Daniel Defoe: Il Padre del Romanzo Inglese
Daniel Defoe (1660-1731) è una figura straordinaria: giornalista, agente segreto, imprenditore fallito e infine romanziere di successo. Cresciuto in una famiglia di Dissenters, riceve un'educazione pratica in lingue moderne, economia e geografia.
La sua carriera inizia nel giornalismo con il periodico The Review (1704-1713). Le sue posizioni critiche lo portano in prigione, ma paradossalmente questo gli dà popolarità. Intorno ai 60 anni si dedica ai romanzi, creando capolavori come Robinson Crusoe (1719).
Robinson Crusoe è molto più di un'avventura: è il manifesto della classe media emergente. Crusoe rappresenta individualismo, ambizione e pragmatismo borghese. La sua sopravvivenza sull'isola non è un ritorno alla natura, ma un esercizio di dominio su di essa - riflette la mentalità coloniale.
Il rapporto con Friday introduce il primo personaggio "nativo" della narrativa inglese, simbolo del colonizzato che apprende cultura occidentale e cristianesimo. L'isola diventa una società che riflette gli ideali inglesi di individualismo e produttività.
💡 Stile rivoluzionario: Defoe scrive in prima persona con un linguaggio semplice e diretto, concentrandosi sui dettagli pratici - questa tecnica influenzerà tutti i romanzi futuri!
Lo stile di Defoe è diretto e matter-of-fact, rinforzando il realismo narrativo. I suoi romanzi sono tipicamente autobiografie immaginarie che seguono personaggi borghesi alle prese con sopravvivenza, mobilità sociale e dilemmi morali.