Hard Times: critica al sistema educativo e industriale
"Tempi difficili" è il romanzo in cui Dickens attacca direttamente il sistema educativo e industriale vittoriano. La storia di Thomas Gradgrind e dei suoi figli mostra cosa succede quando si privilegiano solo i "fatti" ignorando emozioni e immaginazione.
La struttura tripartita è simbolica: "Semina" (l'educazione rigida), "Raccolto" (le conseguenze negative), e "Mietitura" (il crollo del sistema). Gradgrind scopre che la sua filosofia basata solo sui fatti ha rovinato i suoi figli.
I personaggi rappresentano diversi aspetti della società: Gradgrind è l'utilitarismo incarnato, Bounderby lo sfruttatore capitalista, mentre Louisa è la vittima di un'educazione che ha soppresso la sua umanità.
Coketown, la città industriale del romanzo, è descritta come un posto grigio, inquinato e monotono dove gli operai vivono in condizioni terribili. I ricchi, però, li accusano di essere ingrati e immorali - un esempio perfetto dell'ipocrisia vittoriana.
Dickens critica il materialismo dell'epoca e l'idea che le persone possano essere ridotte a macchine. Il romanzo sostiene che società stia disumanizzando gli individui, sopprimendo emozioni e creatività in nome del profitto.
La descrizione di Mr. Gradgrind come "quadrato" in tutto - fisico, mente e filosofia - simboleggia la rigidità di un sistema che vuole incasellare tutto, anche l'animo umano.
Messaggio moderno: Le critiche di Dickens al sistema educativo troppo rigido e alla disumanizzazione del lavoro sono ancora attuali nel nostro mondo tecnologico.