La guerra di Troia è uno degli eventi più significativi della mitologia greca, raccontata principalmente nell'Iliade di Omero.
Il conflitto inizia quando Paride, principe troiano, rapisce Elena, la bellissima moglie di Menelao, re di Sparta. Questo evento scatena una guerra decennale tra i Greci (anche chiamati Achei) e i Troiani. Tra gli eroi più celebri troviamo Achille, il guerriero invincibile dell'esercito greco, dotato di forza sovrumana ma vulnerabile solo nel tallone. Achille non era né spartano né ateniese, ma proveniva dalla regione della Ftia, in Tessaglia.
La guerra si conclude con lo stratagemma del cavallo di legno, un'idea di Ulisse: i Greci costruiscono un enorme cavallo di legno, si nascondono al suo interno e riescono così a penetrare nelle mura di Troia, città situata nell'attuale Turchia. Nella mitologia, questi eventi sono narrati con l'ispirazione di Calliope, la musa della poesia epica. Calliope, considerata la più importante delle nove muse, era la dea che ispirava i poeti nelle loro opere epiche. La morte di Achille non viene narrata nell'Iliade, ma secondo la tradizione viene ucciso da Paride con una freccia scoccata al tallone, il suo unico punto debole. Questa storia ha attraversato i millenni diventando un simbolo della letteratura classica e dell'eredità culturale greco-romana, influenzando profondamente l'arte e la letteratura occidentale.
La vicenda intreccia elementi storici e mitologici, creando un racconto che ancora oggi affascina lettori di tutte le età. Gli archeologi hanno effettivamente trovato i resti dell'antica città di Troia nell'odierna Turchia, confermando che alcuni elementi dell'Iliade potrebbero basarsi su eventi storici reali, anche se fortemente romanzati nella narrazione epica.