L'Ippolito: Purezza e Passione
Il titolo completo è "Ippolito coronato" (428 a.C.). Ippolito, devoto solo ad Artemide e alla caccia, viene punito da Afrodite che fa innamorare di lui la matrigna Fedra.
La nutrice rivela il segreto a Ippolito, che reagisce con orrore. Fedra, umiliata, si suicida lasciando una lettera che accusa falsamente il giovane di violenza. Teseo, credendo alla moglie, maledice il figlio che muore in un incidente mentre lascia la città.
Il tema centrale è quello della "moglie di Putifarre" (dalla Genesi): la donna innamorata del giovane che la rifiuta. Fedra vive il contrasto lacerante tra aidòs (pudore) e ìmeros (desiderio), presentata come vittima di una malattia divina.
Ippolito è un giovane anomalo, ascetico fino al fanatismo. La sua estraneità al matrimonio costituisce un'intollerabile anomalia sociale. Altri personaggi chiave: la nutrice (ruolo centrale), Teseo (padre incomprensivo), le due divinità in antitesi (Afrodite e Artemide).
Riflessione: La tragedia mostra l'ingiustizia divina e l'impossibilità di sfuggire ai conflitti tra impulsi naturali e convenzioni sociali.