Le Laudi di Gabriele D'Annunzio: L'Opera Monumentale del Vate
Gabriele d'Annunzio ci ha lasciato con "Le Laudi" una delle opere più significative della letteratura italiana. Il titolo completo, "Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi", rivela l'ambizione di questo progetto poetico nato dopo il suo viaggio in Grecia del 1895. L'opera rappresenta il culmine della vita e opere dell'autore, segnando profondamente la poesia del Novecento.
Definizione: Le Laudi dovevano originariamente comporsi di sette libri, ciascuno intitolato a una stella delle Pleiadi: Maia, Elettra, Alcyone, Merope, Asterope, Taigete e Celeno. Di questi, solo i primi tre furono completati integralmente.
Il primo libro, "Maia", sottotitolato "Laus vitae", celebra una visione paganeggiante della vita attraverso la figura di Ulisse, trasformato in moderno superuomo. Questa reinterpretazione del mito classico rappresenta uno degli aspetti più interessanti delle curiosità su D'Annunzio, rivelando la sua capacità di fondere antico e moderno. L'opera si conclude significativamente con un'ode a Carducci, considerato il maestro del classicismo anticlericale.
"Elettra", il secondo libro, si concentra sulla celebrazione degli eroi del passato e include la famosa sezione "Le città del silenzio". In quest'ultima, D'Annunzio descrive centri storici come Ferrara, Pisa e Bologna, un tempo gloriosi e ora in declino, auspicandone una rinascita attraverso lo spirito dionisiaco. È proprio in quest'opera che conia l'espressione "piazza dei miracoli" per Pisa, dimostrando il suo straordinario talento nell'arricchire la lingua italiana con neologismi destinati a diventare immortali.