Il mondo come volontà e rappresentazione: l'opera principale di Schopenhauer
"Il mondo come volontà e rappresentazione" è l'opera fondamentale in cui Schopenhauer espone la sua filosofia. Pubblicata nel 1818, questa opera contiene i concetti chiave del suo pensiero e rappresenta una svolta nell'ambito della filosofia post-kantiana.
I punti principali dell'opera sono:
- La distinzione tra il mondo come rappresentazione (fenomeno) e il mondo come volontà (noumeno)
- L'identificazione della volontà di vivere come essenza ultima della realtà
- La critica all'ottimismo razionalista e l'elaborazione di una visione pessimista dell'esistenza
Definizione: Per Schopenhauer, la rappresentazione è il modo in cui il mondo appare alla nostra coscienza, mentre la volontà è la realtà nascosta che sta dietro alle apparenze.
Il filosofo sostiene che possiamo accedere alla realtà noumenica attraverso l'introspezione, riconoscendo in noi stessi la manifestazione della volontà di vivere universale.
Highlight: Schopenhauer integra nel suo pensiero elementi delle filosofie orientali, in particolare dell'induismo, come il concetto di Maya.
L'opera di Schopenhauer ebbe inizialmente poco successo, ma divenne molto influente nella seconda metà del XIX secolo, ispirando filosofi, artisti e scrittori.
Vocabolario: Il noumeno, concetto derivato da Kant, indica la realtà in sé, indipendente dalla nostra percezione.
"Il mondo come volontà e rappresentazione" rimane un testo fondamentale per comprendere lo sviluppo della filosofia irrazionalista e pessimista, in opposizione all'idealismo hegeliano dominante.