Hard Times e la città industriale
"Hard Times" (1845) è ambientato nella città immaginaria di Coketown, modellata sulla vera città industriale di Preston. Questa città rappresenta tutto ciò che non va nella rivoluzione industriale: case che dovrebbero essere rosse ma sono coperte di cenere, ciminiere che eruttano fumo come serpenti, e persino un lago colorato di viola dall'inquinamento delle tintorie.
Thomas Gradgrind è il protagonista, un preside che crede solo nei "fatti e nelle cifre". Educa i suoi figli Louisa e Tom sopprimendo ogni impulso immaginativo, proprio come fa con i bambini della sua scuola. La figlia Louisa sposa il ricco industriale Bounderby per aiutare il fratello, ma il matrimonio è infelice.
Nella famosa scena della "Definizione di un cavallo", Gradgrind umilia la piccola Sissy Jupe perché non sa dare una definizione scientifica di cavallo, nonostante viva nel mondo del circo e conosca perfettamente questi animali. Preferisce invece la risposta meccanica di un altro studente che elenca solo dati tecnici.
Gli abitanti di Coketown sono descritti come automi senza sentimenti: camminano tutti allo stesso ritmo, fanno lo stesso rumore sull'asfalto, lavorano agli stessi orari. Dickens mostra come l'industrializzazione abbia creato una società focalizzata solo su produzione e profitto, dove le persone sono trattate come ingranaggi di una macchina.
Punto chiave: Coketown simboleggia gli effetti disumanizzanti della rivoluzione industriale e l'importanza di preservare immaginazione, arte e natura nella vita umana.