Platone e Aristotele: le origini della filosofia
Secondo la leggenda, Taumante, gigante di terra con i piedi piantati in essa e padre di Iride, la figlia-demone degli dei portatrice di luce e chiarezza, rispondeva in maniera misteriosa alle domande profonde degli uomini. Le sue risposte potevano essere interpretate in modi diversi da persona a persona, ma erano comunque considerate profonde.
Taumante derivava da "taumazon", che significa meravigliarsi e porsi domande, mentre Iride rappresentava la filosofia, derivando dalla parola "taumante" e portando chiarezza e saggezza.
Platone sosteneva che la filosofia nasceva dalla meraviglia, ovvero da una domanda che sorge su qualcosa che è stato visto più volte ma che suscita comunque curiosità e novità. Questo concetto di meraviglia è alla base della filosofia secondo Platone.
Differenze tra Platone e Aristotele nella concezione della meraviglia
Aristotele interpretava la meraviglia in modo diverso: la considerava come la consapevolezza dell'ignoranza. Secondo lui, ci si meraviglia di ciò che non si conosce e, una volta conosciuto, non ci si meraviglia più. La meraviglia, per Aristotele, serviva ad ampliare la conoscenza.
La scienza libera, secondo Aristotele, esiste di per sé e non è finalizzata a soddisfare bisogni esterni. L'uomo libero vive per sé e non per gli altri, e la filosofia è una scienza autonoma che esiste di per sé, non perseguendo fini estranei.
La filosofia come scienza libera e autonoma
In conclusione, secondo entrambi gli antichi filosofi, la filosofia è una scienza libera e autonoma, non finalizzata a soddisfare bisogni esterni e esistente di per sé. La meraviglia è il punto di partenza della filosofia, sia come domanda su qualcosa di noto che suscita curiosità e novità, secondo Platone, sia come consapevolezza dell'ignoranza e come strumento per ampliare la conoscenza, secondo Aristotele.
Così, dalla meraviglia nasce la filosofia, a causa della meraviglia gli uomini hanno cominciato a filosofare, e oggi come in origine, la meraviglia è il principio della conoscenza.