L'epica classica trova la sua massima espressione in tre opere fondamentali: Iliade, Odissea ed Eneide.
Questi tre poemi epici rappresentano i pilastri della letteratura antica, ciascuno con caratteristiche uniche ma interconnesse. L'Iliade, attribuita ad Omero, narra gli eventi della guerra di Troia, concentrandosi sull'ira di Achille e sulle conseguenze delle sue azioni. Il proemio dell'Iliade introduce immediatamente il tema centrale della collera dell'eroe greco. L'Odissea, anch'essa attribuita ad Omero, segue invece le avventure di Ulisse nel suo lungo viaggio di ritorno a Itaca, esplorando temi come l'astuzia, la fedeltà e il desiderio di conoscenza. L'Eneide, composta da Virgilio, racconta invece il viaggio di Enea da Troia alla fondazione di Roma, collegando il mito troiano alla storia romana.
Le tre opere presentano numerose somiglianze nella struttura e nei temi trattati. Tutti e tre i poemi iniziano con un proemio che anticipa gli argomenti principali e invoca l'aiuto delle Muse. La struttura narrativa è caratterizzata da un intreccio complesso, con flashback e digressioni che arricchiscono la narrazione principale. I protagonisti sono eroi dalle caratteristiche eccezionali, ma anche profondamente umani nelle loro debolezze e nei loro conflitti interiori. L'intervento degli dei è costante e determinante per lo sviluppo delle vicende, creando un legame inscindibile tra il mondo divino e quello umano. Questi elementi comuni costituiscono le caratteristiche fondamentali del genere epico, che ha influenzato profondamente la letteratura occidentale successiva. La lettura e lo studio di queste opere rimane fondamentale per comprendere non solo la letteratura antica, ma anche le radici della nostra cultura.