Coleridge vs Wordsworth: due approcci diversi
Anche se erano amici e collaboratori, Coleridge e Wordsworth avevano stili completamente opposti. Wordsworth si concentrava sulla vita quotidiana, cercando di renderla magica attraverso un linguaggio semplice e purificato. Il suo obiettivo era mostrare il rapporto tra uomo e natura.
Coleridge, al contrario, era affascinato dal sovrannaturale e dall'arcano. Usava un linguaggio ricco di arcaismi e figure retoriche per dare credibilità ai suoi mondi fantastici. La sua ossessione era il potere creativo dell'immaginazione.
Per Coleridge, l'immaginazione si divideva in tre tipi: quella primaria (che tutti possiedono, legata alle percezioni), quella secondaria (riservata ai poeti, che ricrea nuovi mondi) e la fancy (semplice memoria logica, inferiore all'immaginazione).
La natura, per Coleridge, non era una guida morale come per Wordsworth, ma una fonte di simboli che riflettevano stati emotivi e mentali. I colori e le forme naturali diventavano metafore dei sentimenti umani.
💡 Ricorda: Mentre Wordsworth guardava la natura per trovare consolazione, Coleridge la usava come specchio della propria anima!