Le tre grandi polemiche: manichei, donatisti e pelagiani
Come vescovo, Agostino si trova coinvolto in tre controversie che definiranno il suo pensiero. Contro i manichei, suoi ex compagni, sviluppa la teoria metafisica del male: il male non esiste come realtà, è solo privazione di bene. Dio crea solo il bene.
La polemica contro i donatisti riguarda i "lapsi" - cristiani che avevano rinnegato la fede durante le persecuzioni. Agostino sostiene che solo Dio può giudicare la sincerità di una conversione, non gli uomini, e chiede l'intervento statale per fermare il movimento donatista.
La controversia più importante è quella contro i pelagiani e semi-pelagiani. I pelagiani, seguaci del monaco Pelagio, negavano il peccato originale e credevano che l'uomo potesse salvarsi con la propria volontà. Per Agostino invece la grazia divina è completamente gratuita e indipendente da qualsiasi merito umano.
Punto chiave: Queste polemiche portano Agostino a sviluppare il concetto di grazia, il nucleo più originale del suo pensiero.
Il pensiero agostiniano si divide in due fasi: prima crede che filosofia e religione possano coincidere (386-397), poi sposta l'attenzione sulla grazia con conclusioni meno ottimistiche ma più originali.