Da Carlo I al Commonwealth
Carlo I salì al trono nel 1625 credendo fermamente nel diritto divino dei re - l'idea che Dio stesso l'avesse scelto per governare l'Inghilterra. Sposò Henrietta Maria, figlia cattolica del re di Francia, una mossa che fece infuriare il parlamento protestante.
Come suo padre, Carlo voleva governare senza l'interferenza del parlamento. All'inizio dovette convocarli per ottenere soldi per la guerra con la Spagna, ma quando rifiutarono di aumentare le tasse, li mandò a casa e governò da solo per 11 anni.
Nel 1628 il parlamento gli impose la Petition of Rights, che stabiliva che il re non poteva imprigionare nessuno senza processo o imporre tasse senza il consenso parlamentare. Questa petizione divenne la base per tutte le future dichiarazioni dei diritti civili.
💡 Curiosità: Nel 1634 Carlo impose la "ship money", una tassa per pagare la marina reale che fece arrabbiare ancora di più i suoi sudditi!
La situazione esplose nel 1642 quando Carlo entrò nella Camera dei Comuni per arrestare cinque parlamentari che però erano già scappati. A questo punto non c'era più pace possibile: il re raccolse un esercito di Royalists e dichiarò guerra. I suoi oppositori si prepararono a combattere. La Guerra Civile era iniziata e si sarebbe conclusa con l'esecuzione del re nel 1649.