianoNel testo troverete i vari aspetti della sua VITA e le suo OPERE principali. - Pessimismo con le varie fasi - l'Infinito - Teoria del piacere spiegata attraverso le 3 fasi e mediante l'analisi delle poesie: "A Silvia", "Sabato del villaggio" e "La quiete
ItalianoGiacomo Leopardi vita,opere,…
ItalianoApp Store
Google Play
L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.
Stefano S
utente iOS
Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.
Samantha Klich
utente Android
Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.
Anna
utente iOS
È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo
Anastasia
utente Android
Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.
Francesca
utente Android
moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!
Marianna
utente Android
L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
Sudenaz Ocak
utente Android
A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
utente Android
Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
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Stefano S
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Samantha Klich
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Anna
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Anastasia
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Sudenaz Ocak
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Greenlight Bonnie
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Aurora
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Martina
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Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
