L'uomo come essere desiderante e infelice
Secondo il pensiero di Schopenhauer sulla vita, l'uomo è essenzialmente un essere desiderante, manifestazione della volontà di vivere universale. Tuttavia, questa natura desiderante è anche la causa della sua infelicità strutturale.
Schopenhauer sostiene che:
- L'uomo produce continuamente desideri
- La maggior parte di questi desideri non si realizza
- Lo scarto tra desideri prodotti e realizzati genera infelicità
Esempio: Come un pendolo che oscilla tra desiderio e noia, l'uomo passa fugacemente per il piacere senza mai trovare una soddisfazione duratura.
Il filosofo ritiene che il piacere sia solo una momentanea cessazione del dolore. Una volta soddisfatto un desiderio, l'uomo cade rapidamente nella noia e produce nuovi desideri, in un ciclo infinito di insoddisfazione.
Citazione: "La vita oscilla come un pendolo fra il dolore e la noia."
Questo pensiero sulla vita di Schopenhauer si estende a una visione pessimista dell'intera esistenza:
- La sofferenza non riguarda solo l'uomo ma l'intero mondo
- Tutto è manifestazione della volontà di vivere e quindi del desiderio insoddisfatto
- La vita è essenzialmente dolore e sofferenza
Il pensiero filosofico di Schopenhauer rappresenta così una delle più radicali critiche all'ottimismo razionalista, proponendo una visione profondamente pessimista dell'esistenza umana e del mondo.