Tecniche narrative e confronti letterari
Stevenson usa una tecnica narrativa sofisticata con quattro narratori diversi: Enfield, Utterson, Lanyon e Jekyll stesso. Questa struttura multi-prospettica mantiene il lettore nell'incertezza fino alla confessione finale.
Il romanzo mescola elementi della tradizione gotica (mistero, orrore) con quelli del racconto poliziesco (crimine, suspense, indizi sparsi). L'ambientazione londinese riflette la doppia natura della società: rispettabile di faccia, corrotta di nascosto.
Jekyll vs Frankenstein: entrambi sono scienziati distrutti dalle loro creazioni, ma Jekyll intensifica il legame facendo del creatore e della creatura la stessa persona. Mentre il mostro di Frankenstein era inizialmente buono, Hyde è puro male.
Il romanzo può essere letto come allegoria morale, storia dell'orrore, studio psicologico (anticipando Freud) e thriller avvincente. La domanda finale resta aperta: l'uomo è naturalmente buono o cattivo?
💡 Messaggio finale: C'è sempre un "Hyde" nascosto in ognuno di noi - la chiave è riconoscerlo e controllarlo.