Il Crollo Finale: Solitudine e Disperazione
L'Atto 5 porta alla catastrofe, ma Shakespeare non è interessato solo agli eventi esterni - vuole dipingere lo stato di solitudine e disperazione in cui una lunga successione di crimini ha ridotto Macbeth.
La prima scena ci riporta Lady Macbeth per mostrarci come anche lei paghi il prezzo dei suoi crimini. La forte volontà che le aveva permesso di sfidare la sua natura femminile si è completamente spezzata. Ora cammina nel sonno tradendo tutti i segreti mortali del passato.
È significativo come Shakespeare riesca a riconquistare la nostra simpatia per Macbeth. Non appare più come traditore e assassino, ma come un uomo oppresso da ogni tipo di problema, che combatte disperatamente contro un destino irresistibile.
Macbeth si rende conto di aver ottenuto tutto ciò che cercava ma che tutta la felicità se n'è andata dalla sua vita. È condannato a una vecchiaia solitaria, accompagnato solo da "maledizioni, non forti, ma profonde".
Il genio di Shakespeare: Anche dopo tutti i suoi crimini, proviamo "pietà profonda e umana" per Macbeth, non "approvazione moralista".
Solo alla fine, quando capisce come è stato ingannato dai demoni, Macbeth recupera il suo antico sé eroico e muore, spada in pugno, come si addice al soldato coraggioso che era prima di cedere alla tentazione.