I filosofi pluralisti rappresentano un punto di svolta fondamentale nel pensiero filosofico antico, proponendo una sintesi tra le teorie di Eraclito e Parmenide. Questi pensatori cercarono di spiegare il divenire del mondo mantenendo l'idea che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. A differenza dei monisti, i pluralisti sostenevano l'esistenza di più principi o elementi alla base della realtà. Empedocle, Anassagora e Democrito sono i principali esponenti di questa corrente, ciascuno con la propria teoria sugli elementi costitutivi dell'universo e sulle forze che li governano. Queste teorie hanno gettato le basi per lo sviluppo del pensiero scientifico occidentale.
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