Da Condanna a Riabilitazione: La Chiesa e Galileo Oggi
La riabilitazione di Galileo è una storia di riconciliazione lunga secoli. Nel 1979 papa Giovanni Paolo II riconosce le sofferenze subite da Galileo e nel 1981 istituisce una Commissione pontificia per riesaminare il "caso Galileo".
Il Papa evidenzia i punti comuni tra Galileo e la Chiesa: complementarità di ragione e fede, riconoscimento dell'illuminazione divina nelle intuizioni scientifiche, necessità di interpretare i testi sacri oltre il senso letterale.
La Commissione pontificia documenta che già ai tempi di Galileo esistevano posizioni diverse nella Chiesa sulla teoria copernicana. Riconosce che Galileo non aveva ancora prove inconfutabili del moto terrestre, ma conclude che i giudici avevano commesso un errore trasportando una questione scientifica nel campo della dottrina di fede.
Giovanni Paolo II riconosce ufficialmente che la Chiesa aveva sbagliato, dando origine a un "doloroso malinteso". Nel 2008, le dichiarazioni di Benedetto XVI (ex Joseph Ratzinger) vengono interpretate diversamente - alcuni ci vedono una giustificazione della condanna, altri una difesa della razionalità galileiana.
Oggi la Chiesa considera chiuso il "caso Galileo", riconoscendo gli errori e promuovendo il dialogo tra scienza e fede. La pubblicazione degli atti del processo nel 2009 testimonia l'attenzione costante alla figura di Galileo.
💡 Lezione moderna: Il dialogo tra scienza e fede è possibile quando ognuna rispetta i propri ambiti!