Notre-Dame de Paris e "Demain, dès l'aube": capolavori immortali
Notre-Dame de Paris (1831) non è solo un romanzo, è una missione di salvataggio dell'arte gotica. Hugo era preoccupato che meraviglie architettoniche come Notre-Dame venissero distrutte, e il suo libro contribuì effettivamente alla loro conservazione.
La storia ruota attorno a tre personaggi indimenticabili: Quasimodo, il campanaro deforme ma dal cuore puro; Esmeralda, la bellissima zingara; e Frollo, l'arcidiacono consumato dalla passione. Quasimodo rappresenta la dualità tipica di Hugo: mostruoso nell'aspetto ma sublime nell'animo, incarna il contrasto tra grotesco e sublime che caratterizza tutto il Romanticismo.
"Demain, dès l'aube" è invece pura poesia del dolore. Scritto dopo la tragica morte della figlia Léopoldine, annegata nel 1843, il componimento descrive il viaggio silenzioso di un padre verso la tomba della figlia. La semplicità delle parole nasconde un'emozione devastante.
Da ricordare: Hugo trasforma il dolore personale in arte universale. La sua capacità di parlare di temi profondi con linguaggio semplice lo rende ancora oggi uno degli autori più amati al mondo.