La nascita dello Stato israeliano in Palestina
Dopo la Prima guerra mondiale, la Gran Bretagna ottenne il controllo della Palestina come protettorato. A partire dal 1917, l'immigrazione ebraica verso la regione iniziò ad intensificarsi notevolmente, raggiungendo il suo apice dopo la Seconda guerra mondiale, quando molti ebrei scampati all'Olocausto cercarono rifugio nella "terra promessa".
Nel 1947, l'ONU decise di dividere la Palestina in due stati: uno ebraico e uno arabo. Mentre gli ebrei accettarono questa soluzione, gli arabi la rifiutarono. Allo scadere del mandato britannico nel 1948, gli ebrei proclamarono unilateralmente la nascita dello Stato di Israele, provocando una forte reazione da parte dei paesi arabi vicini.
Da quel momento scoppiarono quattro guerre tra Israele e i paesi arabi, tutte vinte dagli israeliani. Nel 1967, durante la famosa "guerra dei sei giorni", Israele occupò territori strategici come il settore est di Gerusalemme, la Cisgiordania, le Alture del Golan e la Striscia di Gaza.
🔍 Lo sapevi? I palestinesi costretti a fuggire dalle proprie terre si rifugiarono principalmente in campi profughi in Giordania, Libano e Siria, dove molte famiglie vivono ancora oggi.
Nel frattempo, i palestinesi fondarono l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), avviando una lotta armata contro Israele nella speranza di riconquistare i territori persi.