L'Arbitrato e La donna di Samo
L'Arbitrato (Επιτρέποντας) inizia con una situazione moralmente problematica: il matrimonio tra Carisio e Panfile rischia di dissolversi perché la donna ha avuto un figlio a seguito di una violenza subita prima delle nozze, mentre il marito è andato a vivere con la flautista Abrotono. Al termine, però, tutto tornerà alla normalità.
La protagonista assoluta di questa commedia è la τύχη (fortuna) che alla fine ristabilisce l'ordine. I personaggi agiscono per altruismo: Sirisco si preoccupa del bambino, Smicrine vuole proteggere la figlia, e soprattutto Abrotono dimostra immensa generosità. Quest'ultima, nonostante sia un'etera (cortigiana), si rivela onesta e buona, sfidando lo stereotipo tradizionale.
Caratteristica importante: Menandro ama ribaltare gli stereotipi! Personaggi che solitamente sarebbero rappresentati negativamente (come le etere) rivelano qualità morali superiori, dimostrando che il valore di una persona non dipende dalla sua condizione sociale.
La donna di Samo è una "commedia degli equivoci" dove, nonostante tutti agiscano in buona fede, emergono conflitti che rivelano la vera natura dei personaggi. Criside, la donna del titolo, subisce ingiustizie rimanendo fedele alla sua solidarietà femminile. Anche qui Menandro trasforma un personaggio comico tradizionale (il vecchio innamorato di una giovane) in una figura più complessa e umana.
In entrambe le opere, gli equivoci trovano chiarificazione attraverso il ricorso alla ragione e alla filantropia, con un finale che celebra l'unione matrimoniale come simbolo di armonia sociale ritrovata.