Il Sistema Giudiziario Ateniese
Ad Atene non esistevano giudici professionali - erano i cittadini stessi a decidere nei processi! L'Eliea era composta da 6000 giudici estratti a sorte, un sistema democratico ma anche caotico.
I tribunali specializzati gestivano diversi reati: l'Areopago per omicidi volontari (pena di morte), il Palladio per omicidi involontari (esilio), il Delfinio per omicidi giustificati. C'era persino il Freatto dove gli esiliati venivano giudicati stando su una barca!
Chi non sapeva scrivere discorsi si rivolgeva ai logografi come Lisia, che preparavano orazioni su misura per ogni cliente. Era un lavoro di prestigio medio ma ben pagato - un po' come i ghostwriter di oggi!
L'orazione giudiziaria seguiva uno schema fisso: esordio (conquistare la simpatia), narrazione dei fatti, argomentazione con testimonianze, confutazione delle accuse avversarie ed epilogo con richiesta di voto. Una struttura che funziona ancora oggi!
Curiosità processuale: I giudici votavano con dei sassolini (ψεφοι) nelle urne - da qui viene la parola "psefologia", lo studio dei comportamenti elettorali!