La Teoria degli Enti e il Dualismo di Cartesio
La visione di Cartesio sugli enti rappresenta uno dei punti più rivoluzionari della sua filosofia. Nel suo riassunto della natura degli esseri viventi, Cartesio propone una distinzione netta tra gli animali, considerati pure macchine materiali, e l'essere umano, dotato di una duplice natura.
Definizione: Per Cartesio, gli animali e i vegetali sono composti esclusivamente di materia (res extensa) e funzionano secondo leggi meccaniche, senza vera volontà o coscienza.
Secondo Cartesio spiegato in modo semplice, gli animali si muovono grazie allo "spirito animale", un concetto che non ha nulla di spirituale ma si riferisce a particelle sottili che, attraverso il sangue, raggiungono nervi e muscoli in risposta agli stimoli cerebrali. Questo meccanicismo ha profondamente influenzato il pensiero occidentale, contribuendo a una visione strumentale della natura.
L'essere umano, nella metafisica cartesio, occupa una posizione unica grazie alla res cogitans (facoltà di pensiero). Questa concezione non deriva da un tradizionale antropocentrismo religioso, ma dalla constatazione di una maggiore complessità della natura umana. Tale visione ha giustificato lo sfruttamento della natura, poiché non pone limiti etici al dominio umano sul mondo naturale.
Evidenza: La soluzione al problema del dualismo mente-corpo viene individuata da Cartesio nella ghiandola pineale, considerata il punto di connessione tra la dimensione spirituale e quella materiale.