Immaginazione e simbologia
Coleridge distingue tra due facoltà mentali: l'immaginazione e la fantasia. L'immaginazione è superiore perché veramente creativa, mentre la fantasia opera solo logicamente. Egli suddivide ulteriormente l'immaginazione in primaria (esperienza comune a tutti gli esseri umani, legata alle percezioni) e secondaria (esclusiva del poeta, che crea in senso vero e proprio).
Mentre Wordsworth usa l'immaginazione per "mezza-creare" partendo da esperienze personali, Coleridge "crea" completamente attraverso l'immaginazione secondaria, andando oltre la semplice realtà.
"The Rime of the Ancient Mariner" è ricca di simbologia. La nave rappresenta il corpo umano che affronta difficoltà; il viaggio simboleggia il percorso dal peccato alla redenzione; l'equipaggio rappresenta l'umanità; il sole è la benevolenza della natura; il ghiaccio simboleggia la mancanza di solidarietà tra gli uomini e i pericoli della morte.
L'albatros, elemento centrale della ballata, simboleggia la vita e l'armonia esistente nella natura. Uccidendolo, il marinaio rompe questa armonia e deve affrontare le conseguenze. La morale conclusiva dell'opera è che bisogna rispettare la natura in tutte le sue manifestazioni, poiché gli uomini sono responsabili delle proprie scelte.
Nota importante: Il racconto del marinaio trasforma l'ospite di nozze che lo ascolta, rendendolo "più triste e più saggio". Questo riflette il potere trasformativo della poesia stessa, che secondo Coleridge può far comprendere meglio la realtà umana e la bellezza intrinseca di ogni elemento naturale.