Il Dolce Stilnovo rappresenta una delle correnti poetiche più significative della letteratura italiana medievale.
La figura di Guido Guinizzelli è fondamentale come precursore e ispiratore del movimento. La sua canzone "Al cor gentil rempaira sempre amore" stabilisce i principi fondamentali che caratterizzeranno il movimento: il legame tra nobiltà d'animo e capacità di amare, la donna come creatura angelica che eleva spiritualmente il poeta, e l'amore come esperienza di perfezionamento interiore. Le caratteristiche distintive della poesia stilnovista includono l'uso del volgare illustre, un linguaggio raffinato e dolce, e temi come l'amore spiritualizzato e la donna-angelo.
La concezione della nobiltà nel Dolce Stilnovo si distacca completamente dalla visione feudale tradizionale. Per gli stilnovisti, la vera nobiltà non deriva dal sangue o dal lignaggio familiare, ma dalle qualità interiori e dalla gentilezza d'animo. Questa rivoluzionaria visione si manifesta attraverso una poesia che unisce profondità filosofica e dolcezza espressiva, creando un nuovo modo di concepire l'amore e la bellezza. La donna non è più oggetto di desiderio carnale ma diventa tramite di elevazione spirituale, mentre l'amore si trasforma in un'esperienza che purifica e nobilita l'animo del poeta. Questa concezione influenzerà profondamente tutta la letteratura successiva, trovando la sua massima espressione nella figura di Beatrice nella Divina Commedia di Dante Alighieri.