Cos'è l'Aoristo e Come Funziona
L'aoristo indica un'azione momentanea, senza una durata definita - pensa a un punto geometrico che non ha dimensioni. È fondamentale ricordare che ha valore di passato solo all'indicativo, mentre negli altri modi si traduce al presente.
Il trucco per riconoscerlo? Solo l'indicativo prende l'aumento quella"ἐ−"chetroviall′inizio. Il participio può essere tradotto con il gerundio passato, ma attento al contesto: "cadendo si ruppe una gamba" è diverso da "mangiando parlava con gli amici".
Esistono tre tipi principali di aoristo attivo e medio, ognuno con le sue caratteristiche distintive. L'aoristo passivo è completamente diverso e lo studieremo separatamente.
💡 Trucco per l'esame: Impara a riconoscere subito i suffissi -σα-, -α- o la presenza di vocali tematiche - ti aiuterà a classificare rapidamente il tipo di aoristo!
Aoristo Primo (Debole): I Due Sottotipi
L'aoristo sigmatico è il più comune e inserisce il suffisso -σα- tra tema e desinenze. Provoca cambiamenti importanti: allunga le vocali finali, trasforma le consonanti (labiali in υ, gutturali in ξ) e fa sparire le dentali.
L'aoristo asigmatico usa invece il suffisso -a- ed è tipico dei temi in liquida e nasale. In realtà nasce dalla caduta del σ dopo liquide e nasali, che causa l'allungamento di compenso della vocale del tema.
Un esempio pratico: da μένω ottieni ἐμείναμεν, dove μεν diventa μειν per compensare la perdita del σ. La struttura è sempre: aumento + tema (eventualmente modificato) + suffisso + desinenza.