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Giacomo Leopardi
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Giacomo Leopardi GE → segna il passaggio ad un nuovo tipo di poesia. Nasce nel 1798 A Recanati (Faceva parte dello stato pontificio). Il padre era un uomo colto, ma con delle idee chiuse che cercava di impartire anche i suoi figli, la madre era una donna molto religiosa ma aveva degli atteggiamenti molto rigidi. Proprio per questo motivo non riusciva a creare un rapporto con i suoi genitori ma anche al di fuori della sua famiglia, con le persone che vivevano nel resto del paese, poiché retrogrado. PASSA IA SUA Adolescenza studiando, da autodidatta 1818-1822 cosa che influirà molto anche sulla sua salute 1809-1816-periodo dell'erudizione 1816= conversione letteraria, passaggio valore della poesia. 1817= inizia a scrivere lo zibaldone dall'erudizione al bello, inizia ad apprezzare il una specie di diario personale in cui l'autore riversa e condensa i segmenti del suo pensiero. Dallo zibaldone e dalle varie lettere che lui scrive capiamo quanto lui voglia andare via dal suo paese per andare in un posto più aperto. questa sensazione di sentirsi stretto lo porta anche a tentare il suicidio. scrive le canzoni civili, scritte per gli eventi e gli idilli, riflessioni sulla vita. Aderisce alle teorie materialistiche e atee 1819= tenta una fuga che non va a buon fine, e successivamente affetto da una malattia agli occhi indaga sulla condizione dell'uomo e si avvicina molto alla filosofia. 1822= viaggio...
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a ROMA, molto deludente poiché si rivela una grande Recanati. 1823= Si trasferisce a Napoli con l'amico Ranieri, e vive un ambiente più ampio che gli piace di più. 1824= scrive le operette morali, opere filosofiche in prosa. successivamente inizia viaggiare molto e scrive anche vari canti, per problemi economici però torna Recanati. solo dopo un po' di tempo si trasferirà definitivamente a Firenze dove si innamora di una donna di nome Fanny che però lo rifiuta. Ultima opera scritta = LA GINESTRA → Le opere › il lavoro di Leopardi è molto variegato poiché scrive sia testi in prosa che in poesia. LO Zibaldone: diario dove racconta il suo pensiero, non solo la sua Vita. È piuttosto frammentario, non è diviso in alcun modo quindi e senza uno schema fisso.ci mostra Leopardi uomo e intellettuale. Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica: discorso in prosa che fu scritto in risposta alla provocazione di madame de Staël. Discorso in cui Leopardi seppure in difesa del classicismo dice agli italiani di uscire dal proprio guscio e conoscere cose nuove. operette morali: sono sotto forma di dialogo filosofico e di tema misto. prosa Poesia ● ● ● ● Tramite quest'opera possiamo capire come Leopardi non è un vero pessimista, e che cerca sempre un modo per rialzarsi, questo perché la ginestra oppure chiamata da lui “fiore del deserto", è l'unico Fiore a nascere sul vesuvio; quindi rappresenta il fiore della rinascita. ● canzoni civili: con tema patriottico poiché siamo nel periodo che precede l'unità d'Italia. Abbiamo la rabbia di Leopardi per la decadenza dell'Italia. Fondamentale fu quella che scrisse per Angelo mai poiché ritrova il de repubblica di cicerone. canzoni filosofiche: in cui Leopardi fa una meditazione su ciò che il vero e sulla condizione dell'uomo. L'ultimo canto di saffo è una delle più importanti poiché segna il passaggio dal pessimismo storico a quello Cosmico. Piccoli idilli: carmi che partono da un piccolo aspetto per arrivare a qualcosa di più grande. Idilli= parola che riprende dal greco immagine. uno dei più importanti è l'infinito. Grandi idilli: partono dal racconto di un episodio della sua vita per arrivare al ricordo, al dolore, molto spesso tragici. I più famosi sono: a silvia, il sabato del villaggio e il passero solitario. Poesie amorose: per Fanny, la donna che lo rifiuta e la ginestra. In questo momento capisce che la natura è indifferente e l'uomo solo insieme agli altri uomini può combatteria anche se sa che non potrà mai vincerla. Formando una social catena. Leopardi è anche considerato come un eroe titano e la sua idea si divide in due fasi: Pessimismo storico: la natura benigna nei confronti dell'uomo ma l'uomo chiede sempre di più e per questo è insoddisfatto (infelice). L'uomo nell'antichità era più felice perché vive una vita semplice, mentre con il progresso l'uomo inizia chiedere di più. Pessimismo cosmico: la natura è matrigna dell'uomo, tutto è dolore, la felicità non esiste, quello che sembra bello non lo è, i piaceri non portano a niente. successivamente la natura diventa indifferente, arriva questa concezione anche perché segue le teorie meccanicistiche. È indifferente perché ha un suo ciclo e lo compie a prescindere senza preoccuparsi o occuparsi degli uomini. Leopardi arriva a queste teorie tramite l'osservazione. Teoria del piacere Rappresenta uno snodo molto importante nell'evoluzione del pensiero leopardiano: partendo dalla concezione secondo cui le facoltà sensoriali siano la fonte di tutte le conoscenze e definendo così piacere come un qualcosa di fisico e non astratto, l’autore mostra come il desiderio del piacere non ha confini ma la natura ha dotato l'uomo di sensi inadeguati che riescono a provare al massimo un singolo piacere destinato a non essere mai del tutto soddisfacente; tale meccanismo condanna gli uomini ad un desiderio che rimane inevitabilmente inappagato, dalla sproporzione tra questo desiderio infinito e l'infinitezza della realtà deriva un senso di vuoto che costituisce la radice prima dell'infelicità.
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GIACOMO LEOPARDI
Biografia, Leopardi e il Romanticismo, Teoria del piacere (pessimismo storico e cosmico), Poetica leopardiana (lettere, canti, operette morali)
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Appunti su "Giacomo Leopardi", contenenti "Dialogo Di Una Natura e Di Un Islandese", "Il Passero Solitario, "L'infinito", "A Silvia", "La Ginestra"
Giacomo Leopardi GE → segna il passaggio ad un nuovo tipo di poesia. Nasce nel 1798 A Recanati (Faceva parte dello stato pontificio). Il padre era un uomo colto, ma con delle idee chiuse che cercava di impartire anche i suoi figli, la madre era una donna molto religiosa ma aveva degli atteggiamenti molto rigidi. Proprio per questo motivo non riusciva a creare un rapporto con i suoi genitori ma anche al di fuori della sua famiglia, con le persone che vivevano nel resto del paese, poiché retrogrado. PASSA IA SUA Adolescenza studiando, da autodidatta 1818-1822 cosa che influirà molto anche sulla sua salute 1809-1816-periodo dell'erudizione 1816= conversione letteraria, passaggio valore della poesia. 1817= inizia a scrivere lo zibaldone dall'erudizione al bello, inizia ad apprezzare il una specie di diario personale in cui l'autore riversa e condensa i segmenti del suo pensiero. Dallo zibaldone e dalle varie lettere che lui scrive capiamo quanto lui voglia andare via dal suo paese per andare in un posto più aperto. questa sensazione di sentirsi stretto lo porta anche a tentare il suicidio. scrive le canzoni civili, scritte per gli eventi e gli idilli, riflessioni sulla vita. Aderisce alle teorie materialistiche e atee 1819= tenta una fuga che non va a buon fine, e successivamente affetto da una malattia agli occhi indaga sulla condizione dell'uomo e si avvicina molto alla filosofia. 1822= viaggio...
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a ROMA, molto deludente poiché si rivela una grande Recanati. 1823= Si trasferisce a Napoli con l'amico Ranieri, e vive un ambiente più ampio che gli piace di più. 1824= scrive le operette morali, opere filosofiche in prosa. successivamente inizia viaggiare molto e scrive anche vari canti, per problemi economici però torna Recanati. solo dopo un po' di tempo si trasferirà definitivamente a Firenze dove si innamora di una donna di nome Fanny che però lo rifiuta. Ultima opera scritta = LA GINESTRA → Le opere › il lavoro di Leopardi è molto variegato poiché scrive sia testi in prosa che in poesia. LO Zibaldone: diario dove racconta il suo pensiero, non solo la sua Vita. È piuttosto frammentario, non è diviso in alcun modo quindi e senza uno schema fisso.ci mostra Leopardi uomo e intellettuale. Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica: discorso in prosa che fu scritto in risposta alla provocazione di madame de Staël. Discorso in cui Leopardi seppure in difesa del classicismo dice agli italiani di uscire dal proprio guscio e conoscere cose nuove. operette morali: sono sotto forma di dialogo filosofico e di tema misto. prosa Poesia ● ● ● ● Tramite quest'opera possiamo capire come Leopardi non è un vero pessimista, e che cerca sempre un modo per rialzarsi, questo perché la ginestra oppure chiamata da lui “fiore del deserto", è l'unico Fiore a nascere sul vesuvio; quindi rappresenta il fiore della rinascita. ● canzoni civili: con tema patriottico poiché siamo nel periodo che precede l'unità d'Italia. Abbiamo la rabbia di Leopardi per la decadenza dell'Italia. Fondamentale fu quella che scrisse per Angelo mai poiché ritrova il de repubblica di cicerone. canzoni filosofiche: in cui Leopardi fa una meditazione su ciò che il vero e sulla condizione dell'uomo. L'ultimo canto di saffo è una delle più importanti poiché segna il passaggio dal pessimismo storico a quello Cosmico. Piccoli idilli: carmi che partono da un piccolo aspetto per arrivare a qualcosa di più grande. Idilli= parola che riprende dal greco immagine. uno dei più importanti è l'infinito. Grandi idilli: partono dal racconto di un episodio della sua vita per arrivare al ricordo, al dolore, molto spesso tragici. I più famosi sono: a silvia, il sabato del villaggio e il passero solitario. Poesie amorose: per Fanny, la donna che lo rifiuta e la ginestra. In questo momento capisce che la natura è indifferente e l'uomo solo insieme agli altri uomini può combatteria anche se sa che non potrà mai vincerla. Formando una social catena. Leopardi è anche considerato come un eroe titano e la sua idea si divide in due fasi: Pessimismo storico: la natura benigna nei confronti dell'uomo ma l'uomo chiede sempre di più e per questo è insoddisfatto (infelice). L'uomo nell'antichità era più felice perché vive una vita semplice, mentre con il progresso l'uomo inizia chiedere di più. Pessimismo cosmico: la natura è matrigna dell'uomo, tutto è dolore, la felicità non esiste, quello che sembra bello non lo è, i piaceri non portano a niente. successivamente la natura diventa indifferente, arriva questa concezione anche perché segue le teorie meccanicistiche. È indifferente perché ha un suo ciclo e lo compie a prescindere senza preoccuparsi o occuparsi degli uomini. Leopardi arriva a queste teorie tramite l'osservazione. Teoria del piacere Rappresenta uno snodo molto importante nell'evoluzione del pensiero leopardiano: partendo dalla concezione secondo cui le facoltà sensoriali siano la fonte di tutte le conoscenze e definendo così piacere come un qualcosa di fisico e non astratto, l’autore mostra come il desiderio del piacere non ha confini ma la natura ha dotato l'uomo di sensi inadeguati che riescono a provare al massimo un singolo piacere destinato a non essere mai del tutto soddisfacente; tale meccanismo condanna gli uomini ad un desiderio che rimane inevitabilmente inappagato, dalla sproporzione tra questo desiderio infinito e l'infinitezza della realtà deriva un senso di vuoto che costituisce la radice prima dell'infelicità.