Simbologia e significato profondo
Nel secondo stanza, i narcisi sono paragonati alle stelle che "brillano e scintillano nella Via Lattea". Questa similitudine colloca i fiori all'interno di un ordine universale, un orizzonte cosmico che abbraccia tutti gli elementi naturali. Paradossalmente, l'uomo sembra essere l'unica creatura capace di sentirsi fuori posto e, contemporaneamente, l'unica in grado di partecipare consapevolmente alla gioia della natura.
La terza stanza continua la descrizione della natura in uno stato di danza e gioia: anche le onde danzano, ma i narcisi le superano in allegria. Il poeta si sente felice perché la sua mente è nuovamente attiva, capace di trovare ordine in un mondo che poco prima sembrava disordinato e senza scopo.
Quando il poeta afferma "un poeta non poteva che essere allegro" (verso 15), si riferisce alla sensibilità speciale del poeta, che secondo Wordsworth possiede una percezione più vivida. Solo una persona così sensibile può trovarsi in uno stato di gioia creativa quando posta in tale situazione.
È significativo notare come l'atto dell'osservare avvenga spontaneamente ("guardai e guardai"), senza piena consapevolezza da parte del poeta. Solo successivamente, nel momento della rievocazione, quell'atto viene compreso e descritto, dimostrando come l'immaginazione permetta all'uomo di dare vita e significato al mondo.