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Dante Bibliografia (approfondita)
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La Bibliografia di Dante: La Vita Nova, Le Rime, De Vulgari Eloquentia, Monarchia, Convivio, Le Epistole, Le Eglogle, La Quaestio de Aqua et Terra
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La Bibliografia di Dante noi non possediamo nessuna opera di dante scritta da dante, quindi non abbiamo nessun 'autografo di dante' La Vita Nova (1292-95) e un prosimetro (componimento misto di prosa e poesia) dante presenta in prosa un componimento poetico, poi scrive la poesia e la commenta in prosa. nell'opere sono presenti 31 liriche tra sonetti e canzoni e 42 libri (brevi capitoli), con il primo che funziona da proemio (incipit), in cui spiega che va a ricordare alcuni momenti della sua vita, che sono pochi perche' e' giovane, dando quindi inizio ad una nuova vita, raccontandoci la loro essenza. (inserisce anche dei componimenti scritti in precedenza). nel secondo libro parla del primo incontro con beatrice (quando hanno 9 anni ritorno alla numerologia dantesca) sono giovani ma lui già capisce che sara la donna che gli rubera il cuore e la mente. nel libro terzo avviene il secondo incontro 9 anni dopo, lo saluta (via verso alla salvezza), dante la sogna in braccio ad una figura scura che dice di essere il suo padrone (amore), infatti l'amore si mangia l'amore di dante (beatrice mangia il suo cuore). nel quinto dante da la percezione di essere innamorato, ma tenta di nasconderlo scrivendo delle poesiette da niente. nel sesto lui per...
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nascondere il suo amore fingera di corteggiare qualcun altro, la donna dello schermo (si interpone tra dante e beatrice), quando beatrice lo vede attratto da un'altra, gli toglie il saluto, dante e disperato. libro 14 dante nota che le altre donne non sono gelose della bellezza di beatrice. libro 19 'donne ch'avete intelletto d'amore'. libro 26 'tanto gentile e tanto onesta pare' il sonetto viene spiegato prima di essere mostrato, sottolinea che non solo le donne non sono gelose di beatrice, ma loro si sentono lodate dalla sua grandezza. libro 27 'vede perfettamente onne salute' richiama ai sospiri e all'essere gentile, intorno al libro 31 ha una premonizione della morte di beatrice (una visione). libro 35 beatrice muore e lui scrive piangendo la sua morte. subentra poi la figura della donna pietosa (si fa avanti per consolare dante) ma dante ritorna a concentrare le sue attenzioni su beatrice. libro 41 riprende l'idea della beatrice gentile 'oltre la spera che piu' larga gira', ma molto importante nel libro 42 'la mirabile visione' dove beatrice continua ad apparire a dante, a salvarlo, a portarlo sulla retta via e capisce di non dover piu' parlar di lei finche' non sara un poeta talmente grande da poterla onorare, inizia a studiare per migliorare a livello poetico. (richiamo alla futura scrittura della commedia, lui infatti nella commedia si riterra davvero un poeta importante e degno di onorarla). beatrice appare all'ora nona (ore del monaco: alba o mattutino (6), ora terza (9), ora sesta (12), ora nona (15), vespro o compieta (18)) alla fine dante parla che grazie all'apparizione di beatrice ritorna sulla retta via. (libro 42 anticipo della commedia). e' un'opera allegorica (come la commedia), l'allegoria e` la figura di qualcos'altro, beatrice quindi non ha solo un significato letterale, ma anche quello allegorico come salvezza, è un'opera innovativa, già dallo stile di scrittura con il prosimetro, innovazioni poetiche (apice dello stilnovismo) e di prosa (uso di figure retoriche). tutta questa esperienza poetica, ci porta alla commedia, e quindi una preparazione al capolavoro. significato letterale dell'opera: innamoramento di dante per bice portinari, periodo buio dopo la sua morte e ritorno alla fede. significato allegorico: beatrice e la strada verso la salvezza, colei che da beatitudine, da' a dante la possibilità dello studio teologico. allegoria mistico-religiosa. che porta ad un rinnovamento spirituale. Le Rime queste poesie non sono state raccolte da dante, ma sono state organizzate a posteriori, ci sono stati vari dibattiti a riguardo. lui inizia a scrivere gia nel 1283 e queste poesie arriva circa fino al 1308, poiche' dopo si dedica esclusivamente a comporre la commedia. c'e' una grande varieta, di temi, di modi di scrivere. si vede la sua crescita come poeta anche a livello tecnico. sono delle esercitazioni poetiche, per lavorare e prepararsi per diventare quel poeta talmente grande da poter cantare di beatrice, lui puo' infatti esprimersi in diversi modi, con diversi temi, scrive persino in lingua doc. lui fa quindi una sperimentazione, nel ricercare una modernita' plurilinguistica'. 1921 michele barbi, mette insieme tutte le rime di dante, comprese quelle della vita nova e del convivio, escludendo solo la commedia. le poesie possono essere ordinate: cronologicamente o logicamente (argomenti). le dividiamo in: Rime Estravaganti componimenti fuori dalla vita nova e dal convivio, circa 50, non completamente sicuri che tutte siano sue. Rime giovanili comico-realistiche (cronologico e logico), hanno un taglio piu' realistico e troviamo i sonetti che dante si scambia con forese donati (fratello di corso donati, capo dei guelfi neri) 'tenzone (duello) con forese donati' (3 sonetti con le risposte di dante, dove si insultano in maniera scherzosa). -La Bibliografia di Dante Rime petrose (logica), poesie molto dure, che sono rime 'aspre e chiocce, sonetti difficili da scrivere (tecnicamente) e da comprendere (trobar clu), madonna petra, dal cuore di pietra che non accetta le attenzioni di dante. 'al poco giorno al gran cerchio d'ombra' e' una sestina (gruppi di 6 endecasillabi) dove tutti i versi terminano con le 6 parole della prima sestina (molto difficile), termina con una terzina con cui in ognuno dei versi compaiono 2 delle 6 parole. 'cosi' nel mio parlar voglio esser aspro' parla di questa donna con il cuore di pietra, rivestita di diaspro, c'e' un gioco sulla durezza di questa donna che spezza tutte le attenzioni di dante, la canzone conclude con dante che chiede alla canzone di colpirla al cuore, come vendetta. Rime filosofiche o dell'esilio (cronologico e logico), poesie piu' complesse, con temi filosofici piu' elevati, dante ha un'enorme crescita tecnica. il componimento piu' recente, che dimostra una capacita poetica elevata e un contenuto piu' intenso 'quido i' vorrei che tu lapo ed io' e' un inno all'amicizia, seppur dante quando sarà priore lo esiliera, parla dell'intensa amicizia con guido cavalcanti e lapo gianni. (evocazione alla magia, alle navi volanti che non hanno bisogno di marinai, fortuna: fortunale tempesta marittima, senza tempeste e impedimenti, senza avere nessun'altro desiderio a parte quello di stare insieme, anche con beatrice monna (madonna- mia signora, padrona) vanna, monna lagia e 'la trentesima' (trentesima donna piu' bella di firenze). nomina il piu' grande mago, merlino. e loro parlano d'amore, felici e spensierati in un ambiente magico e immaginario). e' un sonetto (abba abba cde edc). i trattati (saggio in prosa, opera non di invenzione) nella prosa di dante troviamo spesso degli inserti di poesia. Il convivio (1303-1308 Circa) e' un trattato, in lingua volgare, e' un'opera incompiuta, sarebbero dovuti essere 15 capitoli, ma dante si ferma al 4. (convivio. - riunione banchetto, simposio – riunione degustazione) dante immagina questo banchetto di sapienti che mangiano il pane degli angeli (cultura, filosofia), ma le briciole possono essere gustate anche dalla gente comune (chi non ha studiato). Quest'immagine si concretizza nell'uso della lingua, lui infatti lo scrive in volgare, andando contro alla normalita', i 'magnagli' (trattati di argomenti elevati) erano scritti in latino. E' un leggero prosimetro, poiche' c'e' una piccola componente poetica (4 canzoni). 1 libro prologo all'opera 'siccome dice lo filosofo' (aristotele) l'aristotelismo di dante e filtrata attraverso alla figura di san tommaso d'aquino (che rivede l'aristotelismo in temini cristiani, filsofia scolastica che si oppone a quella patristica con san agostino) filosofia metafisica: desiderio della sapienza, ogni elemento tende alla perfezione e per essere perfetti bisogna sapere, quindi nella scienza e nel sapere sia la felicita, ma degli impedimenti negano questa felicità a molti, la pigrizia mentale o gli impedimenti fisici, non ha una canzone introduttiva, invita tutti a far proprio questo pane (sapienza) e per questo lui utilizza il volgare. 2 libro introdotto da una canzone 'voi che intendendo il terzo ciel movete' (cieli: luna, mercurio, venere), parla ancora del suo amore per la donna pietosa e poi spiega. dante definisce i '4 sensi delle scritture' (significati) che sono: letterale (cio' che leggiamo, quello che c'e' scritto), allegorico (verità nascosta sotto una bella menzogna, come la leggenda di orfeo 'con il suo canto la muovere le pietre' allegoria - orfeo riesce a sciogliere anche il cuori di pietra), morale (l'insegnamento), anagogico o sovrasenso (ordine sovrannaturale il significato anagogico del salmo della fuga d'egitto 'la fuga dell'uomo dal peccato'). 3 libro introdotto da una canzone 'amor che ne la mente mi ragiona', poi si occupa di elementi di cosmologia e come amore si manifesta nelle varie creature. parlando d'amore nomina anche la donna angelicata (senza mai nominar beatrice). sarà pero' sempre la sapienza a rendere felice l'uomo. c'e' una sapienza legata al mondo terreno che e la filosofia, ma attraverso alla quale si puo' arrivare alla teologia e quindi a dio, quindi dio ispira all'uomo la filosofia. 4 libro introdotto da una canzone 'le dolci rime d'amor ch'io soli'a ne la mente' (solere essere abituati) la vera (verace) nobilta, non e una nobilta' di stirpe o sociale, e' quella d'animo e lo si puo' essere facendo una vita dignitosa, seguendo le virtu', nomina federico 2 poiche' ha entrambe le nobiltà, lui esprimera che l'impero e' voluto da dio (guelfo bianco: sostenendo che i poteri debbano essere divisi). lo scopo del convivio e organizzare le filosofie esistenti, gia' chiarissimo nel riferimento ad aristotele, quindi vuole dare ordine al sapere medievale, esprime che l'uomo si debba elevare dal suo stato primordiale, ma arrivando ad un vero stato di nobiltate (nobiltà d'animo). la forma e fodamentale, essendo il primo trattato in volgare (creare una lingua, inventare nuovi termini), l'utilizzo delle varie figure retoriche (sia nelle canzoni che nella prosa), con un contenuto molto elevato. La Bibliografia di Dante De vulgari Eloquentia (303-305 circa) e un trattato in prosa ed scritto in latino perche' era riferito a chi parlava e scriveva in latino, per invitare all'utilizzo del volgare. dante non lo conclude, erano previsti 4 libri e si ferma al 14 paragrafo del 2 libro, non è la prima opera su questo argomento, ma è un'opera rivoluzionaria che dimostra che il volgare possa essere elevato quanto il latino. libro 1 esplicita che il volgare e superiore al latino, perche' si apprende naturalmente 'lo si succhia col latte della mamma', mentre il latino va studiato, il volgare ha una superiorità sul latino perche' e' persino anteriore al latino (secondo dante). lui inizia a parlare quindi della storia della lingua, cominciando dal fatto che il linguaggio e' tipico dell'uomo, non e' concesso agli animali (inferiori), non e' necessario agli angeli (superiori). secondo dante originariamente esisteva una lingua comune (elementi comuni in molte lingue), dicendo che a causa della superbia verra' distrutta con la costruzione e crollo della torre di babele' dando inizio alla confusione delle lingue, parla di come la lingua sia un elemento in continua evoluzione e come le lingue vadano via via evolvendosi e differenziandosi, nomina i 3 idiomi fondamentali: germanico, greco e il romanzo, il romanzo sul quale dante si sofferma e la lingua del sud europa (lingua d'oil, lingua d'oc, lingua del si), cioe' la lingua del si. l'idea linguistica di dante era che ci fosse un'unica lingua originale (il volgare), che persino adamo nel paradiso gli confermera che nel paradiso terrestre parlavano in volgare. i 3 idiomi erano i tra modi in cui i latini 'affermavano', lui si occupera della lingua del si (volgare). lui sostiene che ci sia una lingua stabile, parlata da tutto il popolo e ha una stessa grammatica, quindi come il latino che una lingua con una grammatica, ma sostiene che anche il volgare ormai lo sia, quindi anche in quest'ottica la lingua del si e superiore alle altre lingue romanze, il volgare italiano e' suddiviso in 14 varieta, dante ci propone un volgare che sia superiore agli altri, riuscendo ad unificare un paese, lo cerca analizzando i vari testi poetici, sostenendo che ne il siciliano, ne il bolognese siano questa lingua, ma che deve avere queste 4 caratteristiche, deve quindi essere: illustre (illustrare, rendere importante), cardinale (punto intorno a cui intorno ruotano gli altri volgari, il cardine), aulico (aula, una lingua destinato ad essere parlata in una reggia, monarchia, quindi una lingua elevata), curiale (corte, lingua elevata destinata ad essere usata in un luogo importante). libro 2→→→→→si interrompe, cerca di mettere in pratica le sue teorie, facendo esempi di opere nelle quali si puo' utilizzare questo volgare illustre (come nel convivio). deve essere usato per i maniaglia (salus - salvezza del proprio paese con le armi, venus - venusta, bellezza e amore, virtus - virtu' morale) e lui lo ha già fatto con il convivio, definisce gli stili: tragico, elegiaco (stile medio), comico (stile piu' umile). il metro piu' nobile da usare e la canzone, usando versi endecasillabi e settenari, quindi indispensabili da adoperare. grazie a quest'opera e all'uso di questa lingua illustre (sia con dante che con petrarca e boccaccio), sarà il fiorentino ad unificare e diventera poi l'italiano (anche con l'intervento di bembo nel '500, lingua di petrarca per la poesia e lingua di boccaccio per la prosa). quest'opera studia sistematicamente (in maniera scientifica) questa lingua, mettendo a confronto le diverse lingue. retorica: retore, oratore (arte del parlare) de volgari e' un manoscritto di retorica che parla dell'arte di parlare e scrivere bene. Monarchia (1312-1313 O 1317) l'ultimo trattato (completato) e' 'monarchia' trattato politico scritto in latino (rivolgendosi a tutti) poiche' e' la lingua internazionale, quindi e molto importante poiche' esprime fermamente la sua idea politica (essendo attivo sia fisicamente che a livello letterario). dante sperava che arrigo 7 compiesse questa impresa e riunificasse firenze, ma fallisce, e' composto da 3 libri, in cui si riferisce all' 'impero universale', quindi un unico imperatore che governi su tutti i popoli. libro 1-dante sviluppa nell'incip l'idea della necessita di una 'monarchia-impero universale' quindi un unico impero su tutte le monarchie e i signori, sono quindi delle idee utopistiche, questo impero e' l'unico modo per garantire la pace universale, fondamentale per la felicità dell'uomo, secondo lui quello che piu' si e' avvicinato a questa idea e' il modello dell'impero di augusto (ara pacis augustae), voluto quindi da dio. libro 2 parla della legittimita' dell'impero romano, che quindi sia giusto, e da questo discende la legittimità dell'impero universale ed e quindi voluto da dio. lui parla quindi delle idee proposte da virgilio, esprimendo i segnali divini di come enea sia sopravvissuto ed abbia fondato roma e quindi il seguente impero, dando un'argomentazione vicina alla cristianita, come il fatto che cristo abbia accettato di farsi giudicare da un tribunale romano 'date a cesare quel che e' di cesare, e a dio cio' che e' di dio', quindi spiega che tutti gli imperatori si faranno incoronare a roma, mirando a rinnovare l'impero. La Bibliografia di Dante 3 libro. →→→→rapporto tra impero e papato. le due grandi luci, saranno discussi non solo da dante, ma lui si scaglia contro la donazione di costantino (bufala) poiche' la chiesa e' solo un organismo spirituale, quindi non doveva possedere dei beni temporali, lui entra nel merito del potere, la chiesa sostiene che il potere venga dato all'imperatore dal papa, che lo riceve da dio, dante invece crede che dio dia direttamente lo stesso potere sia al papa che all'imperatore, ma che debbano rispettarsi, occupandosi il papa del potere spirituale e l'imperatore di quello temporale, quindi il papa si deve occupare della felicita dell'uomo dopo la morte (teologia), mentre l'imperatore si deve occupare di quella terrena (filosofia). la chiesa cercherà di distruggere tutte le copie e riterra dante un eretico, ma queste idee di dante verranno riprese nella commedia, con un valore autonomo, è un'opera fondamentale per le posizioni politiche dalla parte di arrigo 7, diventando anche priore, ma quest'opera rimane un'utopia poiche' e' impensabile che i potenti si pieghino all'imperatore e che la chiesa rinunci al suo potere culturale. Le Epistole sono rimaste solo 13, probabilmente molte sono andate perse, non di tutti e' certa la paternita dantesca, ma ne conosciamo altre citate da altri autori, conoscendole anche in maniera indiretta. sono scritte in latino, indirizzate a diversi destinatari e le piu' importanti sono la 5-6-7 di argomento politico: 5 indirizzata a monarchi e popoli d'italia, 6 ai fiorentini, 7 all'imperatore arrigo 7 (si schiera a favore dell'impero). poi è importante la 11 (1314) indirizzata ai cardinali italiani che parteciperanno al conclave (cardinali si riuniscono per eleggere il papa) con la morte di clemente 5, per eleggerne uno italiano, la 12 (1315-17) scritta all'amico fiorentino, dove gli spiega perche' rifiuta il ritorno a firenze (essendo innocente) parlando del suo orgoglio, la lettera piu' discussa e la 13 (1316- 20), divisa in capitoli, indirizzata a can grande della scala (signore di verona) e accompagna il dono della terza cantica della commedia dedicata a can grande e ci propone l'interpretazione allegorica della sua opera, in parte della lettera, si dubita dell'autenticita', dante: primi 13 paragrafi, i restanti di un critico o di un copista. nei suoi paragrafi, lo ringrazia e annuncia la terza cantica, dandogli qualche mezzo per leggere la sua opera in senso allegorico, nei paragrafi 7-8 dante applica la teoria del 'de volgari eloquenza' alla commedia, spiegandone anche il titolo, definendo l'inizio orribile e il paradiso spettacolare, ritenendo infatti lo stile comico oltre all'uso della lingua in volgare, il significato letterale e' il viaggio di un uomo nella settimana santa del '300 che si trova proiettato nell'aldila, della vita dopo la morte. il significato allegorico e' l'uscita di un uomo, di tutti gli uomini per liberarsi dal peccato e arrivare a dio. Le Ecogle Poesia pastorale →ha origine in grecia con teocrito, che scrive gli idilli (componimenti che parlano della natura), ma a roma con virgilio che scrive le georgiche (aricoltura) e le bucoliche (10 ecogle). le ecogle hanno come protagonisti dei pastori che invece di lavorare suonano e cantano, godendosi la tranquillità della vita. queste storie sono incentrate in arcadia (regione dei pastori) nel peloponneso, viene infatti anche chiamata poesia bucolica. dante scrive 2 ecogle, petrarca ne scrive 12 e boccaccio ne scrive 16. nel '400 iacopo sannazaro scrive un prosimetro 'arcadia', nel '500 tasso scrive il poema 'aminta', nel '600 guarini scrive il pastor fido' e nel '700 con l'accademia dell'arcadia con nomi di pastore dove scrivono poesie pastorali (anche donne). giovanni del virgilio accusa dante di scrivere in volgare perche' non sa scrivere in latino e dante risponde scrivendo 2 perfette ecogle in latino, dimostrando di saper padroneggiare la lingua latina. La Quaestio De Aqua Et De Terra e' un'orazione, detta in pubblico a verona, una specie di conferenza sulle sue ideologie di tipo scientifico nella quale parla della questione delle terre emerse (si pensava fossero solo nell'emisfero boreale), questa visione infatti definisce la sua definizione di universo, che gli servirà di visualizzare come e' posto il cosmo al centro della commedia. ritornerà poi a ravenna e morirà a venezia. il poemetto. →il Fiore traduzione de 'le romance de la rose', viene attribuito a dante.
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Dante Bibliografia (approfondita)
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La Bibliografia di Dante: La Vita Nova, Le Rime, De Vulgari Eloquentia, Monarchia, Convivio, Le Epistole, Le Eglogle, La Quaestio de Aqua et Terra
5
La vita, le opere, i sentimenti stilnovistici (amore e amicizia), la formazione filosofica e la concezione del sapere, la visione politica, la questione della lingua, lo sperimentalismo stilistico, tutto sulla ‘Vita Nuova’.
48
tutti riassunti
6
La vita di Dante Alighieri
2
Il convivio, il De vulgari eloquentia e il De monarchia
35
Contiene la vita, la visione politica e le opere (la Vita Nuova, il Convivio, le Rime, le Epistole, De vulgari eloquentia, la Monarchia, la Commedia)
11
De vulgari eloquentia, il convivio, la vita nova, il de monarchia e le epistole.
La Bibliografia di Dante noi non possediamo nessuna opera di dante scritta da dante, quindi non abbiamo nessun 'autografo di dante' La Vita Nova (1292-95) e un prosimetro (componimento misto di prosa e poesia) dante presenta in prosa un componimento poetico, poi scrive la poesia e la commenta in prosa. nell'opere sono presenti 31 liriche tra sonetti e canzoni e 42 libri (brevi capitoli), con il primo che funziona da proemio (incipit), in cui spiega che va a ricordare alcuni momenti della sua vita, che sono pochi perche' e' giovane, dando quindi inizio ad una nuova vita, raccontandoci la loro essenza. (inserisce anche dei componimenti scritti in precedenza). nel secondo libro parla del primo incontro con beatrice (quando hanno 9 anni ritorno alla numerologia dantesca) sono giovani ma lui già capisce che sara la donna che gli rubera il cuore e la mente. nel libro terzo avviene il secondo incontro 9 anni dopo, lo saluta (via verso alla salvezza), dante la sogna in braccio ad una figura scura che dice di essere il suo padrone (amore), infatti l'amore si mangia l'amore di dante (beatrice mangia il suo cuore). nel quinto dante da la percezione di essere innamorato, ma tenta di nasconderlo scrivendo delle poesiette da niente. nel sesto lui per...
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nascondere il suo amore fingera di corteggiare qualcun altro, la donna dello schermo (si interpone tra dante e beatrice), quando beatrice lo vede attratto da un'altra, gli toglie il saluto, dante e disperato. libro 14 dante nota che le altre donne non sono gelose della bellezza di beatrice. libro 19 'donne ch'avete intelletto d'amore'. libro 26 'tanto gentile e tanto onesta pare' il sonetto viene spiegato prima di essere mostrato, sottolinea che non solo le donne non sono gelose di beatrice, ma loro si sentono lodate dalla sua grandezza. libro 27 'vede perfettamente onne salute' richiama ai sospiri e all'essere gentile, intorno al libro 31 ha una premonizione della morte di beatrice (una visione). libro 35 beatrice muore e lui scrive piangendo la sua morte. subentra poi la figura della donna pietosa (si fa avanti per consolare dante) ma dante ritorna a concentrare le sue attenzioni su beatrice. libro 41 riprende l'idea della beatrice gentile 'oltre la spera che piu' larga gira', ma molto importante nel libro 42 'la mirabile visione' dove beatrice continua ad apparire a dante, a salvarlo, a portarlo sulla retta via e capisce di non dover piu' parlar di lei finche' non sara un poeta talmente grande da poterla onorare, inizia a studiare per migliorare a livello poetico. (richiamo alla futura scrittura della commedia, lui infatti nella commedia si riterra davvero un poeta importante e degno di onorarla). beatrice appare all'ora nona (ore del monaco: alba o mattutino (6), ora terza (9), ora sesta (12), ora nona (15), vespro o compieta (18)) alla fine dante parla che grazie all'apparizione di beatrice ritorna sulla retta via. (libro 42 anticipo della commedia). e' un'opera allegorica (come la commedia), l'allegoria e` la figura di qualcos'altro, beatrice quindi non ha solo un significato letterale, ma anche quello allegorico come salvezza, è un'opera innovativa, già dallo stile di scrittura con il prosimetro, innovazioni poetiche (apice dello stilnovismo) e di prosa (uso di figure retoriche). tutta questa esperienza poetica, ci porta alla commedia, e quindi una preparazione al capolavoro. significato letterale dell'opera: innamoramento di dante per bice portinari, periodo buio dopo la sua morte e ritorno alla fede. significato allegorico: beatrice e la strada verso la salvezza, colei che da beatitudine, da' a dante la possibilità dello studio teologico. allegoria mistico-religiosa. che porta ad un rinnovamento spirituale. Le Rime queste poesie non sono state raccolte da dante, ma sono state organizzate a posteriori, ci sono stati vari dibattiti a riguardo. lui inizia a scrivere gia nel 1283 e queste poesie arriva circa fino al 1308, poiche' dopo si dedica esclusivamente a comporre la commedia. c'e' una grande varieta, di temi, di modi di scrivere. si vede la sua crescita come poeta anche a livello tecnico. sono delle esercitazioni poetiche, per lavorare e prepararsi per diventare quel poeta talmente grande da poter cantare di beatrice, lui puo' infatti esprimersi in diversi modi, con diversi temi, scrive persino in lingua doc. lui fa quindi una sperimentazione, nel ricercare una modernita' plurilinguistica'. 1921 michele barbi, mette insieme tutte le rime di dante, comprese quelle della vita nova e del convivio, escludendo solo la commedia. le poesie possono essere ordinate: cronologicamente o logicamente (argomenti). le dividiamo in: Rime Estravaganti componimenti fuori dalla vita nova e dal convivio, circa 50, non completamente sicuri che tutte siano sue. Rime giovanili comico-realistiche (cronologico e logico), hanno un taglio piu' realistico e troviamo i sonetti che dante si scambia con forese donati (fratello di corso donati, capo dei guelfi neri) 'tenzone (duello) con forese donati' (3 sonetti con le risposte di dante, dove si insultano in maniera scherzosa). -La Bibliografia di Dante Rime petrose (logica), poesie molto dure, che sono rime 'aspre e chiocce, sonetti difficili da scrivere (tecnicamente) e da comprendere (trobar clu), madonna petra, dal cuore di pietra che non accetta le attenzioni di dante. 'al poco giorno al gran cerchio d'ombra' e' una sestina (gruppi di 6 endecasillabi) dove tutti i versi terminano con le 6 parole della prima sestina (molto difficile), termina con una terzina con cui in ognuno dei versi compaiono 2 delle 6 parole. 'cosi' nel mio parlar voglio esser aspro' parla di questa donna con il cuore di pietra, rivestita di diaspro, c'e' un gioco sulla durezza di questa donna che spezza tutte le attenzioni di dante, la canzone conclude con dante che chiede alla canzone di colpirla al cuore, come vendetta. Rime filosofiche o dell'esilio (cronologico e logico), poesie piu' complesse, con temi filosofici piu' elevati, dante ha un'enorme crescita tecnica. il componimento piu' recente, che dimostra una capacita poetica elevata e un contenuto piu' intenso 'quido i' vorrei che tu lapo ed io' e' un inno all'amicizia, seppur dante quando sarà priore lo esiliera, parla dell'intensa amicizia con guido cavalcanti e lapo gianni. (evocazione alla magia, alle navi volanti che non hanno bisogno di marinai, fortuna: fortunale tempesta marittima, senza tempeste e impedimenti, senza avere nessun'altro desiderio a parte quello di stare insieme, anche con beatrice monna (madonna- mia signora, padrona) vanna, monna lagia e 'la trentesima' (trentesima donna piu' bella di firenze). nomina il piu' grande mago, merlino. e loro parlano d'amore, felici e spensierati in un ambiente magico e immaginario). e' un sonetto (abba abba cde edc). i trattati (saggio in prosa, opera non di invenzione) nella prosa di dante troviamo spesso degli inserti di poesia. Il convivio (1303-1308 Circa) e' un trattato, in lingua volgare, e' un'opera incompiuta, sarebbero dovuti essere 15 capitoli, ma dante si ferma al 4. (convivio. - riunione banchetto, simposio – riunione degustazione) dante immagina questo banchetto di sapienti che mangiano il pane degli angeli (cultura, filosofia), ma le briciole possono essere gustate anche dalla gente comune (chi non ha studiato). Quest'immagine si concretizza nell'uso della lingua, lui infatti lo scrive in volgare, andando contro alla normalita', i 'magnagli' (trattati di argomenti elevati) erano scritti in latino. E' un leggero prosimetro, poiche' c'e' una piccola componente poetica (4 canzoni). 1 libro prologo all'opera 'siccome dice lo filosofo' (aristotele) l'aristotelismo di dante e filtrata attraverso alla figura di san tommaso d'aquino (che rivede l'aristotelismo in temini cristiani, filsofia scolastica che si oppone a quella patristica con san agostino) filosofia metafisica: desiderio della sapienza, ogni elemento tende alla perfezione e per essere perfetti bisogna sapere, quindi nella scienza e nel sapere sia la felicita, ma degli impedimenti negano questa felicità a molti, la pigrizia mentale o gli impedimenti fisici, non ha una canzone introduttiva, invita tutti a far proprio questo pane (sapienza) e per questo lui utilizza il volgare. 2 libro introdotto da una canzone 'voi che intendendo il terzo ciel movete' (cieli: luna, mercurio, venere), parla ancora del suo amore per la donna pietosa e poi spiega. dante definisce i '4 sensi delle scritture' (significati) che sono: letterale (cio' che leggiamo, quello che c'e' scritto), allegorico (verità nascosta sotto una bella menzogna, come la leggenda di orfeo 'con il suo canto la muovere le pietre' allegoria - orfeo riesce a sciogliere anche il cuori di pietra), morale (l'insegnamento), anagogico o sovrasenso (ordine sovrannaturale il significato anagogico del salmo della fuga d'egitto 'la fuga dell'uomo dal peccato'). 3 libro introdotto da una canzone 'amor che ne la mente mi ragiona', poi si occupa di elementi di cosmologia e come amore si manifesta nelle varie creature. parlando d'amore nomina anche la donna angelicata (senza mai nominar beatrice). sarà pero' sempre la sapienza a rendere felice l'uomo. c'e' una sapienza legata al mondo terreno che e la filosofia, ma attraverso alla quale si puo' arrivare alla teologia e quindi a dio, quindi dio ispira all'uomo la filosofia. 4 libro introdotto da una canzone 'le dolci rime d'amor ch'io soli'a ne la mente' (solere essere abituati) la vera (verace) nobilta, non e una nobilta' di stirpe o sociale, e' quella d'animo e lo si puo' essere facendo una vita dignitosa, seguendo le virtu', nomina federico 2 poiche' ha entrambe le nobiltà, lui esprimera che l'impero e' voluto da dio (guelfo bianco: sostenendo che i poteri debbano essere divisi). lo scopo del convivio e organizzare le filosofie esistenti, gia' chiarissimo nel riferimento ad aristotele, quindi vuole dare ordine al sapere medievale, esprime che l'uomo si debba elevare dal suo stato primordiale, ma arrivando ad un vero stato di nobiltate (nobiltà d'animo). la forma e fodamentale, essendo il primo trattato in volgare (creare una lingua, inventare nuovi termini), l'utilizzo delle varie figure retoriche (sia nelle canzoni che nella prosa), con un contenuto molto elevato. La Bibliografia di Dante De vulgari Eloquentia (303-305 circa) e un trattato in prosa ed scritto in latino perche' era riferito a chi parlava e scriveva in latino, per invitare all'utilizzo del volgare. dante non lo conclude, erano previsti 4 libri e si ferma al 14 paragrafo del 2 libro, non è la prima opera su questo argomento, ma è un'opera rivoluzionaria che dimostra che il volgare possa essere elevato quanto il latino. libro 1 esplicita che il volgare e superiore al latino, perche' si apprende naturalmente 'lo si succhia col latte della mamma', mentre il latino va studiato, il volgare ha una superiorità sul latino perche' e' persino anteriore al latino (secondo dante). lui inizia a parlare quindi della storia della lingua, cominciando dal fatto che il linguaggio e' tipico dell'uomo, non e' concesso agli animali (inferiori), non e' necessario agli angeli (superiori). secondo dante originariamente esisteva una lingua comune (elementi comuni in molte lingue), dicendo che a causa della superbia verra' distrutta con la costruzione e crollo della torre di babele' dando inizio alla confusione delle lingue, parla di come la lingua sia un elemento in continua evoluzione e come le lingue vadano via via evolvendosi e differenziandosi, nomina i 3 idiomi fondamentali: germanico, greco e il romanzo, il romanzo sul quale dante si sofferma e la lingua del sud europa (lingua d'oil, lingua d'oc, lingua del si), cioe' la lingua del si. l'idea linguistica di dante era che ci fosse un'unica lingua originale (il volgare), che persino adamo nel paradiso gli confermera che nel paradiso terrestre parlavano in volgare. i 3 idiomi erano i tra modi in cui i latini 'affermavano', lui si occupera della lingua del si (volgare). lui sostiene che ci sia una lingua stabile, parlata da tutto il popolo e ha una stessa grammatica, quindi come il latino che una lingua con una grammatica, ma sostiene che anche il volgare ormai lo sia, quindi anche in quest'ottica la lingua del si e superiore alle altre lingue romanze, il volgare italiano e' suddiviso in 14 varieta, dante ci propone un volgare che sia superiore agli altri, riuscendo ad unificare un paese, lo cerca analizzando i vari testi poetici, sostenendo che ne il siciliano, ne il bolognese siano questa lingua, ma che deve avere queste 4 caratteristiche, deve quindi essere: illustre (illustrare, rendere importante), cardinale (punto intorno a cui intorno ruotano gli altri volgari, il cardine), aulico (aula, una lingua destinato ad essere parlata in una reggia, monarchia, quindi una lingua elevata), curiale (corte, lingua elevata destinata ad essere usata in un luogo importante). libro 2→→→→→si interrompe, cerca di mettere in pratica le sue teorie, facendo esempi di opere nelle quali si puo' utilizzare questo volgare illustre (come nel convivio). deve essere usato per i maniaglia (salus - salvezza del proprio paese con le armi, venus - venusta, bellezza e amore, virtus - virtu' morale) e lui lo ha già fatto con il convivio, definisce gli stili: tragico, elegiaco (stile medio), comico (stile piu' umile). il metro piu' nobile da usare e la canzone, usando versi endecasillabi e settenari, quindi indispensabili da adoperare. grazie a quest'opera e all'uso di questa lingua illustre (sia con dante che con petrarca e boccaccio), sarà il fiorentino ad unificare e diventera poi l'italiano (anche con l'intervento di bembo nel '500, lingua di petrarca per la poesia e lingua di boccaccio per la prosa). quest'opera studia sistematicamente (in maniera scientifica) questa lingua, mettendo a confronto le diverse lingue. retorica: retore, oratore (arte del parlare) de volgari e' un manoscritto di retorica che parla dell'arte di parlare e scrivere bene. Monarchia (1312-1313 O 1317) l'ultimo trattato (completato) e' 'monarchia' trattato politico scritto in latino (rivolgendosi a tutti) poiche' e' la lingua internazionale, quindi e molto importante poiche' esprime fermamente la sua idea politica (essendo attivo sia fisicamente che a livello letterario). dante sperava che arrigo 7 compiesse questa impresa e riunificasse firenze, ma fallisce, e' composto da 3 libri, in cui si riferisce all' 'impero universale', quindi un unico imperatore che governi su tutti i popoli. libro 1-dante sviluppa nell'incip l'idea della necessita di una 'monarchia-impero universale' quindi un unico impero su tutte le monarchie e i signori, sono quindi delle idee utopistiche, questo impero e' l'unico modo per garantire la pace universale, fondamentale per la felicità dell'uomo, secondo lui quello che piu' si e' avvicinato a questa idea e' il modello dell'impero di augusto (ara pacis augustae), voluto quindi da dio. libro 2 parla della legittimita' dell'impero romano, che quindi sia giusto, e da questo discende la legittimità dell'impero universale ed e quindi voluto da dio. lui parla quindi delle idee proposte da virgilio, esprimendo i segnali divini di come enea sia sopravvissuto ed abbia fondato roma e quindi il seguente impero, dando un'argomentazione vicina alla cristianita, come il fatto che cristo abbia accettato di farsi giudicare da un tribunale romano 'date a cesare quel che e' di cesare, e a dio cio' che e' di dio', quindi spiega che tutti gli imperatori si faranno incoronare a roma, mirando a rinnovare l'impero. La Bibliografia di Dante 3 libro. →→→→rapporto tra impero e papato. le due grandi luci, saranno discussi non solo da dante, ma lui si scaglia contro la donazione di costantino (bufala) poiche' la chiesa e' solo un organismo spirituale, quindi non doveva possedere dei beni temporali, lui entra nel merito del potere, la chiesa sostiene che il potere venga dato all'imperatore dal papa, che lo riceve da dio, dante invece crede che dio dia direttamente lo stesso potere sia al papa che all'imperatore, ma che debbano rispettarsi, occupandosi il papa del potere spirituale e l'imperatore di quello temporale, quindi il papa si deve occupare della felicita dell'uomo dopo la morte (teologia), mentre l'imperatore si deve occupare di quella terrena (filosofia). la chiesa cercherà di distruggere tutte le copie e riterra dante un eretico, ma queste idee di dante verranno riprese nella commedia, con un valore autonomo, è un'opera fondamentale per le posizioni politiche dalla parte di arrigo 7, diventando anche priore, ma quest'opera rimane un'utopia poiche' e' impensabile che i potenti si pieghino all'imperatore e che la chiesa rinunci al suo potere culturale. Le Epistole sono rimaste solo 13, probabilmente molte sono andate perse, non di tutti e' certa la paternita dantesca, ma ne conosciamo altre citate da altri autori, conoscendole anche in maniera indiretta. sono scritte in latino, indirizzate a diversi destinatari e le piu' importanti sono la 5-6-7 di argomento politico: 5 indirizzata a monarchi e popoli d'italia, 6 ai fiorentini, 7 all'imperatore arrigo 7 (si schiera a favore dell'impero). poi è importante la 11 (1314) indirizzata ai cardinali italiani che parteciperanno al conclave (cardinali si riuniscono per eleggere il papa) con la morte di clemente 5, per eleggerne uno italiano, la 12 (1315-17) scritta all'amico fiorentino, dove gli spiega perche' rifiuta il ritorno a firenze (essendo innocente) parlando del suo orgoglio, la lettera piu' discussa e la 13 (1316- 20), divisa in capitoli, indirizzata a can grande della scala (signore di verona) e accompagna il dono della terza cantica della commedia dedicata a can grande e ci propone l'interpretazione allegorica della sua opera, in parte della lettera, si dubita dell'autenticita', dante: primi 13 paragrafi, i restanti di un critico o di un copista. nei suoi paragrafi, lo ringrazia e annuncia la terza cantica, dandogli qualche mezzo per leggere la sua opera in senso allegorico, nei paragrafi 7-8 dante applica la teoria del 'de volgari eloquenza' alla commedia, spiegandone anche il titolo, definendo l'inizio orribile e il paradiso spettacolare, ritenendo infatti lo stile comico oltre all'uso della lingua in volgare, il significato letterale e' il viaggio di un uomo nella settimana santa del '300 che si trova proiettato nell'aldila, della vita dopo la morte. il significato allegorico e' l'uscita di un uomo, di tutti gli uomini per liberarsi dal peccato e arrivare a dio. Le Ecogle Poesia pastorale →ha origine in grecia con teocrito, che scrive gli idilli (componimenti che parlano della natura), ma a roma con virgilio che scrive le georgiche (aricoltura) e le bucoliche (10 ecogle). le ecogle hanno come protagonisti dei pastori che invece di lavorare suonano e cantano, godendosi la tranquillità della vita. queste storie sono incentrate in arcadia (regione dei pastori) nel peloponneso, viene infatti anche chiamata poesia bucolica. dante scrive 2 ecogle, petrarca ne scrive 12 e boccaccio ne scrive 16. nel '400 iacopo sannazaro scrive un prosimetro 'arcadia', nel '500 tasso scrive il poema 'aminta', nel '600 guarini scrive il pastor fido' e nel '700 con l'accademia dell'arcadia con nomi di pastore dove scrivono poesie pastorali (anche donne). giovanni del virgilio accusa dante di scrivere in volgare perche' non sa scrivere in latino e dante risponde scrivendo 2 perfette ecogle in latino, dimostrando di saper padroneggiare la lingua latina. La Quaestio De Aqua Et De Terra e' un'orazione, detta in pubblico a verona, una specie di conferenza sulle sue ideologie di tipo scientifico nella quale parla della questione delle terre emerse (si pensava fossero solo nell'emisfero boreale), questa visione infatti definisce la sua definizione di universo, che gli servirà di visualizzare come e' posto il cosmo al centro della commedia. ritornerà poi a ravenna e morirà a venezia. il poemetto. →il Fiore traduzione de 'le romance de la rose', viene attribuito a dante.